Chapter twelve

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-Ti va di fare due passi?- mi chiede il biondino.
-Okay andiamo al parco?-
-Va benissimo,- acconsente lui.

-Senti Justin,ti vorrei chiedere una cosa, ma tu devi essere sincero.- dico abbassando lo sguardo.
-Dimmi tutto Selenitaaa.-
-Come mi hai chiamato? Selenitaaa? È il soprannome che mi ha dato Demi, ovvero la tua migliore amica.- dico ridendo e lui mi guarda male.

-Non ci posso far nulla se Demi non sta attenta, e comunque l'ho sentito mentre lei lo diceva a te. Perché è un problema se lo uso anch'io?-

-Ovvio che è un problema se lo usi anche tu, trovami un altro soprannome.-
-Perché è un problema?- dice guardandomi confuso.
-Perché solo alcune persone mi possono chiamare così, quindi, se non ti dispiace, inventatene un altro.- dico.

Non posso dirgli che la mia famiglia, ovvero la gang di mio fratello, mi chiamano così.
Solo loro possono chiamarmi in quel modo.

-Mhh, allora fammi pensare, io adoro i pasticcini e tutte quelle robe li, quindi ho deciso da ora in poi ti chiamerò zeppolina.- dice contento.

-Zeppolina? Sul serio? Quindi sei consapevole che stai ammettendo che mi adori?- sorrido.
-Ovvio, mi trovo bene con te, adoro stare in compagnia di te.- ammette.

Arrossisco a queste parole.
No, non posso arrossire,merda.

-Emh okay, sei forse un po' troppo sdolcinato,non credi cornettino?- dico ridendo.

-Oh, poi dici a me che ti ho chiamata zeppolina. Vogliamo parlare del tuo 'cornettino'?- domanda divertito alzando un sopracciglio.
-Cosa c'è? Sei adorabile cornettino.- mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia, ma dopo essermene accorta, sgrano subito gli occhi. Lui mi guarda stupito.
-Emh, i-o...- non riesco a finire la frase che vengo interrotta dalle sue parole.

-Non ti devi scusare, non è successo nulla, mi hai solo baciato la guancia. Dai zeppolina andiamo a mangiare, non ti sarà venuta fame dopo tutto questo tempo in giro?- domanda facendo finta di niente.
-Va bene cornettino, andiamo da Zio Mc.- dico ridendo.

Ci incamminiamo verso il McDonald's e dopo, neanche 5 minuti, vediamo l'insegna del fast food.

Attraversiamo la strada e per poco uno non ci mette sotto.

-Guarda dove cazzo vai,idiota.- dico urlando alzando il mio bellissimo dito medio.
-Ma che idiota.- dice il biondo affianco a me scuotendo la testa e ridendo.
-Secondo me la patente se l'è comprata.- dico ridendo.
-Anche secondo me. Ma tu alzi il dito medio a tutti quelli che ti stanno per investire?- dice ridendo di gusto.
-Ehm, no, li uccido direttamente.- dico facendo la seria.
-Eh? Sei seria? Cioè veramente?- dice sgranando gli occhi.
-Ma che sei scemo? Secondo te posso uccidere mai qualcuno?- dico ridendo a crepapelle.
-Mai dire mai nella vita.- dice alzando le spalle.

Dopo aver attraversato la strada, entriamo nell'enorme fast food e prendiamo posto.

-Chi va a prendere da mangiare?- domando guardandolo negli occhi.
-Ah, io no.- dice alzando le mani.
-Daaai.- dico facendo gli occhioni dolci.
-Però così non vale,uffa.- sbuffa alzandosi e dirigendosi alla cassa.

Più o meno dieci minuti dopo, torna con i due vassoi col cibo in mano.
Fortunatamente non c'era quasi nessuno alla cassa.

-Buon appetito.- dice iniziando a mangiare.
-Altrettanto.- dico iniziando a mangiare anche io.
-Oddio, ma come mangi.- mi dice iniziando a ridere.
-Con la bocca?!- dico ovvia.
-Sei tutta sporca.- dice ridendo ancora di più.
-Oddio, dove?- domando prendendo un tovagliolo.
-Qui.- dice mettendomi la maionese sulla guancia.
-Ma che...sei un uomo morto.- dico con aria minacciosa.
-Si certo.- dice iniziando nuovamente a mangiare.

||Bad blood|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora