Cap. 36

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I suoi genitori rimasero in piedi, vicini al letto guardando la figlia. 《Penso dovremmo togliere il disturbo.》 Disse Normani alzandosi. Michael e Clara ringraziarono le ragazze, che una dopo l'altra uscirono dalla stanza. Tutte tranne Camila. Non voleva assolutamente andarsene, non dopo quello che disse l'uomo e come lo disse. Poi guardò Lauren, pensando cosa dovesse fare. La maggiore annuì e piano la cubana si alzò dal letto. 《Oh Camila puoi rimanere. Penso riguardi anche te.》 Disse Clara in un tono piuttosto freddo. Lasciò che la mora si rimise vicino alla grande, cercando la sua mano, la quale la trovò poco dopo. Sentendo le sue dita intrecciate a quelle di Lauren, sapeva di poter essere al sicuro, di poter sentirsi protetta. 《Q-quindi?》 Chiese Lauren insicura. 《Non sappiamo se dover partire da voi due o dal nonno.》 Rispose Michael continuando a guardare la ragazza. 《Come volete.》 Continuò Lauren. Camila aveva paura. Non si azzardò nemmeno ad aprire bocca, voleva soltanto sentire la presa della grande sulla sua mano e sapere che le stesse vicina. 《Abbiamo notato il vostro rapporto.》 Iniziò Michael. 《E siamo felicissimi che tu abbia potuto fare nuove amicizie Lau.》 Tossì un attimo scegliendo bene le parole da usare. 《E da quando la famiglia di Camila è venuta da noi e anche da come tu ti sia comportata a cena, deduco che ci sia molto di più di una semplice amicizia no?》 Chiese infine l'uomo. Camila strinse la mano di Lauren, sentendo il sangue gelarsi nelle vene. Guardò Lauren la quale sembrò naturale. Quasi fredda. Lo sguardo non era per niente preoccupato e quel verde che tanto le piaceva, brillava come non mai nelle iridi. 《Trovate che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo?》 Chiese Lauren stavolta con voce più ferma di prima, notando i suoi genitori confusi. 《Voglio dire, mamma, già oggi...》 sembrò che le parole le morirono in gola, quando dovette ricordare il funerale di Richard tenutosi quel giorno. 《Già oggi mi hai chiesto se avessi paura e forse ancora ce l'ho. Tutto questo per via del nonno.》 Raccontò in breve il suo flashback cosicché potessero capire tutto quanto. 《Adesso ho capito di cosa io abbia veramente paura. Non di essere amata, ma che la persona di cui io sia innamorata soffra per colpa mia. Forse per questo mi sono tirata un attimo indietro per via di Camila. Quindi, tornando alla mia domanda, è davvero così sbagliato amare un'altra ragazza?》 Chiese guardando Camila. I suoi genitori si guardarono e sorrisero, quando Clara cominciò a parlare. 《No tesoro. Non ci interessa se ragazzo o ragazza. Finché tu sarai felice lo saremo anche noi. Ti supporteremo in qualsiasi momento.》 Disse sorridendo. 《Sappi che saremo sempre dalla tua parte qualsiasi cosa accada.》 A Lauren scapparono due lacrime non avrebbe mai immaginato che i suoi genitori potessero essere così comprensibili. 《Però il problema giace qui tesoro.》 Continuò il padre. Lauren lo guardò preoccupata. Venne calmata dal pollice di Camila, il quale accarezzava dolcemente la sua mano. 《Lau, da quanto ti picchia?》 Chiese preoccupato il padre.《Cosa?》 Controbatté con un'altra domanda. 《Lau... lo sappiamo... e forse avrei dovuto saperlo fin da subito.》 Rispose il padre guardando la figlia. 《Non starai più a casa sua. Abbiamo chiuso con lui.》 Si alzò di scatto con la schiena, sentendo una fitta alla testa per lo sforzo appena fatto. Camila si alzò a sua volta, mettendo una mano sulla spalla della grande. 《Lau. Lo faceva anche con me.》 Lauren alzò lo sguardo. 《Da quando tua nonna morì, io avevo diciassette anni penso, cambiò letteralmente. Divenne l'uomo che adesso conosciamo. Tutti dovevano seguire le seu regole e se nessuno si atteneva, arrivavano le punizioni. Quando mi imposi, dicendo di voler fare il medico invece che il cantante, la sua rabbia lo rapì come prima in sala da pranzo, provocandomi questa cicatrice.》 Indicò il segno piuttosto evidente sulla tempia sinistra. 《Così decisi di scappare e per trovarmi i soldi, iniziai a fare piccoli lavori, così da permettermi gli studi. E poi, incontrai tua madre Lau e nasceste voi.》 Sorrise, essendo felice per avere dei figli così meravigliosi. 《Ma non stavamo parlando di questo. Lau... tua mamma ha aiutato i medici prima a medicarti. Avevi una ferita piuttosto grave sul fianco sinistro e vari lividi. Te li ha procurati lui?》 Lauren sentì una morsa sullo stomaco. Se avesse raccontanto tutto, sarebbe finita lì? I suoi l'avrebbero portata con sé in viaggio, oppure l'avrebbero portata dagli zii a Los Angeles insieme ai suoi polletti e avrebbe lasciato tutt? Miami, la sua scuola, Normani e anche le sue nuove amiche Dinah ed Ally? E poi, Camila? Tutto questo dipendeva da lei. No. Niente dipendeva da lei, se avesse raccontato o se non avesse detto niente, alla fine sarebbero arrivati allo stesso punto, ovvero che tutto questo era colpa di suo nonno e che alla fine lei avrebbe dovuto abbandonare Miami. 《Non voglio...》 disse Lauren piangendo. 《Non voglio...》 disse ancora, lasciando che le lacrime e la tristezza presero il sopravvento. Mise le mani sulle sue tempie premendo, sentendo il dolore della ferita farsi più vivo del solito. 《NO.》 Urlò. 《Lauren...》 Camila cercò di girarla, ma inutilmente. Lauren continuava a premere le mani sulle sue tempie. 《Lauren ti stai facendo del male.》 Lauren alzò lo sguardo puntandolo su quello cioccolato della piccola. 《No. Loro mi stanno facendo del male. Se mi volessero portare via da Miami... io...》 soltanto a pensarci non avrebbe potuto sopportarlo. Non poter più vedere Camila sarebbe significato perdere la vita per lei. La cubana le spostò le mani con forza, portando il viso di Lauren sul suo petto. La grande poté sentire con quanta aggressività il cuore di Camila battesse. 《Sono qui Lolo... ssssh... nessuno ti farà del male... te lo prometto... nessuno mi porterà via da te...》 continuò a sussurrarle parole dolci, finché la maggiore non si calmò. 《Promesso?》 Chiese singhiozzando Lauren. 《Promesso.》 Disse a sua volta la mora. 《Lau.》 La voce di suo padre, obbligò la maggiore a portare lo sguardo verso di loro, rimandendo ancora appoggiata al petto di Camila. 《Noi non vorremmo che tu venissi via con noi. Ormai ci hai dato la prova che ami Camila. Purtroppo però non ti faremo più stare dal nonno e di certo non andrai sotto i ponti a dormire.》 Disse l'uomo più che dispiaciuto. 《Dobbiamo trovare una soluzione. O dovrai venire con noi.》 Disse infine suo padre. Lauren guardò i suoi, strabuzzando gli occhi, guardando poi Camila, la quale aveva la medesima espressione stampata in volto. 《Potrà stare da me.》 Disse una voce. Tutti quanti girarono verso Normani. 《Mani...》

Ok cambio di programma c:
Penso che la raccolta di disagi e curiosità su tutto aspetterà u.u
Perché ho appena chiesto a @HowIceAndFire (che ringrazio ancora) di poter scrivere la sua storia Possessive, versione Camren u.u a differenza delle mie, questa storia l'aggiornerò quando riuscirò a trovare tempo, perché devo strascrivere tutti i capitoli D:
Comunque sia u.u lo farò lo stesso perché adoro troppo quella storia u.u
-A

They Don't Know About Us || Camren  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora