Alex ed io eravamo fuori casa Jefferson. Un nodo alla gola mi impediva di parlare per il nervosismo, ma Alex sembrava piuttosto tranquillo. Bussò alla porta e come al solito la signora Jefferson ci aprì, sorpresa di vederci.
«Jane, Alex, cosa ci fate qui?» chiese sorridendo e facendoci spazio per entrare.
«Buon pomeriggio signora Jefferson, in casa ci sono Brian e suo marito, per caso?» chiese Alex.
«Oh, sì certo. Entrate ed accomodatevi in salotto io li vado a chiamare» disse facendoci strada. Entrambi ci accomodammo sul divano tirando un sospiro.
«Hai portato il diario?» chiese Alex.
«Si, certo» dissi estraendolo dalla borsa.
«Grandioso» disse passandosi una mano sul volto.
«Sei nervoso?» chiesi fissandolo.
«Un po, tu?» chiese
«Si» risposi abbassando la testa mentre sentivo i passi di Brian ed il signor Jefferson venire verso il salotto.
«Salve signor Jefferson, ciao Brian» salutammo cordialmente io ed Alex.
«Salve ragazzi» ricambiò il saluto il signor Jefferson mentre Brian si limitava a farci un cenno con la mano.
«Cosa volete?» chiese il signor Jefferson sedendosi.
«Oh, Arthur non essere scortese» lo rimproverò la moglie che nel frattempo si era seduta in una sedia lì vicino.
«Dobbiamo parlarvi di Sarah» dissi prendendo fiato.
Presi il diario di Sarah e lo aprii alla pagina che avevo letto.«Queste sono alcune pagine del suo diario che ho letto e credo che possano essere la causa della sua morte» dissi iniziando a leggere.
« 3/2/2016
Caro diario,
oggi è stata una giornata piuttosto di merda, anche se alla fine c'è sempre Jane che mi tira su il morale. Per quanto io e lei siamo amiche non potrei mai raccontarle il mio segreto. Ho paura. Ho paura che mi possa giudicare per ciò che ho fatto, oppure che la nostra amicizia finisca. Ho paura della sua reazione ecco perché da codarda la qual sono le tengo nascosto tutto. Lei non deve sapere...""
6/2/2016
Caro diario,
Oggi Brian ha scoperto il mio segreto. Mi ha beccata sul fatto mentre lo facevo. Sia io che mio padre abbiamo cercato di farlo tacere e di farlo calmare.. Ma non sembra che ci siamo riusciti tanto bene. Brian si è arrabbiato ed ha deciso di non parlarmi.. Mi dispiace di aver deluso il mio fratellone. Mi dispiace ancor più che non mi parli e che faccia finta che io non esista... Mi dispiace di aver fatto ciò che ho fatto.""7/2/2016
Caro diario,
Ho deciso di smettere di fare ciò che ho fatto... Non voglio perdere anche Jane come ho perso Brian. Jane è la mia migliore amica non sopporterei di perderla. Quando l'ho detto a papà, si è arrabbiato e come una furia se n'è andato nel solito pub a bere quando è frustrato. Ho cercato di chiedere scusa a Brian, ma anche lui mi ha rifiutata ed è uscito. Ora esco anch'io vado a casa di un mio amico a studiare, spero di parlare con Brian quando ritorno. Sono davvero pentita"»
Dissi prendendo un respiro profondo.«Arthur, cosa teneva nascosto Sarah che tu sapevi?» chiese la signora Jefferson sotto shock.
«Tesoro..» iniziò il signor Jefferson, ma venne interrotto da Alex.
«Signor Jefferson è importante che lei ci dica che segreto aveva Sarah» disse Alex.
«Io e mia figlia non avevamo nessun segreto» disse freddo.
Brian ridacchio alla risposta del padre.«Valla a raccontare a qualcun'altro» disse alzandosi ed uscendo dal salotto
«Arthur» lo richiamò la signora Jefferson «Che segreto avevate tu e Sarah?» disse atona.
«Nessuno, non li ascoltare tesoro sono solo dei ciarlatani. E poi come fate ad avere il diario di nostra figlia?» chiese il signor Jefferson cercando di cambiare argomento.
«Sarah lo aveva dimenticato a casa mia e pochi giorni fa l'ho trovato» dissi subito.
«Non cambiare discorso!» esclamò la signora Jefferson arrabbiata.
«Tu potresti essere la causa dell'uccisione di nostra figlia e non me lo dici? Tu sai cosa teneva nascosto la mia bambina e te ne stai zitto?» urlò alzandosi dalla sedia.
«Io raggiungo Brian, forse lui mi dirà qualcosa» sussurrai all'orecchio di Alex per poi alzarmi ed andare in cucina.
Brad era girato di spalle mentre beveva un bicchiere d'acqua, poggiato al lavandino.«Brian dimmi quello che sai» dissi appoggiandomi allo stipite della porta.
«Anche se volessi non potrei!» disse stranamente calmo.
«Perché non potresti?» chiesi interdetta.
«Perché poi finirei dentro io» disse girandosi verso di me con uno sguardo di ferro.
«Ti prego Brian era tua sorella» supplicai.
«Sarah e mio padre avevano una relazione» disse sospirando e passandosi una mano sulla faccia.
«C-cosa?» balbettai.
«Ciò che hai sentito Jane» disse Brian.
«Tu come lo hai scoperto?» chiesi alzando un sopracciglio.
«due settimane prima della sua morte ero tornato in anticipo dagli allenamenti di Basket, mia madre era fuori a bere il tè dalla signora Susan. Avevo sentito dei rumori strani provenire dalla camera di Sarah così sono andato sopra per controllare che fosse tutto a posto. Non entrai subito in camera, mi fermai sulla soglia, e vidi mia sorella che faceva sesso con mio padre. Ti rendi conto mia sorella che faceva sesso con mio padre» disse ridacchiando infine nervosamente.
«Cos'è successo dopo?» chiesi deglutendo.
«Sarah si è accorta di me e si è fermata, a quel punto mi hanno visto entrambi ed hanno iniziato a pregarmi di non raccontare niente alla mamma» disse Brian.
«Tua mamma deve saperlo» dissi.
«Lo so, vorrei dirglielo, ma ho paura di come potrebbe reagire» disse Brian.
«Meglio che sappia» dissi andando diritta verso il salone.
«Signora Jefferson, Brian avrebbe qualcosa da dirle» dissi atona e facendo entrare Brian in salone a testa bassa.
«Mamma, siediti forse è meglio» disse Brian
***
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IL MISTERO DI SARAH JEFFERSON
Mystery / ThrillerTrama: Jane Roosevelt è una diciannovenne che abita a Rolling Hills. La sua migliore amica Sarah Jefferson scompare misteriosamente e viene trovata morta subito dopo. Jane arrabbiata perché la polizia non riesce a trovare l'assassino decide di inda...