Quando Luke finisce il tatuaggio gli allungo il buono sconto, ma lui si mette a ridere.
«Stai scherzando, vero?»
«Ehm... No...» gli faccio notare.
«Io accetto solo contanti.»
Frugo nella tasca e trovo venti dollari. Li tiro fuori e glieli porgo.
«Il tatuaggio costa sessanta e... Non accetto dollari, mi spiace.»
Provo a chiamare Harry che ovviamente non risponde: sembra quasi che lo abbia fatto apposta. Luke pare accorgersi del mio disagio e mi appoggia una mano sulla spalla: «Ehi, tranquilla, tornerà, e per i soldi beh... Mi pagherà lui quando ci vedremo in giro.»
«Grazie mille Luke.»
Esco dal negozio e non trovando Harry nei paraggi decido di chiamarlo.
Cat: «Harry, pronto? Ma dove sei?»
Harry: «Che t'importa?»
Cat: «Non dirmi che ti sei offeso perché ti ho fatto uscire!»
Harry: «Non sono offeso, sono incazzato.»
Cat: «Pronto? Pronto?»
Ha buttato giù la linea, perfetto!
Rientro in negozio e vedo Luke appoggiato al bancone a contare i soldi della cassa.
«Posso aspettare qui?» gli chiedo debolmente. In questo momento sto passando per la debole ragazza che aspetta di essere perdonata dal suo ragazzo per un nonnulla. Deve darsi una calmata: é troppo permaloso.
«Si, certo.»
Mi siedo su uno sgabello vicino al bancone: sembra più un bar che un negozio di tatuaggi. Il bancone, gli sgabelli e le pareti consunte... Sono solo le cose più evidenti che mi fanno pensare ad un bar, per non parlare dei dettagli: una vecchia insegna appoggiata in un angolo del negozio e alcune casse di alcolici vuote.
«Non è sempre stato così» Luke interrompe i miei pensieri.
Assumo un espressione interrogativa.
«Il negozio intendo. Prima era un bar e poi con l'aiuto della mia ragazza l'avevo risistemato.»
«Ora non sembra molto risistemato: senza offesa ma sembra un po' un mortorio...»
«Perché questo posto é morto con lei. Da quando se ne é andata non ho più curato niente. Cade a pezzi, come il mio cuore d'altronde.»
Luke appoggia i soldi sul bancone e io metto una mano sopra alla sua: un piccolo gesto è meglio di qualsiasi parola in questo caso. Non appena si passa una mano sugli occhi mi si spezza il cuore pure a me: perché proprio a questo ragazzo?
«Ti va di andare a fare un giro?» mi propone.
«Ma se dovesse arrivare qualcuno?»
«Per oggi mi sono stufato, ho solo voglia di passeggiare con una buona compagnia.»
«Non lo so... E se Harry...»
«Harry si è comportato da stronzo, se lo merita.»
Ha ragione: se inizio a lasciargli questa libertà di prendersela con me per qualsiasi cosa diventerà un circolo vizioso e questa è l'ultima cosa che voglio.
Luke mi sorpassa e solo ora posso vedere il nome tatuato dietro il collo in corsivo: Eveline.
Resto incantata per un attimo, fino a quando non si volta e mi dice: «Andiamo?»
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Mr.Styles
FanfictionCathleen era convinta di avere una vita perfetta: era una ragazza popolare, aveva molti amici e anche un fidanzato perfetto. Ma anche lei sapeva che era tutto troppo bello per essere vero. C'é solo una persona che riuscirà a insinuarsi nella sua vi...