Non disse nulla. Rimase ad osservare quelle meravigliose iridi color cioccolato, così profonde e confuse. Volevano sapere tutto. Lauren rimase al suo posto, continuò a respirare regolarmente, anche se quella distanza così corta, le faceva perdere dei battiti. 《Vero? Cosa?》 Cercò di sviare il discorso. Aveva paura di poter amare Camila? O era il contrario? Che avesse paura di poter essere amata da lei? E perché poi? Non era solo il nonno a preoccuparla. Da tempo altro le ronzava per la testa riguardo tutto quello che stava accadendo, eppure non sapeva proprio cosa la frenasse. Erano l'una troppo presa dall'altra per potersi ricordare di Dinah, così fu la ragazza ad attirare l'attenzione a sé con un colpo di tosse. 《Bene. Io, me ne vado.》 Andò verso la porta, quando sentì la nera rivolgersi a lei. 《Non andare.》 La polinesiana la fulminò, facendole capire cosa davvero dovesse fare con la piccola. Non aggiunse altro, poi aprì la porta e se ne andò. Camila cercò di riavere quegli smeraldi solo per sé stessa, ma la vide assente e osservare un punto impreciso della stanza. 《Lauren guardami.》 Ancora niente non si mosse, però qualcosa disse. 《Perché eri in quest'aula?》 Camila continuò a fissarla. 《Guardami.》 Voleva che quegli occhi la guardassero come quella domenica in piscina. Voleva quel calore sulla sua pelle, che la sua voglia la ardente bruciasse la sua pelle. 《Rispondimi Camila.》 《Non rispondo alla gente che non mi guarda negli occhi.》 Finalmente Lauren si girò verso la cubana, incontrando i suoi occhi smeraldo. Lasciò di nuovo che i suoi occhi la spogliassero completamente, poi riprese a parlare. 《Ero uscita per schiarirmi le idee, poi ho sentito te e Dinah... e anche Shawn.》 Lauren seguiva i movimenti delle sue labbra, senza distogliere lo sguardo. 《Quindi l'hai sentito anche tu?》 《Sì. E sinceramente non ho proprio voglia di affrontarlo. Piuttosto...》 non ce la fece più. Anche se mai avesse avuto paura di essere amata da Camila, il fatto di non poterla baciare era sicuramente più doloroso di essere amata. Non fu dolce, fu famelico, affamato, aggressivo, come se non ne avesse mai abbastanza. Come se fosse il suo ossigeno. Infilò la lingua nella sua bocca, sentendo il calore e la morbidezza di essa. Si staccò appena per prendere fiato, ma tenne ancora il labbro inferiore della cubana tra i denti, succhiandolo. Quando mollò la presa, poggiò la testa su quella della piccola, poi aprì di nuovo gli occhi. 《Sì Camz. Ti amo. Ti amo da morire. Dal primo giorno in cui tu parlasti. Dalla prima volta in cui ti vidi. E mi dispiace se mi dovessi vedere così distaccata, ma ho paura che ti possa succedere qualcosa. Eppure io morirei per te.》 Camila sentì le lacrime bagnarsi leggermente. Sorrise asciugandosi le lacrime. 《Quindi finora l'amore che mi hai descritto è stato il tuo vero? Hai messo il mio bene davanti al tuo. Pensavi che io non potessi ricambiare. Per quello doveva essere solo un rapporto sessuale? Hai cercato di farmi del bene, anche se alla fine non che lo fosse stato, però hai anche cercato di pensare al tuo. È così?》 Lauren sorrise annuendo. La cubana non resistette più a quel sorriso e si fiondò di nuovo sulle sue labbra. Stavolta però, fu un bacio più dolce e passionale, che però, poco a poco divenne famelico come prima. Camila strinse sull'addome della grande, facendola sussultare dal dolore. 《Lolo...》 si massaggiò piano la pancia. 《Lolo fammi vedere.》 Ma la grande su ritrasse un attimo. Non voleva farle sempre vedere quello che suo nonno le facesse, ma Camila quella volta fu più veloce e le tirò su la sua maglietta nera dei "The 1975". 《Cos'hai fatto stavolta?》 Chiese guardandola negli occhi. Scoprì un livido non poco evidente sull'addome. 《N-niente. Gli ho solo disubbidito.》 La cubana passò leggermente la mano sul segno cercando di essere il più delicata possibile. 《Lauren, so che ora non c'entra niente con tutto questo, ma... noi da due mesi, a fine mese riceviamo duemila dollari in contanti in una busta marrone anonima davanti la porta di casa. Non che magari...》 le passò ancora la mano sulla pancia, sentendo il suo respiro farsi irregolare e di conseguenza far eccitare la piccola. La rendeva felice sapere che il suo corpo reagiva al suo tocco. 《Magari?》 Lauren chiese di andare avanti. 《N-no niente.》 La nera la presa dolcemente per il viso. 《Magari?》 Chiese con voce provocante. 《M-magari fossi tu a darci i soldi.》 Disse imbarazzata. "Perspicace piccola." Pensò la piccola. 《Come mai pensi che possa essere io?》 《Beh perché ci conosciamo proprio da due mesi.》 Lauren baciò dolcemente la piccola, facendo schioccare appena le loro labbra. 《No piccola. Come mai dei soldi?》 Cercò di sapere il meno possibile. Camila le aveva detto di lavorare per la sua famiglia, ma non le aveva detto che per quale motivo lo facesse. 《ehm... n-no...n-niente. Cioè, in realtà... no, non fa niente.》 Lauren sorrise ancora alla sua innocenza. 《Sicura?》 La piccola annuì abbracciandola. 《Sì grazie. Voglio solo che tu stia al mio fianco.》 Lauren annuì, ricambiando l'abbraccio. La coccolò ancora un po', fino a quando non le disse di dover tornare in classe. Fecero insieme il corridoio, quando Camila raggiunse la sua classe. 《Ci vediamo più tardi allora?》 Azzardò Lauren. 《Ecco, dopo scuola dovrei andare a lavorare.》 《Ti accompagno allora.》 Camila annuì felice. 《Allora a dopo.》 Disse la mora. 《Aspetta.》 Disse Lauren facendo girare Camila. 《Hai dimenticato una cosa.》 La cubana la guardò confusa finché la grande non le diede un piccolo casto bacio. 《Ci vediamo dopo piccola.》 Le sussurrò nell'orecchio provocandole un piccolo piacere nel basso ventre. La piccola rientrò in aula, mentre Lauren continuò il percorso fino a quando qualcuno la strattonò sbattendola al muro. 《Lesbica del cazzo. Hai finito di giocare.》
Sono tornata c: dopo un'altra settimana c: perdonatemi ma l'Irlanda davvero merita *-* comunque, ho visto che molta gente continua a commentare o votare pur non avendo fatto aggiornamenti e mi rende davvero felicissima *-*
@ILoveLaurenJauregui tutto per te questo capitolo u.u
-A
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They Don't Know About Us || Camren
Hayran KurguCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...