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L'indomani mattina ci metto si e no venti minuti a vestirmi e truccarmi, non so perchè ma non ho alcuna voglia di andare a scuola oggi..né di uscire, né di vedere Marco o Michele.
Michele...
Dopo quello che è successo ieri non so come reagirà, le sue parole mi hanno lasciata a bocca aperta.
Mi ha messa in difficoltà, non sapevo cosa dire né cosa pensare.

Mentre esco di casa il mio telefono squilla, è Giulia.
«Che c'è ora?» rispondo in tono acido e lei sobbalza «Calmati, ti è arrivato il ciclo per caso?»
Sbuffo irritata «Simpatica come un cactus in culo..dai, cosa vuoi?»
«Sto venendo a scuola, ti aspetto al cancello.»
«Credevo stessi male.» sussurrai iniziando a camminare.
«Infatti, ma sto molto meglio ora e ho il recupero di matematica..non voglio il debito a fine anno.» spiega e io annuisco.
Restiamo al telefono per il tragitto finché non svolto l'angolo e trovo qualcuno davanti a me.
È Michele, ha indosso una camicia blu coi primi due bottoni aperti e dei jeans azzurri. I capelli sono spettinati e in disordine e ha la faccia di uno che non dorme da mesi.
Mi si piazza davanti e mi impedisce il passaggio, irritata cerco di spingerlo ma lui è più forte e mi fa indietreggiare «Dobbiamo parlare.» mi dice e sbuffo «Ti dispiace? Sono al telefono, spostati.» ringhio e lo strattono via, lo supero e mi guardo indietro..forse nella speranza che mi insegua, ma non lo fa.

«Con chi parlavi?» domanda Giulia dall'altra parte del telefono.
«Con Michele.»
«Siete tornati amici?» chiede entusiasta.
«No..insomma..ah! Non mi va di parlare di lui, sono quasi arrivata.» la informo mentre accelero il passo fino a raggiungere il cancello di scuola, dove trovo Giulia ad aspettarmi.
Chiudo la chiamata e le vado incontro abbracciandola «Mi sei mancata.»
«Era solo un giorno.» ridacchia sorridendo.
«Un giorno stancante.» specifico e lei ride prendendomi a braccetto fino all'entrata di scuola, quando suona la campana ci dirigiamo verso la nostra classe e siamo le prime ad entrarci. Ci sediamo nel nostro solito posto e mi distendo sul banco per la stanchezza.
«Allora..con Michele?» domanda curiosa la mia amica mentre sorride maliziosa guardandomi negli occhi.
«Che t'importa di Michele?» alzo un sopracciglio.
«A te importa?»
Resto in silenzio un attimo e poi parlo «Sto con Marco.»
«E con questo? Ti ho solo chiesto se t'importa di lui, non necessariamente come fidanzato.» mi fa notare facendo spallucce. Quando sto per aprire bocca ecco che Michele entra in classe, lancia lo zaino sul banco e subito dopo si avvicina a me e mi si piazza davanti, mi punta un dito contro e ringhia un «Io e te non abbiamo finito.»
Mi guardo intorno, Giulia sembra sconvolta per la reazione del ragazzo e io lo stesso.
«Ascolta non abb-..» inizio ma il professore entra in aula e mi fa stare zitta.
«Rossi, torna subito al tuo posto.» ordina e Michele sbuffa alzando gli occhi al cielo, mi guarda un'ultima volta prima di tornare al suo posto.

-

Poco prima della fine della prima ora tento in tutti i modi di non girarmi verso Michele, che mi stava fissando attentamente.
Giulia non ha aperto bocca per l'accaduto ed è meglio così, non voglio dirle quello che è successo ieri notte.

Al suono della campana Giulia si alza per andare in bagno e io resto sola in classe, prendo il telefono e rispondo ai soliti messaggi di Marco.

«Lui non ti merita.» sento dire da una voce maschile,alzo lo sguardo dal cellulare e trovo Michele seduto davanti a me, nel banco di Giulia.

Alzo gli occhi al cielo sbuffando «E sentiamo..perchè mai non mi meriterebbe?»
«Perchè non ti ama nel modo in cui devi essere amata.»
Scuoto la testa ridendo nervosamente «Cosa ne sai tu di come mi ama lui? Ti credi chissà chi per potermi dire cosa è meglio per me..ma la verità è che sei solo geloso, geloso perchè ho trovato qualcuno che sa rendermi felice..e ti da rabbia perchè non troverai mai qualcuno che faccia lo stesso con te. Tu, col tuo carattere di merda mi avete reso la vita un inferno, sei tornato all'improvviso e ti sei messo in testa questa strana idea di potermi dare ordini, non sei mio padre Michele. Mettitelo il testa, scelgo io cosa è meglio per me.» sputo e lui non ribatte, spero di aver fatto centro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2017 ⏰

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