Rimasero lì sul letto a coccolarsi e a parlare del più e del meno per un tempo indeterminato. Camila le raccontò del perché avesse paura ad esibirsi da sola su un palcoscenico, del perché anche con persone poco conosciute si sentisse a disagio a cantare davanti a loro. 《E perché con me non l'hai fatto? La nostra canzone ormai è più che perfetta.》 Disse Lauren, accarezzando il braccio di Camila con le sue dita, formando cerchi immaginari e notando quanto fosse divertente vedere la cubana avere la pelle d'oca e anche quanto fosse maledettamente eccitante vedere quell'effetto per via del suo tocco. Continuò il suo percorso, finché non si fermò sulla sua mano, intrecciando le dita della piccola nelle proprie. 《Ecco... non saprei. Me lo chiedo anch'io a volte... eppure in te, sento di potermi fidare, di potermi esprimere, di potermi confidare, raccontandoti tutto. Posso essere sicura di poter abbassare le mie difese e lasciare che tu invada il mio territorio, esplorandolo giorno dopo giorno. E che quel territorio possa essere un campo per far crescere dei fiori meravigliosi e non che venga devastato e bruciato.》 Rispose accarezzando la mano di Lauren. Che fosse un'altra piccola dichiarazione indiretta? Se mai non lo fosse stata, comunque Camila si sentiva bene con la ragazza e non avrebbe avuto paura di niente. 《Wow...》 Camila sorrise. Lauren era davvero sorpresa e quelle parole la colpirono violentemente lasciandole un sentimento assai confuso.《Fu la prima parola che dicesti quando mi vedesti al Café. E la seconda quando mandai via quelle tue fan un po' troppo appiccicose per i miei gusti.》 In effetti ora che ci ripensava, Camila sentiva un moto di gelosia ammontarle. 《Gelosa?》 Chiese Lauren sorridendo. Camila alzò viso, trovandosi davanti la pelle perfetta del collo di Lauren. Lasciò un piccolo bacio su di esso per poi riaccoccolarsi sul suo petto. 《Forse.》 Rispose la cubana provocandola. 《Forse?》 Ripeté Lauren con un tono sorpreso, accettando la sfacciataggine della ragazza. 《Perdonami, è che quando ti confidi, hai un certo modo di parlare.》 Rispose Lauren, lasciando cadere nel vuoto quel 'forse'. Camila si alzò sul gomito, per osservare la maggiore negli occhi. Le pupille completamente dilatate. 《Quale modo?》 Chiese arricciando il naso e Lauren non poté sorridere in quel gesto così buffo quanto adorabile. 《Mmmh... filosofico?》 Chiese scherzando Lauren, per sentirsi un lieve pugno sulla spalla da parte della mora. 《Dai scherzavo.》 Camila le baciò di nuovo il collo appoggiandosi stavolta sul cuscino, guardando Lauren negli occhi. 《Profondo.》 Disse Lauren. Camila la guardò confusa. 《Sì. Profondo. Perché, anche se non parole sofisticate o complicate, ci metti tutti i tuoi sentimenti, le quali alla fine, esse colpiscono il tuo interlocutore.》 La piccola appoggiò la tempia sul suo braccio sinistro, scrutando ogni singolo lineamento o gesto della grande e quanto ci mettesse valore in tutto. 《Sei così dolce. Dai sempre così tanto valore in tutto quello che fai o dici?》 Chiese Camila con gli occhi brillanti. Lauren guardò la ragazza, ricordando la lettera di Richard e del fatto che parlasse dello stesso argomento. 《Penso che dare valore, anche se il minimo in tutto, sia di fondamentale importanza. Sai,》 disse, fermandosi un attimo, pensando alle parole giuste da scegliere. 《Penso che dare valore, anche se a qualcosa che in realtà sembri insignificante, possa dare una nuova luce o un altro significato a tutto.》 Guardò Camila ancora con la stessa espressione sul volto. 《Non so se mi spiego.》 Chiese con un viso altrettanto indecifrabile. Pensava di aver raccontato una sciocchezza che qualsiasi persona avrebbe deriso, invece Camila non era una di quelle. 《Poi sono io quella con un modo profondo di esprimersi.》 Disse la piccola muovendo il pollice sul suo labbro inferiore, muovendolo da lato a lato. 《Sì. Penso di averti capito.》 Rispose, porgendosi in avanti per imprigionare le labbra di Lauren in un bacio leggero, ma pieno di amore. Presto però, quel bacio divenne più famelico e vorace. Lauren sentì la lingua di Camila premere e non ci pensò due volte per darle l'accesso e incominciare una battaglia con i due muscoli. Camila si spostò sopra Lauren, prendendole il volto tra le mani, mentre Lauren viaggiò con le sue mani, esplorando il corpo della cubana, sentendo ogni muscolo, nervo teso per la posizione. Arrivò fino ai glutei della piccola, stringendoli. Camila sussultò appena, stringendo le gambe sui fianchi della maggiore, facendola saltare a sua volta. Camila si staccò preoccupata, dimenticandosi completamente della sua ferita. 《Scusami. Stai bene?》 Lauren si alzò sui gomiti, per alzarsi e appoggiare la schiena alla testata del letto. Alzò la maglietta, notando le bende rosse, ma meno impregnate di quando si svegliò. 《Non dovresti andare in ospedale Lauren?》 Chiese Camila, ancora a cavalcioni su di lei, posando le mani sul suo addome. 《N-no. Sto perdendo molto meno sangue. Basta solo cambiare il bendaggio ancora un paio di volte e tutto si sistema.》 La cubana le tirò su la maglietta, osservando i vari colori violacei sul suo corpo. 《Ti fanno male?》 Chiese, passando leggermente i polpastrelli delle dita su di essi. Lauren scosse la testa. 《Prima sì, adesso non molto.》 Rispose prendendo una mano di Camila, giocando con le sue dita paffute. 《Solo,》 disse Lauren deglutendo e sentendo il respiro farsi pesante. 《Non riuscirei a resisterti ora in questa posizione. E mi farebbe male il fianco se facessi certe cose.》 Iniziò a sentire il suo centro bruciare, notando la sua intimità e quella di Camila toccarsi. La cubana arrossì alle parole e poi ancora di più notando la posizione. Si spostò subito, buttandosi sul letto, e nascondendosi, formando una palla con il suo corpo. Lauren rise di gusto, per poi scostare delicatamente le mani dal viso della piccola. 《Ehi... non preoccuparti. Abbiamo fatto cose più imbarazzanti di questo.》 Disse Lauren consolandola, ma anche stuzzicandola un po'. Camila la guardò un attimo accigliata, tirandole stavolta un pugno più forte di quello di prima. 《Ahia. Che male.》 Fece finta la grande massaggiandosi la spalla. Camila incrociò le braccia imbronciata e quando Lauren si fermò, ques'ultima pensò quanto fosse ancora più adorabile di prima. 《Te l'ho detto.》 Disse Camila guardandola con la fronte corrugata. 《Fai schifo come attrice.》 Continuò per poi girarsi dando la schiena a Lauren. Quest'ultima la tirò a sé, baciandole la spalla e poi il collo. 《Scusami piccola.》 Disse continuando a baciarle il punto. 《Vuoi restare a dormire da me stanotte?》 Chiese Lauren. Camila stavolta si girò iniziando a giocare con l'orlo della maglietta della grande. 《Devo chiedere ai miei.》 Rispose alzando lo sguardo. 《Nessuno te lo impedisce. E se vuoi, anche per cena, penso che sia anche pronta da un pezzo ormai. Infatti, i miei dovrebbero chiamare fra un attimo.》 Disse baciandola sulla fronte. Infatti, sentirono bussare alla porta. 《Lau. Vieni è pronto da mangiare. E se Camila vuole, ce n'è anche per lei.》 Disse Clara dall'altro lato della porta. Camila la guardò sorpresa, volendole chiedere come avesse fatto a saperlo. 《Oh... ormai sono abituata. È una routine dopotutto.》 Lauren la precedette. 《Come mai non è entrata?》 Chiese. 《Perché è la mia privacy e a meno che non dica loro di entrare, loro non osano neppure toccare il pomello.》 Rispose, baciandola, stavolta sulle labbra. 《Non hai paura che sappiano di noi Lauren?》
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They Don't Know About Us || Camren
FanfictionCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...