Guardo il ragazzo dagli occhi azzurri con un leggero stupore in viso.
Il mio sguardo cade per errore sulle sue labbra rosee e non riesco a evitare di mordere le mie, quando lo faccio i suoi occhi si posano su quest'ultime e arrossisco voltandomi.
«Michele! Camilla!» urla mia madre dal piano di sotto e lo spingo via, lontano da me.
Mi alzo dal letto e mi massaggio la nuca, imbarazzata «Credo sia pronto il pranzo..»
«Giá.» concorda e deglutisco uscendo dalla stanza e correndo di sotto, seguita da Michele.
«È pronto?» chiedo entrando in cucina e osservando la tavola perfettamente apparecchiata.
Mia madre annuisce e quando Michele arriva si siede nel posto accanto a quello in cui di solito mi siedo io.
«Manuel! Paolo!» urla mia madre richiamando all'appello mio fratello e mio padre che, dopo qualche minuto, arrivano e si accomodano.
Faccio lo stesso e mi fisso le gambe dondolandole mentre mia madre porta gli spaghetti in tavola.
«A voi!» ridacchia e mio padre le stampa un bacio sulla guancia per ringraziarla.
«Allora..Michele, come va a scuola?» papà interrompe il silenzio.
«Oh, benissimo! A parte qualche materia me la cavo.» «Ne sono felice. E con il resto tutto bene? Ti sei ambientato subito?» «Oh, assolutamente! Beh, sono arrivato in città due settimane prima dell'inizio della scuola e ho incontrato subito Matteo, abbiamo legato facilmente e mi ha presentato tutti i suoi amici quindi diciamo che all'inizio della scuola ero già ambientato.» spiega avvolgendo un po' di spaghetti con la forchetta e mandandoli alla bocca.
Sul serio? Era qui da due settimane prima della scuola? Perché io non lo sapevo?
«È meraviglioso.» «Giá.» dicono mio padre e Michele mi volto verso quest'ultimo «Davvero stavi qui da più tempo?» chiedo e lui annuisce.
«Michele, sai che Camilla è innamorata?» interviene mio fratello e sputo gli spaghetti nel piatto.
«Camilla!» mi rimprovera mia madre e chiedo subito scusa per poi voltarmi verso Manuel «Ma che stai dicendo?»
«È vero!» ride e apro la bocca per rispondere ma la voce di Michele lo fa prima di me «Ah, davvero? E di chi?» sembra interessato.
«Di uno che si chiama Dylan O'Brien.»
Vaffanculo! Per un'attimo ho pensato che potesse dire qualche cazzata e farmi fare una figuraccia.
«Chi?» scoppia a ridere il ragazzo accanto a me.
«Chiunque abbia visto almeno una puntata di Teen Wolf ha una cotta per lui.» alzo gli occhi al cielo e mando giù un po' d'acqua.
«È un'attore?» «Esatto.» rispondo a Michele e lui annuisce tornando a concentrarsi sugli spaghetti.
Il resto del pranzo lo passiamo parlando del più e del meno per quanto riguarda la mia scuola, alla fine papà e Michele hanno iniziato a parlare sulla possibile vittoria ai prossimi mondiali, considerando gli anni passati e io, non avendo capito nulla, mi sono alzata e ho aiutato la mamma a sparecchiare la tavola.
«Ah, Michele, tuo pa.. Roberto, passerà a prenderti tra circa venti minuti, se vuoi puoi stare com Camilla in camera sua, per passare il tempo.» aggiunge mia madre e noto il viso del ragazzo incupirsi all'ovvio scambio per quanto riguarda Roberto e suo padre, ma annuisce e si alza.
«Nel mentre che ti aspettate potreste andare in camera di Camilla, per passare il tempo.» continua e sposta gli occhi da me a lui e viceversa, il castano annuisce e le sorride.
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Piccolo Grande Disastro. [SOSPESA.]
Teen Fiction«Nessuno sapeva in che rapporti erano. Non erano amici. Non erano fidanzati. Erano incasinati da morire, e belli da vivere.»