《Sabato prossimo?》 Chiese Lauren, cercando di rimettere a posto i suoi pensieri. 《Sì. Sabato prossimo.》 Rispose entusiasta suo padre continuando a sorridere. A Lauren piaceva sempre poter vedere l'entusiasmo delle persone. Adorava osservare le persone ridere o sorridere, le mettevano allegria. E suo padre fu sempre stato il primo tra questi. 《Cosa ne pensi Lau?》 Chiese sua madre. Si girò verso i genitori di Camila, quando ella ricordò di non aver mai visto sua madre, poi posò gli occhi su quelli di Camila. Un'espressione indecifrabile sul suo volto, quanto il suo. Rispose facendo fatica a spostare lo sguardo sugli adulti. 《D-direi che è perfetto.》 Disse infine riuscendo a guardare i genitori, vedendoli sorridere e annuirr continuamente estasiati. 《Allora è organizzato.》 Disse Michael battendo le mani. Lauren però, ancora non aveva capito cosa ci facessero i Cabello a casa di suo nonno. 《Ci sarà anche il nonno?》 Chiese Lauren alzandosi di scatto, maledicendosi per aver fatto un gesto del genere. Si tenne il fianco dolente facendo una piccola smorfia. 《No, il nonno mi ha detto che a quanto pare ha del lavoro fuori città da fare.》 Lauren tirò un sospiro di sollievo. Poi si girò verso i Cabello. 《Lei deve essere la madre di Camila. È la prima volta che la vedo. Scusi la mia scortesia, sono Lauren.》 Allungò la mano sorridendo. 《Oh, dammi pure del tu. Piacere mio, sono Sinuhe, ma chiamami pure Sinu.》 Rispose stringendole calorosamente la mano. 《Uhm.. va bene, Sinu.》 Camila si alzò dal suo posto. 《Papà, ma tu non hai quel mini concerto al café?》 Alejandro si girò verso la figlia. 《Oh giusto. Jerry l'ha spostato a domenica. È perfetto no?!》 Disse stringendo la moglie con un braccio e sorridendo. 《Oh.. perfetto.》 Rispose. 《Bene, noi toglieremmo anche il disturbo.》 Disse Alejandro. 《Tu Mila? Vuoi stare ancora un po' qua?》 Poi guardò i Jauregui. 《Certo. Camila è sempre la benvenuta.》 Rispose il padre di Lauren, ma quest'ultima disse di non essere una buona idea. 《E perché no?》 Chiesero i suoi genitori. 《Beh... ecco... i-io
.. io devo studiare. E poi è ora di cena.》 Rispose vagamente. 《Lau, domani è domenica. E se Camila vuole, puo' fermarsi qui a mangiare.》 Rispose Clara. In realtà era per via del nonno, se solo avesse visto Camila, chissà cosa sarebbe successo. Lauren rimase a bocca aperta. 《Ugh... giusto.》 Rispose. 《Coraggio andate su in camera tua. Noi accompagnamo Alejandro e Sinuhe. Ok?》 Disse Clara. Lauren annuì e fece strada alla piccola, portandola in camera.
Una volta entrate Camila si fermò davanti al letto disfatto. 《Hai dormito?》 Chiese guardando ancora le coperte arricciate. 《Già.》 Disse grattandosi la nuca. Camila non si girò e continuò a viaggiare con i suoi occhi per la camera, senza mai soffermarsi su quelli di Lauren. 《Perché non mi guardi Camila? Di solito lo fai.》 Stavolta la ragazza posò il suo sguardo cioccolato su quello di Lauren. 《Perché hai cercato di convincere i tuoi a non farmi stare?》 Sperava di non sentire quella domanda, eppure Camila arrivava sempre al punto. 《I-io... ecco...》 vide Camila avvicinarsi e posarle una mano sul fianco simistro, piegando Lauren dal dolore. 《È stato di nuovo lui?》 Chiese inginocchiandosi davanti alla maggiore. Lauren si tenne il fianco imprecando. 《Lolo... ti prego dimmelo.》 Vide gli occhi della piccola inumidirsi, vedendo una lacrima cadere. Lauren portò la mano sulla sua guancia asciugandole la lacrima con il pollice. 《Camz non piangere.》 Le caddero altre lacrime. 《Come posso non piangere? Quell'uomo ti picchia ogni giorno perché non gli va a genio niente. E io... mi sento così inutile.》 Chiuse gli occhi, cercando di non versare altre lacrime. La grande avvicinò la piccola appoggiando la sua fronte su quella della piccola. 《Perdonami. Ma nessuno puo'niente contro di lui. Se lo dovessi raccontare ai miei, mi porterebbero via da Miami e io non potrei più andare a scuola, vedere Normani, Ally, Dinah e te.》 《Non è colpa tua.》 Lauren scosse la testa. 《Mi ha detto che non devi più vedermi. Che se solo dovesse vederti vicino a me te la farebbe pagare.》 Disse iniziando a singhiozzare. 《E io... non lo voglio.》 Disse infine lasciando altre lacrime cadere lentamente. 《Non mi interessa. Pur di stare con te rischierei tutto.》 Rispose la cubana. 《Perché lo fai Camz?》 Camila catturò le labbra di Lauren in un bacio pieno di amore, così dolce, da farla quasi sciogliere. 《Lo sai. Quel giorno in infermeria sapevo che non stessi dormendo. Sai, fai schifo come attrice.》 Rispose ridendo. 《Hai ragione.》 Rispose Lauren in un sussurro. 《E quella faccenda è ancora aperta.》 Si leccò il labbro inferiore. 《Voglio dire, non mi hai ancora detto chi sia stato a farti del male, per adesso però, non voglio parlarne, penso che tu abbia fin troppo a cui pensare. Quando vorrai, saprai dove trovarmi. Ok?》 Disse baciandola di nuovo. 《Ok. Mi aiuteresti ad alzarmi? È piuttosto scomodo stare per terra.》 Chiese Lauren. Camila annuì sorridendo e molto lentamente, Lauren riuscì a coricarsi sul letto. 《Posso vedere?》 Chiese Camila allontanandosi un attimo, volendo vedere il fianco. Lauren alzò piano la maglietta, osservando le bende ancora impregnate di sangue, ma non come prima. Camila rimase un attimo scioccata, scrutando ogni livido, segno sul suo corpo, per poi fermarsi sulla ferita. 《L-lolo... ti ha fatto... tutto... q-questo?》 Non riusciva a parlare, la gola così secca da farle male. 《Camz sto bene.》 Disse prendendole una guancia. Camila posò la mano su quella di Lauren piangendo. 《C-come puoi stare bene? Lauren hai una ferita orribile sul fianco.》 Fece scivolare la mano sul suo collo, attirando la piccola a sé, baciandola. 《Finché tu stai bene, non mi interessa quello che possa accadere a me.》 Rispose sorridendo. Vide Camila tremare sempre di più per via del pianto e Lauren l'abbracciò, portando il suo viso sul suo petto. 《Sssh... è tutto a posto Camz. Non succedera niente, te lo prometto.》 Disse giocando con i suoi capelli e sentendo Camila stringersi ancora più a Lauren. 《Sssh... tranquilla...》 continuò a sussurrarle parole dolci, fino a quando non si calmò completamente. Lauren le baciò la testa, sentendo il suo profumo alla vaniglia. 《Tutto ok?》 Chiese Lauren. Camila annuì spostandosi in modo da poter vedere la grande negli occhi, rimanendo appoggiata a lei. 《Ti amo.》 Disse Camila chiudendo gli occhi. 《Ti amo anch'io Camz.》
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They Don't Know About Us || Camren
FanfictionCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...