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Sei mesi dopo

Manca meno di una settimana al compleanno di Harry e non sono ancora riuscita a organizzare qualcosa all'altezza di quello che aveva fatto per me.

Questa mattina sono andata a comprare un album e a stampare una trentina di foto, tutte di me ed Harry durante la mia permanenza in Inghilterra.

Mi butto sul letto, inizio a disporre le foto sull'album e a cercare delle frasi carine da scrivere. Sulla prima pagina alla fine ci incollo la prima foto che abbiamo fatto insieme, ovvero dopo la ruota panoramica.

Mi fermo qualche istante a contemplare la foto e non riesco a non sorridere al ricordo di quella giornata.

Harry aveva organizzato tutto in modo impeccabile, mentre io non sono neppure capace a mettere insieme due fotografie.

Passo alla foto successiva, in cui Harry sta guidando e io faccio una faccia buffa mentre lui non se ne accorge. Era così concentrato sulla guida che non se n'era neanche accorto. Quando ho scattato quella foto stavamo andando nel posto segreto di Harry, quella specie di collinetta dove gli ho fatto una coroncina di margherite, dopo che lui aveva provato a baciarmi per la seconda volta.

Continuo a scorrere le foto e a rivivere i momenti più belli di quella vacanza. Sono già passati sei mesi, ma mi sembra ieri che scendevo dal quell'aereo aspettando di incontrare Harry, immersa nell'ansia più pura. Non sapevo cosa aspettarmi, ma soprattutto avevo paura perché una parte i me, per quanto piccola potesse essere, sapeva già che me ne sarei innamorata completamente.

Ora invece con Cameron le cose non vanno così male: non ci parliamo e non ci guardiamo nemmeno più in faccia. Mi fa troppo ribrezzo guardare quegli occhi che mi hanno tradita e mentito così tante volte. Non sono più la ragazza di Cameron, ma non sono più nemmeno la puttana della scuola. Appena rientrati a Settembre la storia della foto e del video é andata avanti per un po', poi la gente ha imparato a lasciarmi stare e io ho imparato a lasciare stare loro. É un buon rapporto, per il momento. Non ho più veri amici al liceo, visto che ora Vicky si è trasferita per l'università, a parte una ragazza, Becky. L'ho conosciuta in mensa: mi aveva chiesto se poteva sedersi vicino a me. Così é andata avanti per un po' di tempo chiedendomi sempre di sedersi di fianco a me, fino a quando un giorno mi ha invitato a uscire. É una ragazza timida, ma come compagnia é abbastanza piacevole: con lei non devi per forza dire qualcosa, molte volte ci troviamo anche solo per leggere insieme, ognuno il suo libro, immerse nel totale silenzio.

Mancano cinque giorni al compleanno di Harry e fortunatamente cade nel weekend quest'anno, almeno non devo saltare nessun giorno di scuola. Con lui arriverà anche Louis, il che ha fatto accorrere Vicky dall'università. É arrivata stamattina e approfitterà di questi giorni anche per stare un po' con la famiglia. Ho scoperto inoltre qualche mese fa che la relazione di Vicky e Louis è molto libera. In poche parole sono trombamici, ma a loro va bene così.

«Dovresti incollarla, non restare a fissarla» dice Niall entrando nella stanza. Mi prende la foto dalle mani sorridendo e la posiziona un po' storta al centro della pagina.

«Sono completamente negata» affermo ridendo.

«Gli piacerà» mi rassicura.

«Tu quando riparti?» gli domando.

«Domenica sera. Non sei l'unica che vuole rivedere Harry.» Niall ora invece si è trasferito con una ragazza nella periferia, a circa mezz'ora da qua. Vengono spesso a trovarci e Niall non poteva trovare ragazza migliore di lei. Si chiama Sarah e ha un anno in più di lui, si sono conosciuti da Nando's quando Niall lavorava lì. Con l'inizio della scuola, per poter risparmiare un po' di soldi, aveva deciso di iniziare a lavorare: non voleva pesare troppo sulle spalle dei nostri genitori.

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