Piccolo Grande Disastro. [SOSPESA.]

[20]

"Mi chiamo Edward Cullen, la settimana scorsa non ho avuto occasione di presentarmi. Tu devi essere Bella Swan"

Quando ero piccola adoravo Twilight, andavo pazza per Edward, non che Jacob fosse da meno ma il vampiro aveva qualcosa che mi attirava di più e la mia mentalità da ragazzina di 7 anni stravedeva per il protagonista.

«Potete togliere questo schifo?» si lamenta Michele per la miliardesima volta in circa due ore che stiamo a casa di Giulia.

«Non è uno schifo, è bellissimo.» faccio spallucce allungando il busto verso il tavolino al centro del tavolo per prendere un'altra fetta di pizza dal cartone.

«Oh andiamo, è surreale. L'unica cosa bella di questo film è l'attrice che interpreta Bella, quella si che me la farei.» ride il castano dal pavimento e mi viene spontaneo tirargli un leggero calcio sulla schiena in modo da farlo sussultare.

«Ma che ca..» «Zitto.» lo interrompo mordendo la fetta di pizza e accavallando le gambe.

«Camilla..» sussurra Leonardo dal posto vicino al mio e mi giro per vederlo farmi cenno di avvicinarmi.

«Devo dirti una cosa..» continua con lo stesso tono e mi sposto leggermente verso di lui.

Avvicina le sue labbra al mio orecchio e prima che me ne possa accorgere il suo indice mi gira il viso verso il suo e la sua bocca si stampa sulla mia in un veloce bacio.

Indietreggio di scatto andando a sbattere contro Giulia seduta alla mia destra e la quale non mi ha rivolto la parola per tutta la serata.

«Ma che fai?!» alza la voce e scuoto la testa schiaffeggiandomi le guance «D-devo andare in..bagno..» mi alzo e mi allontano dal gruppetto seduta sia sul divano che sul pavimento per avviarmi nella stanza al piano superiore.

Quando la raggiungo apro la porta e la richiudo subito andandomi a poggiare sul piano del lavandino.

Mi passo le mani fra i capelli e sento il telefono vibrare nella mia tasca, lo prendo e visualizzo il messaggio.

"Leonardo:

Perché te ne sei andata? Avrei potuto continuare tutta la sera con le tue labbra sulle mie XD"

Balbetto qualcosa tra me e me e decido di non rispondere rimettendo il cellulare in tasca.

Mi volto e apro l'acqua del lavandino passandola più volta sulla mia faccia per rinfrescarmi.

Quando finisco mi asciugo con un asciugamano, sento bussare alla porta subito dopo «Occupato!» dico a tono alto per farmi sentire ma la persona all'esterno continua.

«Ho detto occupato!» insisto ma non smette.

Sbuffo e apro la porta di scatto «Quale parte di occupato non cap...oh, ciao Giulia...» sforzo un sorriso non ricambiato dalla ragazza di fronte che mi sposta entrando con prepotenza all'interno del bagno.

La guardo confusa e quando mi fa cenno di chiudere la porta faccio come detto, per poi tornare a posare lo sguardo su di lei «Uhm...»

«Che stai facendo con mio fratello?»

Spalanco gli occhi in un'espressione spaventata, sembra arrabbiata.

Poggia le mani sui fianchi e alza un sopracciglio prima che io inizi a parlare «Io? Nulla, perc..» «Vi ho visti in salone, l'hai baciato» «Io non..» «Fammi finire.»