Capitolo 4

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Quel giorno, a scuola, non avevo fatto altro che cercare con lo sguardo Ethan ma per lui sembravo invisibile, si accorgeva di me solo quando i nostri occhi si incrociavano, non avrei mai dimenticato quella notte così particolare.
Non avevo mai dormito con un ragazzo ma in fondo avevo ancora diciasette anni. «Megan? Torni sul pianeta terra?» Emma mi riportò alla realtà, scossi la testa e poi annuii sentendomi una stupida. «Cosa stavi dicendo? » Chiesi mentre lei sbuffava scuotendo la testa. «Ti sto parlando da interi minuti, come mi sta?» Domandò voltandosi e facendomi vedere bene il vestito che aveva indossato per quella sera. «Bellissima, come sempre.» Ammisi, era la veritá.
Lei era sempre stata la più bella tra noi due, aveva un fascino speciale mentre io ero una ragazza comune, nella media. «Ora tocca a te.» Disse poi, venendo verso di me. «Sto bene così, non voglio cambiarmi per questa sera.» Risposi alzando le spalle, lei mi guardò imbronciata. «È una festa! Devi prepararti al meglio.» Alzai un sopracciglio. «Sai benissimo che non ne vado pazza. » Lei alzò gli occhi al cielo. «Smettila Megan, ora tu ti fai truccare e vestire.» Disse indicando il mio armadio. «Ma fatelo velocemente, tra un po' andiamo.» Mi voltai, mio fratello era appoggiato allo stipite della mia porta. «Tranquillo William, faremo una cosa veloce.» Rispose Emma scacciandolo con una mano, lui sorrise e poi si allontanò.
Emma si avvicinò al mio armadio e lo aprì portandosi una mano sul mento, faceva sempre così quando pensava.
Dopo alcuni minuti tirò finalmente qualcosa fuori. «Questo vestito è bellissimo!» Esclamò voltandosi verso di me facendomelo vedere.
Era un vestito che mi avevano regalato per il mio compleanno un anno fa, lo mettevo solo per alcune occasioni speciali. «Devi mettere questo, al trucco ci penso io.» Disse sicura passandomi il vestito e cercando nella sua borsetta qualcosa. «Emma, fa qualcosa di leggero, nulla di troppo pesante.» Lei annuì distrattamente facendomi sorridere.
Qualche minuto dopo mi truccò facendo un buon lavoro come sempre, poi mi vestii e alla fine sciolsi i miei lunghi capelli castani.
Quando mi guardai allo specchio rimasi senza parole, Emma sapeva davvero trasformarti.
Dopo aver preso i nostri cappotti e le nostre borse scendemmo giú dove anche i miei genitori e mio fratello mi fecero dei complimenti.
«Tornate presto e non bevete.» Disse mio padre alzando un dito. «Sta tranquillo. » Lo rassicurò William ridendo seguito da me ed Emma.
In macchina cantammo un paio di canzoni alla radio fino a quando arrivammo alla grande villa dove si sarebbe svolta la festa. « È quasi dieci volte più grande della nostra!» Esclamai facendo sorridere mio fratello.
Non appena posteggiò ci incamminammo verso l'entrata, mi appiccicai ad Emma, mi sentivo fuori luogo.
Un ragazzo ci venne in contro sorridendo e poi mi accorsi che era Andrew, sbuffai. «Siete arrivati!» Esclamò sorridendomi. «Si, siamo, non sono.» Gli feci notare e lui sorrise. «Ci prova ancora con te?» Mi sussurrò all'orecchio Emma, io annuii e lei fece un passo avanti. «Andrew, potresti accompagnarmi a bere qualcosa?» Chiese guardandomi. «Umh... certo, andiamo.» Rispose Andrew, Emma ammiccò e io la ringraziai con lo sguardo. «Lasciamoli soli.» Disse William vedendoli allontanare, poi mi prese per il braccio e mi fece entrare, la musica era troppo alta, guardai mio fratello e notai che si stava guardando in torno. «Chi cerchi?» Chiesi quasi gridando per superare il volume della musica. «Emh...» Lo guardai con aria interrogativa ma appena vidi America capii tutto. «Va da lei, tranquillo.» Lo rassicurai. «Cercheró qualcuno che conosco.» Lui mi guardò preoccupato ma io gli sorrisi. «Torno da te subito.» Dissi e io annuii, mi sorrise e raggiunse America, ora ero sola, camminai per un po' vedendo ragazzi che ballavano e il proprietario della casa salutare praticamente tutti, aveva organizzato una festa davvero enorme.
Passai anche dalla cucina dove vidi Andrew e Emma chiaccherare, sorridevano entrambi, non mi andava di disturbarli. «Meg.» Sentii a un tratto alla mie spalle, mi voltai e la altra figura di Ethan mi fece sobbalzare. «Cosa...» Non mi fece finire, mi prese un braccio e mi tirò con lui in un corridoio buio. «Cosa stai facendo?» Chiesi un po' preoccupata. «Non sapevo venissi alle feste, non sei il tipo.» Disse stuzzicandomi. «E invece eccomi qui.» Risposi stizzita. «E poi tutta sola...» Roteai gli occhi. «Sono qui con mio fratello e la mia amica, comunque perchè mi hai portato qui?» Domandai sistemandomi il vestito. «Hai detto a qualcuno della scorsa notte?» Si guardò attorno e poi si grattò la testa. «No... il  tuo segreto è al sicuro.» Risposi acida, ero davvero infuriata, gli importava solo non farlo sapere a nessuno? Scossi la testa, era sempre il solito stronzo, non so cosa mi era preso, gli lanciai un'occhiata e poi corsi via da quel corridoio. «Meg! Senti, ma cosa credi?» Chiese rincorrendomi. «Lascia perdere, non cambierai mai.» Corsi via da lui, non gli avrei mai più permesso cose del genere.

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