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Sono seduta sulla panchina di un parchetto poco distante da casa mia a cui ci sarei potuta arrivare anche a piedi, ma guidare mi rilassa e in questo momento la calma é l'unica cosa di cui ho bisogno.

Non pensavo potesse succedere ancora, soprattutto essendo la ragazza di uno come Harry. Mi aveva sempre giurato fedeltà, ma ora come posso essere certa che questa sia stata l'unica volta in cui mi ha tradita? Ma perché tutti i ragazzi con cui sono stata insieme hanno baciato altre ragazze? Sono forse così pessima come fidanzata?

Mi affondo le unghie nei palmi delle mani sperando di provare qualcosa che non sia tristezza. Dovrei essere incazzata nera con Harry, ma al momento sono più in stato di trance, in cui devo ancora riuscire a realizzare l'accaduto. Avrò visto quel video una ventina di volte tanto da impararlo a memoria, tanto che oramai le immagini mi scorrono impresse nella mente.

Il vento invernale mi raffredda il naso già rosso e i capelli mi si appiccano al viso come regnatele. Eppure non m'importa niente del mio aspetto ora: non so neanche cosa mi dovrà più importare.

Sento dei passi avvicinarsi e qualcuno si siede accanto a me.

«Mi avevi detto di venire» esordisce Vicky.

Sì, le avevo mandato un messaggio per chiederle di incontrarci qui e parlare di una cosa importante.

Annuisco.

«È successo qualcosa?» mi domanda più preoccupata.

Senza dire niente tiro fuori il cellulare dalla tasca e le passo il video. Le immagini scorrono nella mia mente un' ennesima volta e non riesco più a trattenere le lacrime. Vicky appoggia il cellulare e mi abbraccia.

«Mi dispiace tantissimo Cat.»

«Non chiamarmi più in quel modo» cerco di dire tra i singhiozzi. Perfetto, un altro ragazzo da dimenticare, cazzo. Un altro tradimento, un'altra sofferenza.

«Come vuoi tu» acconsente Vicky.

Cerco la forza per parlare: «Cosa dovrei fare, adesso? Non posso certo farlo venire qua.»

«Se non vuoi dirglielo tu, posso farlo io» propone.

«Lo faresti sul serio?»

«Tutto per te. Dirò anche a Louis di non venire.»

«Oh no, Vicky! Louis deve venire: lui non c'entra niente con questa storia» ribatto.

«Ne sei proprio sicura? Io non vorrei farlo venire e...»

Non la lascio concludere: «Io voglio che venga, Vicky. Te lo meriti: sei una persona stupenda.»

Ci abbracciamo di nuovo e quando ci sciogliamo Vicky mi osserva con un' espressione compassionevole: «Penso che dovresti dimenticarlo: credevo fosse una persona diversa.»

«Io lo amo così tanto» mi fa male pronunciare quelle parole perché so che evidentemente per lui non è così.

«Lo so, ma é stato un vero stronzo» conclude Vicky.

Mi alzo dalla panchina, prendo il cellulare in mano e cancello il numero di Harry.

«Cosa stai facendo?» chiede Vicky.

«Cancello il numero di Harry.»

«Quindi hai deciso?»

«Certo, sono appena passata dalla fase depressa a quella incazzata

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Torno a casa per l'ora di cena, dopo aver trascorso il pomeriggio a casa di Vicky e Liam. Sapevo che prima o poi sarei dovuta tornare a casa e affrontare i miei familiari, spiegargli la mia scomparsa improvvisa, anche se probabilmente avranno già intuito di cosa o chi si tratta.

Entro in casa senza bussare e cerco di chiudere la porta il più silenziosamente possibile. Il mio piano era quello di andare direttamente in camera mia, chiudermi dentro e non uscire da lì fino a domani mattina. Ma il mio piano fallisce: prima di salire le scale passo davanti al salotto, dove si sono riuniti tutti. Cerco di fare finta di niente, ma dopo aver sentito la voce di mia madre pronunciare il mio nome, faccio qualche passo indietro e torno in salotto.

«Dove sei stata?» chiede mio padre.

«Ero a casa di Vicky.»

«Eravamo in pensiero per te» precisa mia madre.

«C'è altro?» aggiunge mio padre, come se dovesse essere lui quello offeso.

Alla fine esplodo: «Si, c'è altro: non parlarmi in quel tono perché non sei tu quello che è stato tradito!»

Mi lascio il salotto alle spalle e salgo le scale fino in camera mia. Mi butto sul letto e rinizio a piangere. Solo ora mi accorgo della catenina di Harry che porto al collo. Me la strappo rompendo il gancino e la lancio a terra. Poi mi viene in mente un'idea migliore: apro il cassetto del comò e tiro fuori l'album che avrei dovuto regalare ad Harry. Lo apro e strappo la prima pagina, facendo in mille pezzi la foto. Sto per passare alla seconda, quando sento delle mani fermarmi.

«Cat fermati, fermati! Così non risolverai niente!» dice Niall.

«Non chiamarmi in quel modo! E comunque sono libera di strappare queste foto quanto voglio!» ribatto.

«Te ne pentirai.»

«Fidati che non me ne pentirò.»

«Cosa è successo? C'entra Harry?» Niall mi prende le mani.

«Ha baciato un' altra» ammetto abbassando lo sguardo.

«Ne sei sicura?»

«Se vuoi ti faccio vedere il video che qualcuno mi ha mandato dal suo cellulare.»

«Non è necessario. Dai, rimettiamo a posto questa roba.»

Facciamo come dice e stranamente mi sento un pochino meglio: è bello sapere che c'è qualcuno che ci tiene a te. Non ho bisogno di Harry come non ho avuto bisogno di Cameron. Non avrò bisogno di nessun altro. Non voglio più vivere altre delusioni e sentirmi ancora una volta così. Me la caverò da sola e farò a meno dell'amore. Che se lo tengano gli altri visto che piace tanto. Perché devo sempre essere io quella che soffre? Mi sono stufata di essere il giocattolo di qualche ragazzo. Quante altre volte Harry mi avrà tradita? Una serie di immagini mi invadono la mente: so di starmi immaginando una marea di cose che magari non sono successe, ma come faccio a sapere che questa è la prima volta che mi tradisce? Questo non è un fotomontaggio, questa è la realtà.





Salve a tutti!

So che non accade niente di speciale in questo capitolo, a parte il fatto che Cat si rende realmente conto di quello che le ha fatto Harry, ma spero vi sia piaciuto.

Mancano pochi capitoli alla fine e se tutto va secondo i miei piani ne dovrebbero mancare tre.

Passate a leggere l'altra mia storia, Forgive Me, e ricordatevi di lasciare una stellina!

All the love x

Mr.StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora