Chissà come sarebbe se tutte le cose che ci siamo immaginati si avverassero sul serio.
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«..negativo.» sputa Sofia e sorriso istintivamente abbracciandola forte.
Non reagisce, resta immobile a fissare il pavimento.
La guardo sospirare e alzo un sopracciglio «Beh? Non sei felice?» «No?» «Come no?»
Si siede sul letto e si prende la testa fra le mani «Tanto non mi vuole, magari se fossi stata incinta sarebbe rimasto con me, adesso invece mi manderà a fanculo come nulla fosse.» singhiozza e mi avvicino inginocchiandomi accanto a lei «Ma sei impazzita? Non sei nemmeno maggiorenne e vuoi avere un figlio solo per una cotta?» «Una cotta?! Me ne sono innamorata.» sbuffa e annuisco «Okay, ma passerá.» «E se non dovesse passare?» «Senti, parlagli e digli quello che senti per lui, magari è reciproco.» «Per lui sono solo un'amica.» sospira e mi metto seduta costringendola a posare gli occhi su di me.
«Magari anche lui sente le stesse cose, ripeto.» «Grazie comunque.» mi sorride e l'abbraccio.
«Ho sentito che aprono un nuovo luna park oggi. Ti va di venire?» chiede e batto le mani annuendo «Ovvio.»
Dopo qualche minuto usciamo di casa e ci incamminiamo verso il luna park che non dista molto, quando ci arriviamo noto una grande ruota paronamica, delle giostre, i vari giochi a premi e un venditore di zucchero filato all'ingresso.
«Lo voglio!» batte la mani Sofia e mi prende il polso correndo verso l'uomo all'entrata.
«Desiderate?» chiede e la mia amica ordina uno zucchero filato e poi mi guarda «Anche un'altra grazie.» aggiunge e la ringrazio per avermelo offerto dopo che ci viene consegnato.
Successivamente paghiamo l'ingresso e iniziamo a camminare qua e la mentre entrambe mangiamo.
«Che cosa vuoi fare?» domanda Sofia e faccio spallucce guardandomi intorno, noto quel gioco in cui bisogna gettare a terra i bicchieri con una palla per vincere un premio e tra questi ultimi c'è anche un unicorno di peluche.
Un gruppo di ragazzi sta già tentando di vincere e non posso permettere che prendano quel pupazzo così carino.
«Quello.» indico la baracca e Sofia scuote la testa ridacchiando e annuendo.
Raggiungiamo il luogo di corsa e mi poggio contro il bancone «Un biglietto per favore.» sorrido alla venditrice e lei annuisce girandosi e prendendo tre palline.
«Ci siamo prima noi.» ringhia un ragazzo del gruppo di prima e mi giro a guardarlo partendo dal basso.
Scarpe adidas, jeans blu, maglia nera dei nirvana, occhi azzurri e capelli castani...butto a terra lo zucchero filato e spalanco la bocca.
Michele mi guarda sorridendo e noto dietro di lui Matteo, Leonardo e..Giulia.
«Ora tocca a noi.» ribatte Sofia mentre fisso la mia migliore amica dal lato opposto. È uscita con quelli e non mi ha detto nulla? E mi ha pure invitata?
Lei sforza un sorriso e sussurra qualcosa all'orecchio del suo ragazzo prima di avvicinarsi e prendermi il polso tirandomi via, faccio segno a Sofia di aspettare.
Ritraggo il braccio e metto le mani in tasca guardandola con le sopracciglia alzate. Lei sforza un sorriso «Ma ciao.» «Non fare la scema. Perché non mi hai detto che saresti uscita con loro? Mi hai invitata sapendo che ci sarebbero stati tuo fratello, Michele e il tuo ragazzo? Da quando siete cosí amici eh?» sbuffo e lei abbassa lo sguardo «Non è colpa mia, sono uscita con Matteo poi abbiamo incontrato Leo e Michele qua e sono venuti con noi..e poi tu non sei migliore di me.» sospira e alzo un sopracciglio «Ah no?» «No.» «E perché?» «Mi hai detto che non saresti uscita perché dovevi fare una torta con tua madre, allora dato il tuo rifiuto ho chiesto a Matteo se sarebbe uscito lui e ha accettato poi come ti ho detto abbiamo incontrato Leo e Michele.Il mio ragazzo non era in programma, lo eri solo tu ma come ho ormai capito non è la stessa cosa per te.» sputa e mi sorpassa dandomi una leggera spallata prima che possa dire qualcosa, mi volto e ha già raggiunto gli altri.
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Piccolo Grande Disastro. [SOSPESA.]
Teen Fiction«Nessuno sapeva in che rapporti erano. Non erano amici. Non erano fidanzati. Erano incasinati da morire, e belli da vivere.»