Chapter thirty one

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Improvvisamente, mentre io e Justin stiamo vicini vicini a coccolarci, entra una dottoressa.

-Mi dispiace interrompere il vostro momento romantico, ma signor Bieber, il fratello della signorina Gomez è qui davanti!- esclama, la donna, con l'affanno.
-Oh merda.- urlo.
-Cazzo, Sel devo andare, ci vediamo dopo, quando se ne andranno.- mi riferisce, dandomi un bacio sulle labbra.

Mentre sta per uscire dalla mia stanza, la dottoressa lo spinge nuovamente all'interno, frettolosamente.
Justin si affaccia di poco e lo vedo sbiancare, così capisco che mio fratello è sempre più vicino all'entrata della mia camera d'ospedale.

-Justin, nell'armadio.- sussurro velocemente, indicandolo.
-Sei un genio, amore.- sorride facendomi l'occhiolino.

Arrossisco subito per come mi ha chiamato, non è da tutti i giorni sentirsi queste cose.
Il biondo entra nell'armadio e la dottoressa chiude immediatamente le ante e, a passo svelto, si dirige verso il mio letto.
Pochi attimi dopo, entra Zayn.

-Oh, salve signor Gomez.- saluta cordialmente la dottoressa.
-Salve anche a lei. Ciao Selena.- saluta entrambe, Zayn.
-Ciao.- dico fredda.
-Come sta mia sorella?- domanda guardando la donna col camice bianco affianco a me, per poi rivolgere la sua attenzione su di me.

-Sua sorella sta bene, le ho controllato i punti e mi ha soltanto detto che le fa male un po' la testa, ma è normale.- mente l'infermiera.
-Per quanto riguarda i punti, quando potrà toglierli?- domanda il moro, affiancandomi anche lui.

-Appena il taglio si sarà sanato.- gli risponde la dottoressa.
-Va bene, grazie. Ora può lasciarci soli?- chiede gentilmente mio fratello.
-Certamente, se ha bisogno di qualcosa, non esiti a chiamare.- informa la donna in uniforme.

-Allora, come stai?- mi domanda dolcemente.
-Starei meglio se tu insieme agli altri ieri sera non mi avreste riempito di domande facendomi soffocare!- sputo acida. -Ah, per di più, neanche sono passati a trovarmi!- aggiungo delusa.
-È normale, hai tradito tutti noi.- sbotta stringendo le mani in due pugni.

-Ma cosa volete tutti da me? Non l'ho sparato, non c'è l'ho fatta, ok?- urlo a mia volta.
-Ti vorrei ricordare che per colpa di uno di loro Austin non c'è più.- mi urla contro trattenendo le lacrime.
-Lo so e ci sto male, ma voglio dirti che anche noi abbiamo ucciso due di loro.- rispondo guardandolo dritto negli occhi.

-Si, ma quello che mi chiedo è il perché tu non abbia ucciso quel ragazzino biondo tinto del cazzo, almeno avremmo messo fine una volta per tutte a questa storia!- esclama abbassando la voce.

Okay, dovrebbe smetterla di insultare Justin, perchè so che dentro l'armadio si sta trattenendo dal menarlo.

-Ehm, ti correggo; noi dobbiamo uccidere il capo dei The Kings e sto ancora aspettando, sono anni che aspetto e sinceramente mi sono rotta il cazzo. Appena uscirò da quest'ospedale, o con gli altri o da sola, ti giuro che lo ammazzo!- sputo con tutto l'odio che circola nel mio corpo.

-Sai, mi stupisco del fatto che tu non li abbia ancora sterminati a tutte quelle merde, dato che sei il capo della nostra gang, ma forse a te non importa che loro abbiano ucciso i nostri genitori quanto importi a me.- continuo senza mai fermarmi, alzo ancora di più la voce, fino ad urlare, l'ultima frase.

-Ma ti senti quando parli? Dalla tua bocca escono solo un miliardo di cazzate, come ti sei permessa di dire queste cose? Credi davvero che a me non importa quello che è successo a mamma e a papà? È questo quello che credi?- urla alzandosi dalla sedia vicino al letto.

-Si, sei un uomo senza palle, sono anni che progetti la loro morte, ma non sei ancora arrivato ad una conclusione. Sai solo criticare e rompermi il cazzo, e sei talmente preso da Chloe che a me non pensi più; guarda dove sono finita adesso per colpa tua!- sbotto puntandogli il dito contro.

-Ma smettila di dire stronzate, lo sai che ci sto lavorando su per uccidere tutte quelle merde. Poi non è colpa mia se sei finita qui dentro, potevi benissimo pensarci due volte quella sera, invece di svignartela e mentire a tutti. E comunque, pensavo fossi felice che io avessi trovato qualcuno con cui stare!- gli dico.

-Si, ma non con un nostro nemico.- mi ricorda lui.
-No, con un "tuo" nemico.- puntualizzo io. -E poi, sia più di tutti noi che ci servono alleati per sconfiggere quei bastardi, perché non allearci con loro? Tuttavia anche loro vorrebbero farli fuori, quindi perché non provarci?- continuo.

-Perchè è un'idea completamente stupida e poi come mai tutto d'un tratto stai dalla loro parte? Mi nascondi qualcosa?- domanda.

Uhm, si! C'è un nano alto 1,75 dentro l'armadio che amo con tutto il mio cuore.
Distolgo un attimo lo sguardo dai suoi occhi per guardare l'armadio per poi posarlo su di lui.

-Non ti nascondo proprio un bel niente!- dico con voce flebile.
-Non mentirmi, lo capisco subito quando mi menti!- esclama e si avvicina con fare minaccioso.
-Beh, si vede che non mi conosci abbastanza!- sputo a due centimetri dalla sua faccia, mentre si siede sul letto.

-È qui che ti sbagli, ti conosco meglio di chiunque altro, e sai che non mi fermerò finché non saprò la verità.- mi informa lui.

Si alza dal letto per incamminarsi verso la porta, mette le mani sulla maniglia e poi si gira per guardarmi un'ultima volta.

-Sappi che lo scoprirò e quando lo saprò saranno guai. Stammi bene, cara sorellina!- detto questo, finalmente si dilegua.

-Puoi uscire Justin!- esclamo sorridendo.
-Per fortuna è andato via, non avrei resistito altri due secondi. Volevo prenderlo a sberle, non appena mi ha insultato. ma mi sono trattenuto, hai visto quanto è bravo il tuo ragazzo?- sorride sornione.
-Si, ho visto!- ridacchio io.

-Cos'è questa storia dei The Kings?- chiede curioso.
-Una storia abbastanza lunga che, se non ti dispiace, adesso vorrei riposare!- rispondo, ma vedo il suo volto spegnersi non appena pronuncio queste parole.

-Va bene, allora io vado!- esclama prendendo la giacca dalla sedia e dandomi un bacio sulla guancia.
-Cosa? Sei per caso matto? Tu resti qui con me!- ordino.
-Speravo lo dicessi, amore!- confessa sorridendo.

Ed ecco qui che le mie guance si colorano di nuovo di rosso.

-Amo quando arrossisci!- mi parla prendendo la mia mano, per poi stringerla e lasciarci dei piccoli bacetti.
-Ed io amo te.- lo informo.
-Oh, anche io ti amo.- dice dandomi un bacio, per poi approfondirlo.

Poco dopo si stacca dal bacio causando un mugugno di disapprovazione.

-Ah, tu hai detto a tuo fratello che anche noi vogliamo i membri di quella gang morta, ma io non ho mai sentito parlare di quella banda...- inizia a parlare.
-Lo so e tu prometto che ti racconterò tutto, ma non oggi, va bene amore?- gli domando accarezzandogli una guancia.
-Okay, va bene.- mi sorride lui.

👀👀👀
30k Wow ragazzi volevamo ringraziarvi per le visualizzazioni, siete unici, scusateci se non abbiamo aggiornato prima è solo che non avevamo ispirazione, poi dopo la notizia di Selena, ci siamo prese una piccola pausa.
Spero vi piaccia, commentate e votante in tanti dai dai❣

||Bad blood|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora