Chapter fifteen

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Prima di iniziare a leggere volevo dirvi di lasciare un commento e una stellina al termine della lettura. Grazie♡♡

Improvvisamente, divento una statuina, ferma e immobile, nelle mani di un pazzo psicopatico.

Non ho mai avuto così tanta paura, come stasera.
Ma tutte a me? Ma porca troia.

-Finiscila di tremare, che mi fai incazzare ancora di più.- mi dice avvicinando le sue labbra al mio orecchio.

Mugugno in risposta, per colpa della mano sulla bocca.

-Ecco, così va meglio. Ora inizia a camminare.- dice il tizio sconosciuto.

Inizio a camminare, fin quando capisco che mi sta portante nel magazzino.
Vi entriamo all'interno e mi fa sedere su qualcosa, probabilmente una sedia.
È tutto scuro, entra solo un po' di luce da un finestrino in alto.
Nel frattempo che lui mi lega mani e piedi, inizio a parlare.

-Chi cazzo sei?- ringhio come non mai.
-Questo me lo devo dire tu, chi cazzo sei?- dice lo sconosciuto con voce calma, restando ancora dietro di me.
-Non sono cazzi che ti riguardano. E perché cazzo mi hai rapita?- urlo incazzata nera.
-E me lo chiedi anche? Sei una della gang rivale.- sbotta improvvisamente lui, facendomi sobbalzare dalla sedia.
-Cosa? Ma che dici?- balbetto.

Ecco, ci mancava solo che iniziassi a balbettare.
Come fa a sapere che sono della gang rivale? Cazzo!

-Non dire stronzate, brutta puttanella da quattro soldi.- sbotta tutto d'un tratto.

All'improvviso la luce si accende, permettendomi di vedere la faccia dello sconosciuto.
Oh mio Dio, ma è un ragazzo.
Biondo, occhi azzurri, corporatura media, ha una faccia conosciuta.
Dove lo avrò mai visto?

-Ohoh, e qui chi abbiamo? Chaz chi è lei?- domanda il biondino
-Una ragazza che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non è vero piccoletta?- domanda guardando me.
-No, ve lo giuro, non so di che cosa state parlando, vi prego, lasciatemi andare. Io stavo solo facendo un giro. Vi prego, non fate del male a una povera ragazza innocente, come me.- supplicai.

Beh, innocente non proprio, ma spero solo che ci caschino.

-Oh, ma sta zitta.- mi zittisce non appena sento il palmo della mano di Chaz contro la mia guancia, che mi fa girare il volto dall'altra parte.

Cazzo! Sono nella merda. Sapevo che non dovevo andare, perché lo avevo fatto?

-Che cosa cazzo ci facevi in quel posto? Soprattutto a quell'ora?- domanda il biondo con più calma.
-Ho litigato con la mia famiglia e quindi sono scappata di casa solo per farli preoccupare, per mettergli terrore.- mento spudoratamente.
-Questa cosa mi puzza, secondo me lei non sta dicendo la verità sta solo mentendo, secondo te Ryan?- domanda Chaz al ragazzo seduto su una poltroncina.

Ryan? Questo nome non mi è nuovo, perchè so di averlo già visto? E perchè mi sembra di conoscerlo?

"Sforzati Selena, pensaci bene a dove tu possa averlo visto." suggerisce la me interiore.

Appena cerco di pensare, mi sento osservata dal biondino che mi scruta bene il corpo, fino a soffermarsi sui miei occhi.
Ma certo! Sta cercando di vedere attraverso gli occhi se sto mentendo oppure no.

-Anche secondo me sta dicendo una cazzata.- confessa Ryan.
-Cosa ci facciamo con lei?- chiede Chaz.
-Propongo di chiuderla nel sotterraneo e di lasciarla da sola, finché non arriverà il capo.- propone Ryan.
-Per me va benissimo Ryan.- concorda l'altro.
-Cosa? Voi non potete farlo, vi scongiuro di lasciatemi andare, vi prego, sono solo una povera ragazzina di 17 anniche studia al liceo e che sogna di andare al college, magari anche di sposarsi, non so forse avere figli, diventare nonna e poi morire. Non voglio che voi mi levate questo diritto.- dico allarmandomi. Ovviamente è tutta una messa in scena, cioè una criminale in un college? Ma per favore. Io madre? Forse.

||Bad blood|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora