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Non bado alle lacrime che mi stanno scendendo dagli occhi: la prima cosa che faccio è fiondarmi su Harry e buttargli le braccia al collo.

Lui ricambia l'abbraccio stringendomi forte. Posso sentire il suo calore e il suo profumo invadermi.

«Dovresti aprire il regalo,» mi sussurra nell'orecchio.

«Sappi che il regalo più bello sei tu.» Mi passo il dorso della mano sugli occhi per asciugarli. Quando mi giro verso Vicky noto che sta mimando qualcosa con le labbra, sembra che dica "mascara". Probabilmente avrò il trucco tutto sbavato, ma ora non m'importa, voglio solo godermi questo momento.

Apro la piccola scatola e dentro di essa trovo una collana con un ciondolo a forma di aeroplanino di carta.

«Nonostante siamo lontani so che potremo farcela.»

È un modo per chiederlo di mettermi insieme a lui? Eppure non fa che intristirmi: questo regalo mi ha fatto ricordare che dovrò ripartire.

Gli allungo il polso per farmelo mettere.

«Harry, è bellissima, con tutto quello che oggi hai fatto per me.»

Sento tossire Louis e mi giro verso di lui.

«Io credo che tornerò a casa ora. Non voglio stare qua mentre voi farete cose poco cristiane.»

«Noi non faremo un bel niente Louis!» ribatto «Vero, Harry?»

Tutti si guardano in faccia con uno strano sorrisetto in volto.

«Vero, Harry?» ripeto con più forza.

«Si, verissimo.»

Insieme a Louis si alzano pure Vicky, Niall e Liam.

«Anche voi ve ne andate?» chiedo.

«Si, stiamo da Louis,» risponde Niall.

«Ah, ok...» sono un po' dispiaciuta, ma la prospettiva di passare la serata a ridere insieme ad Harry non può che piacermi.

Prima di uscire di casa Niall si gira verso di me: «Mi ha chiamato mamma, mi ha detto di dirti di richiamarla.»

Così vado in cucina mentre Harry si siede sul divano a guardare un po' di tv.

«Pronto mamma?»

«Pronto tesoro? Come va?» mi chiede.

«Bene, voi?»

«Tutto bene, oggi siamo andati a fare un picnic al parchetto.»

«Senza i figli tra i piedi vi divertite eh?»

«Recuperare il tempo perduto si chiama, lo capirai anche te quando sarai più grande.»

«Non ne vedo il motivo.»

«Ora dici così, ma poi vedrai.»

«Se lo dici tu...» a volte mia mamma é strana: non la capisco.

«Allora, passato un bel compleanno?»

«Si, si dai.»

«Lui com'è?»

«Lui chi?»

«Come chi tesoro? Harry!»

«Ah giusto che tu sapevi già tutto della festa e di... Harry,» dico il suo nome a bassa voce: non voglio che sappia che sto parlando di lui con mia madre.

«Sono dettagli Cat, allora?»

«É stato carino.»

«Solo carino? Non vi siete messi insieme?»

«No, non ci siamo messi insieme e stai tranquilla che non succederà mai!»

«Sono sicura che invece non è così.»

«Mamma, per favore! Senti passami papà che lo saluto.»

Così saluto mio papà e gli chiedo perché sono ancora svegli a quell'ora e perché mamma è più euforica del solito. Mi spiega che sono appena tornati da una passeggiatina romantica dopo una cena a lume di candela durante la quale mamma ha leggermente esagerato col vino. Gli dico di salutarmi la nonna e poi metto giù.

In salotto non trovo Harry.

«Harry! Harry! Devo tornare a chiamarti Harold?»

Non sapendo dove cercarlo salgo le scale e e vado al piano di sopra. Alla fine lo vedo grazie alla porta mezza aperta di quella che suppongo essere la sua camera da letto.

«Harry? Perché non mi hai avvisato che sei salito?»

«E tu perché non mi hai avvisato che mi avresti preso per il culo?»

«Ma di cosa stai parlando?»

«Che divertente che sei Cathleen.»

«Harry, non capisco veramente che cos'hai,» dico sedendomi sul bordo del letto ad una piazza e mezza.

«Non ho niente, ho messo in bagno la tua roba. Puoi dormire nella camera degli ospiti.»

Non capisco più niente. Un attimo prima mi ha dato una poesia strappalacrime sul nostro amore che può durare fino alla fine e subito dopo mi tratta di merda e mi dice di dormire nella camera degli ospiti.

Senza rispondergli vado in bagno a mettermi il pigiama e prepararmi per andare a letto, o meglio, nella camera degli ospiti.

Sono alquanto infastidita dal suo comportamento: sto iniziando a pensare che soffra di bipolarismo. Domani mattina la prima cosa che farò sarà chiarire la questione.

La stanza é accanto a quella di Harry, ma è molto più soft e piccola. Mi infilo sotto al lenzuolo del letto singolo e riesco ad addormentarmi solamente verso le tre.

Chissà Harry cosa stava facendo...

Chissà cosa stava sognando...

Io lo stavo sognando.




Ciao a tutti!

Nuovo capitolo e... lo so, mi ucciderete, li faccio baciare in due capitoli prima e adesso stanno già avendo dei problemi.

Ma non arrivate a conclusioni affrettate, nel prossimo capitolo capirete tutto.

So che non è molto lungo, ma oggi ho avuto i corsi di recupero di latino e questo è stato il meglio che sono riuscita a fare.

Spero vi piaccia!

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