Chapter twenty four

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Come al solito non appena finite la lettura leggete lo spazio autrice in fondo.

Mi sveglio, ma questa volta non per colpa della sveglia, ma per il semplice fatto che questa sera avremo ucciso quei bastardi.
E sono consapevole che tra quei luridi stronzi c'è anche Justin, ma non mi importa.
Justin stasera sarà mio, lo ucciderò con le mie stesse mani!

Scendo dal letto correndo in bagno, siccome mi scappa la pipì.
Dopo finito, mi lavo la faccia e mi dirigo nel corridoio, scendendo, poi, le scale per andare in cucina faccio il mio ingresso.

-Buongiorno fratellino.- lo saluto con un sorriso sornione.
-Buongiorno bambolina.- saluta lui dandomi un bacio sulla testa e mettendomi la tazza di latte con i cereali davanti.
-Grazie.- lo ringrazio.
-Prego, ma come mai quel sorriso a trentadue denti?- domanda curioso.
-Come mai? Beh, forse perché stasera sarà la grande sera, dove uccideremo quei ragazzini da quattro soldi.- riferisco iniziando a mangiare.

-Mh, questa si che è la mia adorata sorellina.- nota lodandomi.
-Beh, siccome stasera metteremo in atto il nostro piano, che ne dici se oggi non andassi a scuola per allenarmi?- domando facendo gli occhioni da cucciolo e il labbruccio.
-Eh no però, la faccia da cucciolo no, non puoi farla, è illegale cazzo.- dice ridendo.
-Quindi è un si?- domando soddisfatta.
-Si, va bene.- dice ridendo.

Dopo aver fatto colazione, torno di sopra come un fulmine ed inizio a prepararmi la divisa per stasera: giubbotto anti proiettili, jeans neri, anfibi del medesimo colore ed infine la mia bambina, ossia la mia pistola da calibro 50.
Metto tutto nel borsone e inizio a vestirmi; tolgo il mio pigiama e infilo una semplice tuta nera della Carlsberg e un paio di Nike.

Scendo come una furia di sotto ed esco di casa salutando Zayn con un urlo.

-Aspetta Selena, dove vai?- domanda urlando mio fratello sulla soglia della porta.
-Ad allenarmi.- urlo sul ciglio della strada.-

Arrivo al magazzino e al mio ingresso non trovo nessuno, ma va bene lo stesso, così almeno mi concentro di piú.

Inizio a fare un po' di stretching, per poi fare 50 addominali e 50 flessioni, insomma dovrò mantenere in qualche modo il mio fisico da urlo!

"Poco modesta la ragazza" dice la vocina interiore.

Quando finisco tutti gli esercizi, infilo i guantoni da boxe e mi posiziono davanti il sacco, per poi sfogare tutta la mia rabbia che ho accumulato in questi giorni pensando alla faccia di Justin.

Lo odio.
Ah, ma questa sera, finalmente avró la mia vendetta.
Voglio vedere proprio quale sarà la sua faccia quando mi vedrà.
Quando vedrà la mia figura che punta una pistola alla sua fottuta testolina.

Penso a lui e a tutta la combriccola di amici, così aumento la forza per dare i pugni.
Inizio a calciare anche i calci vicino al sacco di boxe.

Dopo essermi sfogata abbastanza prendo una pistola, pensando sempre a quegli occhi color caramello, inizio a sparare alle sagome di cartone, centrando sempre in pieno la testa.

Quando finisco i colpi, senso qualcuno dietro di me applaudire.
Automaticamente mi giro e mi ritrovo Cameron in tutta la sua bellezza.

-Ehi Cam.- dico ridendo.
-Ehi.- saluta lui.
-Come mai sei venuto qui? Hai marinato scuola?- domando sedendomi su una sedia.
-È probabile. Ho sentito tuo fratello e mi ha detto che eri qui e, quindi, sono venuto a vedere come ti esercitavi e devo ammettere che sei diventata più forte di prima.- ammette congratulandosi.
-Ovviamente io sono sempre la migliore.- dico lodandomi, muovendo la mano con nonchalance.

||Bad blood|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora