[seven: in the gym with you.]

888 41 5
                                    

Chi si appartiene si ritrova.

~

«Ci vediamo a scuola.» aveva detto e se n'era andato stampandomi un bacio sulla fronte, seguito da sua madre e suo patrigno. Il resto del pomeriggio è volato, ho chiamato Giulia e abbiamo parlato un po'.

Mi ha detto che lei e Matteo hanno passato la mattina insieme dato che è venuto a fare visita a Leonardo. Le piace davvero tanto, ne è cotta dalla prima liceo ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi anche se penso che il bacio di sabato sia servito a farlo.

Non le ho detto di Michele e del casino della mattina, sapeva già della sua richiesta di tornare amici ma non ha fatto molte domande.

La sera è passata in un lampo, tra Shameless e TVD e il lunedì ormai era alle porte.

La mattina mi alzo verso le 6:30, indosso dei leggings neri insieme ad una felpa bianca con la scritta 'I hate monday' che arriva sotto i fianchi e sta abbastanza larga. Metto le vans nere e corro di sotto, dopo aver fatto colazione ed essermi preparata mi avvio verso scuola con le cuffie alle orecchie.

La voce di Fedez rimbomba nelle cuffiette e tiro su lo zaino, vedo Giulia in lontananza agitare la mani e ridacchio avvicinandomi a lei. Ci abbracciamo e lei mi prende le mani «Notizia bomba.» «Spara.» dico e lei saltella felice «Matteo mi ha chiesto di uscire con lui, boom!» ride mentre io non posso fare altro che sorridere e congratularmi con lei. Ne sono felice, l'effetto del sabato sera si sta facendo sentire. Dopo anni finalmente usciranno insieme.

Durante il tragitto mi racconta tutti i dettagli senza tralasciare nulla, Matteo l'ha chiamata la mattina e le ha chiesto di uscire con lui quello stesso pomeriggio alle 16:30 e lei ha accettato, posso immaginare la sua reazione.

Quando arriviamo a scuola non incrocio nessuno a me familiare, nemmeno Leo che di solito si fa vedere.

In classe le prime ad entrare siamo io e la mia amica che ci sediamo al primo banco. Dopo qualche minuto entra il resto della classe, Michele compreso.

Mi sorride quando i suoi occhi incontrano i miei e si siede dietro di me.

Sono passati una decina di minuti dall'inizio della lezione e il prof non è ancora arrivato.

«Secondo me non viene.» interrompe Michele spuntando in mezzo a me e Giulia, lo guardiamo e scoppiano a ridere.

«Speriamo.» sussurro e continuo a guardarlo, prima negli occhi azzurrissimi, poi sulle guance arrosate, ed infine le labbra rosee e carnose. I capelli sempre in ordine, una felpa nera e dei pantaloni di una tuta dello stesso colore.

«Ragazzi, per vostra fortuna il prof ha avuto un'imprevisto e non potrà venire, in compenso avrete quattro ore di ginnastica poi uscirete. Ho già avvisato i vostri genitori.» annuncia la bidelle sbucando all'improvviso e in classe iniziano urla, cori, applausi e lanci dei libri. Uno di questi arriva in testa a Michele e non posso fare altro che ridere quando sbuffa e va verso il ragazzo che l'ha lanciato senza fargli del male, anzi iniziano a scherzare.

«Okay no.» Giulia mi prende il viso fra le mani e mi fa girare verso di lei, alzo un sopracciglio «Quattro ore di ginnastica? È un suicidio.» sbuffa e annuisco. Non m'interessa la ginnastica, basta dare calci ad una fottuta palla e fai felice il prof.

Una volta arrivati in palestra veniamo messi in fila e selezionati da due nostri compagni in modo da formare due squadre. Giulia ed io finiamo nella stessa, Michele nell'altra.

«Ragazzi, oggi farete un po' di tutto, a partire dalla pallavolo.» annuncia il prof e sbuffo incrociando le braccia al petto. Posso escludermi? Non so giocare a pallavolo.

Piccolo Grande Disastro. [SOSPESA.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora