Non sentiva niente. Le orecchie le ronzavano come il ronzio delle ali di una zanzara. L'unica cosa di cui fosse veramente consapevole era il fatto che stesse colpendo il nonno, e questo era quello che si aspettava. Ma quello che non avrebbe mai immaginato, fu, che suo nonno, pur avendo i suoi anni, avesse dei riflessi così pronti. Si girò di scatto verso la nipote, anche lui, più infuriato che mai, le prese la bottiglia dalle mani tirandogliela sulla fronte sinistra, mandando in mille pezzi il vetro e facendo cadere la nipote per terra. Lauren prima di perdere i sensi, vide soltanto il pavimento, con il quale sbatté la guancia destra, poi, soltanto il buio totale. Michael e Chris si alzarono di scatto, bloccando il nonno, trascinandolo fuori dalla sala, mentre Camila, Clara e Taylor soccorsero Lauren. 《Lau.》 Urlò suo madre girandola in posizione supina, scostandole i capelli dal viso. Taylor vicino a lei impotente, guardava la sorella inerme, sentendo gli occhi pizzicarle, così decisa, chiamò un'ambulanza. Mentre Camila, con le lacrime già agli occhi, le girò il viso, osservando la ferita sul lato sinistro del viso e il sangue colare lentamente, coprendo ogni centimetro di pelle. Clara si alzò andando in cucina a prendere della carta assorbente, per tamponare delicatamente sulla fronte. Nel frattempo, Michael e Chris, ormai usciti dalla sala da pranzo insieme al nonno, lo spinsero nel salone infuriati. 《Cosa diavolo hai fatto a mia figlia, vecchio?》 Urlò in preda alla rabbia Michael. 《Quello che si meritava.》 Rispose secco e freddo il nonno, rimettendosi a posto la giacca e pulendosi appena dal sangue schizzato dalla ferita. 《Non la passerai liscia stronzo.》 Urlò ancora una volta il padre di Lauren, il viso rosso, le vene pulsare e appena sopra il sopracciglio sinistro, si intravvedeva una piccola cicatrice. Paul, guardò quella scena, per lui patetica, pensando che il figlio avrebbe potuto investire in meglio il suo fiato. Si concentrò poi su quella cicatrice, sorridendo maligno. 《Cos'hai da ridere? Eh? Ringrazia che ti abbia perdonato dopo tutto quello che mi facesti.》 Disse urlando a più non posso, non potendosi muovere perché trattenuto dal figlio. 《Non farai passare a Lauren quello che hai fatto a me.》 Disse rabbioso, scandendo ogni parola, mentre il padre di Michael lo guardò ancora inespressivo. Si avviò verso l'uscita per andare nel suo studio. 《Sempre se non l'abbia già fatto ragazzo.》 Disse tirandosi ancora la giacca sciupata. 《Sei arrivato troppo tardi.》 Poi uscì, sbattendo la porta, lasciando il figlio e il nipote ancora fuori di sé. Si guardarono, poi Michael, iniziò a scuotere la testa, correndo verso la sala da pranzo. Vide Taylor e Camila in piedi a guardare la piccola chiazza di sangue formatasi. Chiese a Camila e alla figlia spiegazioni. 《L'hanno portata in ospedale.》 Rispose Camila. 《Andiamo.》 Disse semplicemente Michael portando i ragazzi in ospedale. Camila si sentì completamente in colpa. Lasciò che calde lacrime cadessero silenziosamente, senza fare il minimo rumore. Se solo non fosse stata a cena, se solo avesse potuto fermare Lauren o rispondere a quella stupida domanda... se solo Lauren non si fosse mai innamorata di lei, a quest'ora la grande non avrebbe sofferto così. Sempre più lacrime scesero, fino a quando non le tremarono le spalle per i troppi singhiozzi. Taylor cercò di tenerla su, accarezzandole un braccio. 《Non preoccuparti Camila.》 Disse Michael, guardandola dallo specchietto retrovisore. 《Lauren è forte.》 Affermò sorridendo. Camila ringraziò il padre di Lauren per le belle parole. 《Già. Dovevi vederla da piccola quando cadde dall'albero.》 Disse Chris muovendo le mani. 《Caduta dall'albero?》 Chiese Camila allibita. 《Sì.》 Rispose Taylor al posto del fratello, facendo spostare lo sguardo di Camila verso la ragazza. 《Aveva 12 anni penso.》 Continuò a raccontare. 《Si era arrampicata sull'albero, dicendo di voler sapere come ci si sentisse ad essere alti.》 Taylor rise all'affermazione stupida della sorella da piccola. 《Però poi si appoggiò male ad un ramo e cadde, tagliandosi appena sotto la spalla. Sulla scapola giusto?》 Chris e Michael annuirono. 《Da quel giorno, oltre a fratturarsi un braccio, Lauren come premio, ebbe una cicatrice con una forma piuttosto strana.》 Camila immaginò la scena, ridendo per quello che disse, ma anche un po' preoccupata, essendo caduta. 《Strana?》 Disse ancora ridendo, asciugando le lacrime dagli occhi. 《Mh mh. Quasi un'ala. Piccola, ma sembra un'ala, sai, come quelle degli angeli.》 La cubana sforzò ancora la mente pensando a come potesse essere quella cicatrice. Non l'aveva mai notata, forse perché non l'aveva mai vista di schiena, ma lo escluse subito, ricordando quando andarono in piscina e per poco non annegò. Sicuramente perché era coperta dai capelli. Finì di formulare quei pensieri quando sentì la macchina fermarsi. 《Coraggio ragazzi.》 Disse Michael. Tutti quanti scesero entrando e andando verso la sala accettazioni. Una donna piuttosto bassa e vecchiotta con un sorriso dolcissimo stampato sul volto era seduta davanti al computer. 《Salve.》 Disse Michael. 《Buonasera come posso aiutarvi?》 Chiese cordialmente la donna. Spiegarono tutto alla signora, lasciando che ella, spiegasse loro la direzione per la stanza H237. Camila rimase in fondo, avendo paura di dover vedere Lauren sveglia. Aveva davvero il terrore di affrontarla dopo quello che successe. Si tormentò le mani, pensando continuamente che fosse colpa sua. Arrivati davanti alla stanza, un odore di troppo forte di disinfettante e candeggina invase le narici dei presenti. La stanza, completamente bianca, ospitava due letti vuoti e quello vicino alla finestra occupato da Lauren. Aveva gli occhi chiusi, vari cavi attaccati di qua e di là e una piccola benda, con una leggera macchia rossa al centro, sulla tempia sinistra. Vicino alla ragazza, Clara era seduta su una sedia, intenta a guardare la figlia dormire. La donna alzò lo sguardo, alzandosi e andando a salutare tutti, anche Camila. 《Allora?》 Chiesero i fratelli. 《Ha un leggero trauma cranico e qualche punto di sutura. Niente di grave.》 Rispose Clara. Tutti quanti tirarono un sospiro di sollievo, tranne Camila. Lei, continuava a guardare Lauren immobile, sotto le coperte bianche, con indosso la veste tipica degli ospedali, sempre del medesimo colore. 《Camila.》 La sua attenzione venne rapita da Clara. 《Stai bene?》 Chiese. La cubana annuì sorridendo, ma in fondo, niente andava bene, se ora Lauren era lì, era solo per colpa sua. Solo ed esclusivamente sua. Si accorse che il suo sorriso si trasformò in un pianto. 《No. È colpa mia se Lauren ora si trova lì.》 Disse mettendo una mano davanti alla bocca. Clara l'abbracciò. 《No. Non lo è di nessuno Mila. Ok?》 Camila annuì nascondendo il viso. Nel frattempo i ragazzi uscirono dalla stanza per andare a prendere qualcosa da bere, mentre Clara e Michael rimasero in corridoio a parlare riguardo il nonno. Così, rimase Camila, insieme a Lauren. Con gli occhi gonfi e un mal di testa troppo forte, la mora si sedette sulla sedia. Guardò la ragazza, passando poi alla sua mano la quale prese tra le mani. Abbassò lo sguardo, ricominciando a piangere. Sentì poi la presa sulla sua mano più forte, alzò lo sguardo, vedendo Lauren con gli occhi semi chiusi e un sorriso da ebete stampato sul volto. Camila si alzò di scatto accarezzando una guancia di Lauren. sorrise piangendo, un'altra lacrima cadde dal suo occhio. Lauren appoggiò il pollice su di essa, asciugandola, tenendo ancora la mano ferma sullo zigomo. 《Ehi...》 disse con voce impastata, chiudendo forte gli occhi, forse per il mal di testa e riaprendoli, posando il suo sguardo smeraldo su quello cioccolato. 《Perdonami.》 Disse Camila, con voce tremante e il solito nodo in gola. Appoggiò la fronte sul petto di Lauren. 《È colpa mia. Solo mia.》 Disse ancora. Lauren confusa le accarezzò i capelli tranquillizzandola. 《Sssh... non è colpa di nessuno.》 Camila sentì gli occhi riempirsi di nuovo, iniziando a singhiozzare. 《Sei qui.》 Disse poi abbracciando la maggiore. 《Sì. Sono qui Camz. Per te.》
Dopo aver scoperto che la mia migliore amica è su Wattpad (no ma ti prego dimmelo più tardi) e avermi fatto il regalo più bello di sempre 😭😭😭
Posso morire
Addio mondo. No scherzavo, molto probabilmente, domani inzierò quella raccolta di cose esileranti (che alla fine saranno curiosità su tutto quello che mi verrà in mente) c:
E niente u.u
Addio.
-A
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They Don't Know About Us || Camren
FanficCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...