[nine: another guy.]

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Cerco il tuo sorriso in quello degli altri, che non sorridono mai come te.

~

Spalanco gli occhi quando metto a fuoco la situazione.

Sono contro il muro con Michele addosso che mi tiene le mani mentre mi bacia con tanta foga da far paura.

Mi sento mancare il fiato quando poggia le mani sul retro delle mia cosce facendomi alzare le gambe e facendomele avvolgere al suo bacino.

Resto immobile incapace di fare anche un misero movimento.

«Lasciati andare, Cam..» lo sento sussurrare e solo a quel punto inizio ad agitarmi. Non si muove, continua a tenermi contro la parete della mia casa mentre le sue mani percorrono le mie gambe.

Brividi.

«Lasciami..» mugulo e scuote la testa «Non questa volta.»

Sospiro quando mi guarda negli occhi e mi sfiora il naso col suo prima di poggiare di nuovo le labbra sulle mie.

Non provo a spostarlo, mi limito a dischiudere la bocca facendo passare la sua lingua che incontra subito la mia.

Sorride nel bacio e mi fa stringere di più le gambe intorno a lui.

Allungo le braccia poggiandolesul retro del suo collo per tenermi e per sbaglio gli tiro una ciocca di capelli con le dita.

Strizza gli occhi e mugulo un 'scusami' nel bacio.

«No mi piace..» respira sulle mie labbra e spinge i fianchi sui miei. Sussulto al tocco e gli stringo le spalle.

Che cavolo stiamo facendo?

Lo dovrei odiare per come mi tratta, sta solo giocando come gioca con le altre ragazze. E io non voglio essere una di quelle.

«Oh..s-scusate..» dice una voce femminile da dietro Michele e apre subito gli occhi straccandomi da lui.

Merda. Non mi ero accorta della porta spalancata e mi ero scordata di Sofia.

Si trova fuori sull'uscio di casa ed è sbiancata in viso per ciò che ha davanti.

Agito le gambe velocemente scendendo da Michele che sbuffa ed esce velocemente di casa sparendo.

Guardo Sofia seguirlo con lo sguardo, si volta poi verso di me e abbasso il viso arrossendo «Tu mi devi spiegazioni.»

Annuisco e a faccio entrare chiudendo la porta.

10 minuti dopo.

«Cioè lui ti ha baciata in palestra e poi si è presentato qua facendo la stessa cosa?» chiede la mia amica per l'ennesima volta e annuisco sbuffando.

Si passa le mani fra i capelli «No aspetta, racconta da capo.»

«No Sofi, te l'ho detto venti volte.» ridacchio e mi alzo dal letto andando verso la scrivania con sopra un vassoio con un pacco di patatine e due bicgieri di Coca-Cola.

«Si ma wow.» si sdraia a pancia in sotto guardardomi. Prendo due patatine mangiandole e facendo spallucce «Non è wow.»

«È wowissimo.» insiste e alzo gli occhi al cielo. Prendo il bicchiere iniziando a bere «Secondo me gli piaci.» dice e la Coca-Cola mi va di traverso, tossisco riprendendo fiato e scoppio a ridere.

Alza un sopracciglio e si alza avvicinandosi «Si, insomma, chi farebbe ciò che ha fatto lui.» «Mhm quello in palestra l'ha fatto per "orgoglio maschile" sai, offendi le loro doti e il loro millepiedi e li hai feriti nel profondo del cuore.» spiego mandando giù il liquido e le scappa una risata.

Piccolo Grande Disastro. [SOSPESA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora