Il lunedì mattina scesi per fare colazione e trovai mia madre prendersi un caffè. «Come mai non sei a lavoro?» Chiesi stupita. «Non pensi che prima venga un: "buongiorno mamma"?» Aveva ragione, la raggiunsi e l'abbracciai mentre sorrideva. «Comunque oggi ho deciso di prendermi una giornata libera, William ha la febbre.» Disse posando la sua tazza sul tavolo. «Ma non è più un bambino, sa curarsi da solo» le feci notare ma lei scosse la testa. «Anche lui mi ha detto così ma sono rimasta lo stesso a casa» disse abbracciandomi di nuovo. «Non abbiamo mai molto tempo per abbracciarci» notò e io annuii. «Mi lasci tu a scuola oggi? O vuoi che prenda l'autobus?» Chiesi staccandomi da lei per mangiare qualcosa. «Ci penso io, basta che ti concentri, so che hai la testa fra le nuvole per ora» rispose cambiando tono di voce, sgranai leggermente gli occhi, cosa sapeva? «Cosa intendi?» Domandai cercando di rimanere tranquilla. «Ti ho sentito la scorsa sera parlare con un ragazzo al telefono, avevi il vivavoce e ho sentito il nome "Ethan"» alle sue parole sbiancai, non avevo il vivavoce, non stavamo parlando al telefono, lui era lì con me e mia madre non l'aveva capito grazie al cielo. «È Ethan, Ethan? Il nostro vicino di casa?» Chiese e io rimasi a guardarla per poi annuire leggermente, lei sembrò sorpresa per un momento ma poi la sua espressione diventò curiosa. «Niente... noi parliamo...» mentii abbassando lo sguardo, non potevo dirgli tutta la verità. «Dicevi di odiarlo» mi ricordò e io scossi la testa. «Mi sbagliavo» risposi sicura.
Dieci minuti prima del suono della campanella mia madre mi lasciò davanti scuola, la salutai ancora un po' imbarazzata dopo essere stata scoperta e poi mi incamminai verso scuola, non vedevo l'ora di dire a Ethan tutto: mio fratello sapeva di noi e quasi anche mia madre.
Raggiunsi l'entrata e subito vidi Emma aspettarmi appoggiata al muro, quando mi guardò corse verso di me abbracciandomi forte. «Emma cosa hai?» Chiesi preoccupata cercando di guardarla in faccia, non rispose e mi trascinò subito dentro un bagno chiudendoci dentro. «Andrew» sbottò cercando di non piangere. «Cosa ti ha fatto?» Domandai arrabbiata. «Abbiamo litigato... ha detto che vuole una pausa!» Gridò abbracciandomi di nuovo. «Emma...» dissi addolorata. «Sai come sono i ragazzi... cambierà idea... » lei scosse la testa. «Non lo so... la nostra è una storia così semplice, io penso alla tua così incasinata! Eppure sei felice!» Ammise e io sospirai. «Non lo sono sempre stata» le ricordai e lei abbassò lo sguardo. «Ora dove è lui?» Chiesi staccandomi da me mentre alzava le spalle. «Cercalo e chiarite, la vostra è una storia speciale» consigliai e lei annuì debolmente, le accarezzai una guancia e la campanella suonò.Aspettai con ansia l'ora di pranzo per poter parlare con Ethan ma sembrava non arrivare mai.
Ma finalmente, quando la campanella suonò di nuovo, corsi fuori dall'aula dirigendomi in mensa cercandolo con lo sguardo.
Entrai spalancando le porte e lo vidi con i suoi amici, corsi ancora e appena arrivai davanti a lui e mi vide si avvicinò salutando i suoi compagni. «Meg» disse e io sorrisi. «Vuoi passeggiare fuori?» Chiese e io scossi la testa. «Devo dirti una cosa» risposi impaziente, lui mi fece segno di continuare e io sorrisi. «L'ho detto anche mia madre di noi e lei ne è davvero contenta» lui sorrise sorpreso. «Allora possono saperlo tutti adesso» disse e allungò la mia mano sul mio viso accarezzandomi, mi avvicinò a lui facendomi battere forte il cuore e poi mi baciò lì, davanti a tutti, mi staccai quasi subito sentendo tutti gli sguardi su di noi. «Dio Ethan, sei impazzito?» Chiesi guardandomi attorno. «Si, di te» sorrisi e io gli lasciai un altro bacio sulle labbra. «Ti amo» sussurrai e lui spalancò gli occhi, non gliela avevo mai detto, era la prima volta e il suo sguardo lo diceva perfettamente, ma era quello che pensavo, lo amavo.
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Una ragione per amarti
RomanceMegan è nata in una famiglia perfetta, ha un fratello maggiore che cerca di proteggerla da tutto e dei genitori che l'appoggiano in ogni sua scelta. Ha ottimi voti a scuola e un' amica fantastica, ama stare da sola e leggere molto per ore. La sua vi...