Lauren fumò forse cinque sigarette. Come se il fumo fosse l'unica soluzione ai suoi problemi. Quando buttò per terra l'ultimo mozzicone e lo pestò con la punta del piede, vide Jamie avvicinarsi all'entrata. 《Lauren?》 Chiese titubante avvicinandosi. 《Jamie. Che bella sorpresa.》 Abbracciò calorosamente la donna. Non la vedeva da quando compì dieci anni. 《Come stai? Ormai sono quasi dieci che non ci vediamo.》 Lauren annuì. 《Bene se non fosse per Richard.》 Jamie le mise una mano sulla spalla in segno di supporto. Lauren le sorrise. 《Jamie, ci sono Jaden e Caroline nella stanza, potresti dire loro che io sono andata via? Non riesco a ritornare su.》 La ragazza le sorrise. 《Non preoccuparti. Ci vediamo.》 Lauren andò verso il parcheggio, dove aveva lasciato la sua auto nera sportiva. Salì chiudendo la portiera con rabbia e tristezza. Sbatté più volte la testa sul volante, fino a quando una vocina interna non le disse di smetterla per il troppo dolore. Rimase con la testa appoggiata al volante. "Cogliona." Pensò. Imprecò ancora e ancora fino ad umiliarsi da sola. 《Merda.》 Sibilò. 《Merda.》 Disse ancora una volta ad alta voce. Sospirò. Perché mai avrebbe dovuto piangere sul latte versato? Ormai il danno era fatto e chissà se sarebbe mai riuscita a ripararlo. Mise la chiave nell'iniezione dell'auto e facendo retromarcia, uscì dal parcheggio per introdursi poi nella strada principale. Ritornò a casa sua e si chiuse in camera aspettando che la giornata passasse.
Camila rimase ancora un po' a parlare con Caroline e poco dopo arrivò anche Jamie, la quale si presentò a Camila. La donna li avvertì dicendo di Lauren e che fosse andata a casa, lasciando alla cubana un lieve tristezza. 《Scusate dovrei andare ora.》 Camila salutò tutti e andò a casa anche lei, stremata dalla giornata. Venne accolta dalla piccola e vivace Sofi. 《Milaaa.》 Le corse incontro, saltandole in braccio. 《Ciao piccola mia.》 Abbracciò la bambina e andando a salutare i genitori. Vide il padre stranamente felice. 《Successo qualcosa di bello?》 Chiese la mora. 《Oh Camila. Capiti a fagiolo.》 Disse il padre correndo ad abbracciarla. 《Jerry mi ha appena chiamato. Il prossimo sabato sera mi ha chiesto di poter cantare nel suo café per festeggiare i suoi quarant'anni.》 Camila lo guardò felice. 《Ma è stupendo papà.》 Quella sera, anche se ancora abbastanza triste per Lauren, Camila passò una bella serata.
Il giorno dopo a scuola non fu uno dei migliori per Lauren. Anzi, da quando Richard stava male, tutto era peggiorato. Andò sotto la quercia accendendosi una sigaretta. Aspettò Normani che la salutò un po' preoccupata. Anche se tutto andava storto, Lauren sapeva sempre su chi contare. Normani le chiese come stesse Richard e tutta la situazione attuale. Da un po' di tempo non si presero una pausa per respirare. Normani con tutti i photoshooting da fare non me poteva più. Lauren le raccontò tutto. Di Richard inoperabile, e quanto se la prese con Camila solo per un suo capriccio. 《Questo è quanto in parole povere.》 Concluse la grande. Normani la guardò allibita. 《Immagino tu l'abbia lasciata lì. Senza spiegarle il perché della tua reazione.》 Annuì abbassando lo sguardo. 《Ho paura di affrontarla Mani. Da un mese non è più come prima. È tutta colpa mia.》 Una voce in lontananza si fece più vicina. 《Ovvio che è colpa tua. Idiota.》 Videro una Dinah piuttosto arrabbiata ed Ally mentre cercava di trattenere Dinah dal prendere a schiaffi Lauren. 《Ecco. Adesso posso morire.》 Disse Lauren roteando gli occhi. 《Ok Dinah. Non è così che risolveremo la situazione.》 Si intromise Ally. 《Cerca di calmarti. Anche a me fa male vedere Mila così. Ma dobbiamo ragionare a mente fredda su tutto. Penso che anche Lau stia soffrendo.》 Lauren la guardò con uno sguardo pieno di gratitudine. Decisero di parlare con calma poi in mensa.....
Passò una settimana da allora. La situazione non si era proprio regolata come prima, ma almeno Lauren e Camila ritornarono a parlare normalmente. Dinah calmò i suoi bollenti spiriti cercando di ignorare Lauren. Mancavano ormai tre settimane all'evento e tutti erano su di giri per i preparativi. Però per Lauren, quel giorno, quel maledetto giorno fu il suo inferno più totale. Finita la scuola, lasciò tutti, correndo come sempre in ospedale. Camila la lasciò fare. L'avrebbe seguita più tardi insieme a Normani. Parcheggiò la macchina nel solito posto di ieri, scese, chiuse l'auto e andò in ospedale. Quando arrivò, vide Caroline insieme a tutti e tre i figli. Corse raggiungendoli, sorridendo. Ma presto quel sorriso le morì in gola. Vide tutti quanti piangere. Temette il peggio. E quel peggio fu. Caroline abbracciò Lauren, continuando a ripetere un lento e percepibile "mi dispiace." Gli occhi non ce la fecero più e fecero cadere lacrime bollenti. 《Caroline, perché? Perché ti dispiace?》 Chiese con voce tremante. 《Richard. Non ce l'ha fatta. Si è spento stanotte.》 La ragazza mollò la presa dalla donna guardandola sconvolta. 《Cosa?》 Non riuscì nemmeno a parlare. Era come se, dopo quella notizia, si fosse spenta anche Lauren. Cadde sulle sue ginocchia, le mani sul pavimento, cercando di realizzare cosa veramente fosse successo. Si ralzò barcollando. 《S-scusate devo andare.》 Corse, ritornando alla sua macchina. Appoggiò la testa sul volante, piangendo tutte le lacrime che da tempo ormai tratteneva. Mise di nuovo in moto e tornò a casa. In quel momento però Normani e Camila arrivarono in ospedale. Videro tutti membri della famiglia di Richard. E presto ebbero anche loro la notizia. Normani dovette appoggiarsi alla parete per stare in piedi, mentre Camila piangeva silenziosamente. Aspettarono un po' prima di riprendersi e Normani andò ad abbracciare la piccola. 《Devo andare da Lauren.》 Sussurrò Camila. 《Meglio di no, Mila. Adesso non sarebbe in grado di gestire i suoi sentimenti. Potrebbe peggiorare ancora di più la situazione.》 Camila annuì pensando a quello che sarebbe successo più avanti. Si strinse ancora di più a Normani, piangendo ancora di più.
Mi spiace, ma l'ultima volta una persona si è lamentata dicendo che ad ogni capitolo dovrei fare uno spazio autrice, il problema è che mi sembra di essere (anzi lo sono) una rompi coglioni e ogni volta mi sembra di darvi noia :o (sappi che non ti perdonerò Tati) c:
Comunque sia, perdonatemi per questo capitolo un po' così D: prometto che il prossimo sarà migliore u.u e niente c: grazie ancora a tutti e alla prossima u.u
-A
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They Don't Know About Us || Camren
FanfictionCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...