Cap. 7

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Camila si svegliò presto, verso le sette. Aveva dormito poco e male e le palpebre le cadevano dal troppo sonno. Si alzò con calma dal letto e andò a svegliare la piccola Sofi. 《Ehi.... angioletto mio.. è ora di alzarsi.》 Le accarezzò dolcemente i capelli, baciandole la tempia. 《Mila... sei arrivata... tardi ieri.》 Disse con voce impastata. 《Lo so... mi dispiace... oggi oltre ad accompagnarti a scuola, ti vengo anche a prendere d'accordo?》 Sofi batté le mani felice e si alzò anche lei dal letto e andarono insieme a fare colazione. Finito di fare colazione, si prepararono per andare a scuola. 《Mamma papà noi andiamo.》 Disse Camila. 《State attente.》 Accompagnò la piccola a scuola. 《Allora ci vediamo più tardi piccola.》《ti voglio bene Mila.》 Abbracciò la piccola. 《Anch'io.》

....

《Mila.... ehi Mila...》 Ally la scosse un attimo. 《Scusate ragazze... ma ho un sonno terribile.》 Disse stropicciandosi gli occhi. Dopo le lezioni, come ogni giorno, andavano nell'aula del consiglio per finire i loro compiti. 《A che ora hai finito ieri Mila? Lo sai che Jerry vuole che tu faccia solo le tue ore e non anche quelle extra.》 《Lo so ragazze ma fra un pò è il compleanno di Sofi e vorrei comprarle qualcosa.》 Ally e Dinah si guardarono sorridendo. 《Sei davvero un angelo.》 Sentirono poi bussare alla porta, dove si affacciò Normani. 《Scusate ragazze... disturbo?》 Negarono tutte. 《Prego siediti Mani.》 Disse Ally. La ragazza prese posto. 《Vi dispiace se mi nascondo un pò? Mi stanno inseguendo dapperttutto.》 《Sì certo.》 Era così ogni giorno, Lauren e Normani venivano sempre inseguite. Camila si ricordò dell'appuntamento con Lauren. 《Ragazze devo andare.》 《Chancho non puoi lavorare sempre di più.》 Camila non disse niente, annuì soltanto e uscì dalla porta. 《Non deve lavorare vero?》 Chiese Dinah. Avevano capito dove dovesse andare. Si mosse cercando di raggiungere Lauren, dove la vide sotto la solita quercia a fumare. 《Non dovresti fumare.》 《È difficile sai? Una volta iniziato è difficile smettere.》 Fece l'ultimo tiro e buttò la sigaretta per terra. 《Ti piace questo posto?》 《Mi rilassa. E poi la vista dell'oceano da qua è meravigliosa. Sei pronta?》 Si girò verso la piccola sorridente. Annuì e insieme andarono a casa della grande. Vennero accolte da Richard. 《Buonasera signorina Lauren. Che piacere rivederla signorina Camila. Passato una buona giornata?》 《Ora che ho visto anche te Richard, non poteva andare meglio.》 Sorrise felice, Camila lo guardò sorridente.《Oh grazie mille signorina. Desiderate del tè? Qualcosa?》 《No. Va bene così Richard. Vai pure.》 Fece un inchino, come suo solito e si congedò. Prese per mano la piccola portandola in camera sua e chiudendo a chiave. 《Stai bene?》 Camila si girò guardandola negli occhi. Erano troppo belli e sensuali per poter resistere ad uno sguardo del genere. 《Sì.》 Lauren si avvicinò piano alla piccola prendendola per i fianchi. 《Non mentirmi.》 Bisbigliò al suo orecchio, provocando dei brividi alla piccola. Non capiva cosa potesse succedere, sentiva bruciare dove la grande la toccava, brividi sentendo il suo fiato su di lei e di nuovo quella sensazione in mezzo alle gambe. 《Ho... ho dormito poco. Ho lavorato fino a tardi.》 Rispose con la gola secca. 《Mmm... devi riposarti Camila...》 prese a baciarle il collo delicatamente, lasciandole una scia delicata. La mora sentì il cuore accelerare e una fortissima scossa partire dalla schiena, provocandole un tenero piacere. La grande continuò a toccarla dolcemente, togliendole poi la maglietta. La portò davanti al letto e la fece coricare, dove si mise a cavalcioni sulla mora. Si riavvicinò baciandole la mandibola, avanzando di nuovo verso il collo. Il piacere iniziò a farsi sempre più intenso per la piccola, dal dolce tocco dei baci e sentendo il profumo di Lauren mescolato al leggero odore di fumo, le diedero scosse vertiginose. La grande continuò a spogliare lentamente la piccola, facendo anche la stessa cosa con sé stessa. Lauren prese a toccare i seni della piccola. Si alzò per poterla vedera e la vide con gli occhi semi chiusi e la bocca appena aperta. La grande si eccitò vedendola così, sembrava che le piacesse essere toccata da lei e questo la rese felicissima. Non avrebbe mai potuto immaginare di poter andare a letto con la persona che da tanto tempo le faceva battere il cuore. Continuò a stimolarla, facendo dei movimenti leggeri, muovendo poi la mano verso il basso, raggiungendo l'intimo. Glielo tolse e fece lo stesso con il suo, cosicché potessero rimanere nude. Lauren continuò il suo percorso sul corpo della piccola, fermandosi appena davanti alla sua entrata. Cominciò con dei massaggi rotatori cercando di stimolarla di più. E così fu, il corpo di Camila iniziò a reagire al suo tocco. Vide Camila contorcersi per l'eccitazione, stringendo le mani sulle lenzuola. Alzò lo sguardo per contemplare il suo corpo esile sotto di lei. Era così bello, perfetto e formoso. Tutto questo causò la confusione più totale dentro Lauren. Quando fu pronta, si abbassò affacciandosi davanti alla sua natura. 《E-ehi.. cosa... fai?》 Camila non riusciva a parlare per il respiro irregolare. 《Non preoccuparti. Non ti farò del male... rilassati.》 Camila notò la malizia negli di Lauren e quanto potessero bruciare dalla voglia. Era un continuo bruciore per entrambe. La grande infilò piano la lingua, facendo ansimare la piccola, dal basso Lauren la guardò soddisfatta. Voleva darle talmente tanto piacere da non farglielo più scordare. Infatti la piccola, buttò indietro la testa e chiuse gli occhi, ansimando e gemendo. 《L-lauren..》 sentir dire il suo nome mentre ansimava, eccitò Lauren a tal punto da non potercela più fare. Quando vide la ragazza al limite, tolse la lingua lasciando la piccola abbastanza sconvolta. La guardò implorante di finire e Lauren aprì le sua gambe facendo combaciare la sua natura a quella di Camila. Strinse la piccola a sé, iniziando a muovere i fianchi. La piccola le cinse il collo, soffocando i gemiti nell'incavo del collo della piccola. 《Vieni per me Camila....》 vennero insieme urlando una il nome dell'altra. Quando tutto finì, Lauren cadde stremata sulla mora, cercando di riprendere il respiro regolare. Camila si sentiva completamente priva di forza, prima era esausta per le poche ore di sonno e poi con tutto quello che accadde, non riuscì nemmeno a muovere un muscolo. Non poté immaginare quanto fosse stremante andare a letto. Voleva solo riposarsi, però ricordò della promessa fatta alla sorellina. 《S-sofi..》 mugulò Camila. 《Sofi? Tua sorella?》 Lauren notò quanto fosse spossata. 《Devo.. andare a... prenderla.. gliel'avevo... promesso..》 《Dove Camila?》 《A scuola...》 Lauren sospirò, non poteva andare in quelle condizioni a prenderla, non si sarebbe neanche retta in piedi. 《D'accordo. Tu stai qua e riposati, andrò io a prenderla.》 Non sentì nemmeno la frase, perché si era già addormentata. Si vestì in fretta, coprì la piccola e uscì di casa per andare a prendere la piccola Sofi.

They Don't Know About Us || Camren  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora