Capitolo 29

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Appena entrai in casa e mi voltai vidi gli occhi dei miei genitori e di mio fratello puntati addosso. «Eccoti finalmente» disse mio padre un  scocciato, erano tutti seduti a tavola, "merda" pensai, non li avevo avvisati. «Scusate se ho fatto tardi io... » cercai di spiegare. «Non mi hai nemmeno detto che saresti andata via con Ethan, mi sono preoccupato Megan» mi rimproverò mio fratello. «Sono venuto a saperlo da Emma, e non deve più succedere» sospirai e poggiai lo zaino a terra. «Non puoi farci preoccupare più così, sai che ti diamo sempre tutta la libertà che vuoi» disse mia madre, così, mi avvicinai a loro. «È vero mi dispiace» risposi. «Non ci avevi detto che con Ethan era una cosa seria» mi fece poi notare mio padre, arrossii e mi sedetti a tavola sperando che cambiassero argomento. «Non succederà più, scusate» parlai a mala pena ma loro si rilassarono comunque. «Tuo padre ha ragione» continuò mia madre. «Devi dirci qualcosa?» Chiese sospettosa.  «Stiamo insieme ufficialmente...» bisbigliai e mia madre sorrise. «Tu ed Ethan insieme, non me lo sarei mai aspettato» disse mio padre piuttosto sorpreso. «Nemmeno io» borbottò William facendoci ridere.

Dopo pranzo salii di sopra in camera mia per studiare, quando sentii mio fratello parlare al telefono, doveva essere America per il modo in cui la chiamava, ascoltai e lo sentii parlare del college, aveva scelto la Yale, come i miei genitori, voleva diventare un avvocato, proprio come loro, mentre io avevo delle idee ancora confuse, sarei andata alla Yale ma non avrei fatto l'avvocato, il mio mondo erano i libri, magari avrei imparato anche io a scrivere come si deve.
Smisi di ascoltarlo ed entrai nella mia stanza un po' triste, tra non molto la scuola sarebbe finita e dopo l'estate William sarebbe andato via di casa, al college,  "mi mancherà così tanto" pensai, sarei rimasta da sola con Emma in quel liceo, anche Andrew sarebbe partito per un college e Ethan avrebbe trovato un lavoro.
A loro mancava così poco per iniziare a far parte della vita vera e propria, mentre a me mancava ancora un anno.

Passai il resto del pomeriggio sul letto, studiai, cominciai a leggere un nuovo libro e poi ascoltai la musica aspettando con ansia la sera, sarebbe arrivato alle sette, ed era perfetto, i miei sarebbero usciti per una cena e William sarebbe stato con America.

Cenai presto e quando tutti andarono via mi chiusi in camera ad aspettarlo, continuai a leggere, finii quasi tutto il libro, e quando il cellulare squillò sobbalzai, doveva essere Ethan, così, risposi senza guardare il display. «Pronto?»
«Ehi Megan» era Emma. «Ehi, ma dove sei?» Chiesi sentendo una gran confusione. «Ad una festa, mi raggiungi? Sono qui con Andrew, porta Ethan» guardai l'ora erano già le otto di sera, come aveva fatto il tempo a passare così velocemente? E perché Ethan non era già arrivato? «Non l'ho ancora visto, lo hai visto alla festa per caso?» Chiesi ma lei rispose di no, così riattaccai e composi il suo numero, mi portai il cellulare all'orecchio ma subito scattò la segreteria telefonica, così riprovai ma niente, gli lasciai un paio di messaggi, di solito era sempre puntuale.
Scattai in piedi ma subito dopo mi diedi della stupida, magari aveva avuto qualcosa da fare in casa, così mi affacciai alla finestra cercando di calmarmi, guardai la sua casa, le luci erano tutte spente tranne quella del piano di sotto, doveva esserci qualcuno, forse era suo padre e a quel pensiero l'ansia tornó di nuovo.

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