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- Lily!- Remus entrò in biblioteca con James che urlava in braccio.
Madama Prince cominciò a strillare a sua volta per il troppo baccano.

- Sono tre ore che piange, aiutami!- esclamò il ragazzo disperato.
Lily si alzò dalla sedia e prese il pargoletto in braccio, cominciando a cullarlo.

- Fai il bravo - gli sussurrava dolcemente, James si calmò fino ad addormentarsi tra le braccia della diciassettenne.

- Lo tengo io, riposati - sussurró la ragazza sorridendo, quella che aveva più bisogno di riposo era lei, ma le piacevano i bambini e aveva un innata pazienza e di conseguenza adorava stare con James.

- Sai che c' è? Qua continuo io, vai a farti una dormita, se trovo qualcosa ti chiamo - disse Remus disponibile.

- Grazie Rem, questo pomeriggio mi accompagni ad Hogsmeade? Devo ricomprare i pannolini e il talco - sussurró Lily.

- Certamente -.

- Grazie, ciao- disse e uscì dalla biblioteca.
Arrivata in dormitorio adagiò James tra due cuscini e lei andò in bagno.
Si sciacquò la faccia e strinse i bordi del lavandino.
Aveva una cera orribile, era davvero andata in giro con quella faccia?
Doveva trovare Marlene e farsi prestare correttore e occhiali da sole.
Scese in sala comune dopo essersi accertata che James dormisse ancora.
Trovò Peter seduto solo sul divano ad osservare il fuoco con sguardo vuoto.

- Peter, tutto bene?- chiese la ragazza posando gli una mano sulla spalla, lui sobbalzó.

- Ah, ciao Lily, non ti ho sentita arrivare, si sto bene- disse lui tornando a fissare le fiamme nel caminetto.

- Sai dirmi dov' è Marlene?- chiese lei.

- Si, in dormitorio con Sirius - disse lui con tono amaro.

- Okay, grazie Peter - disse Lily, c' era qualcosa di strano in Peter quel giorno.
Salì le scale.

- Marlene mi pres.... - si bloccó sulla soglia.
Quando Peter aveva detto "Sirius", la probabilità di trovarseli avvinghiati non l'aveva nemmeno lentamente sfiorata.
La sua amica si stava sbaciucchiando con Sirius e lei si sentì arrossire fino alla punta dei capelli.

- Che c'è, Lily?- chiese la bionda sorridendo.

- Si, ti serve qualcosa?- chiese Marlene notando che l'amica con le rispondeva, limitandosi ad osservarla come se le si fosse palesato dinanzi un fantasma.

- Ah, c...certo, occhiali da sole e.... Hai qualcosa per i capelli?- chiese Lily indicando l' indomabile criniera rossa, continuando ad osservare Sirius terribilmente scossa.

- Ho anche qualcosa per la pelle- disse lei.

- James mi fa passare le notti insonni, non ce la faccio piú- disse Lily passandosi una mano sul viso, cercando di darsi un minimo di contegno.

- Tranquilla, dopo un po' ti ci abbitui, io sono sei anni che faccio notti insonni per colpa sua- subentrò Sirius mentre Marlene frugava nella borsa rosa che si era portata dietro, lei aveva sempre tutto lá dentro, le potevi chiedere un biglietto per le Maldive e lei lo avrebbe cacciato dalla famosa borsetta.

- Io l' ho sempre detto che è un bambino-.

- Un bambino che ti sogna - disse Sirius.
Lily lo guardò alzando un sopracciglio. - Si, sai com' è, James negli ultimi tempi ti sogna sempre, puntualmente alle quattro salta sul mio letto per raccontarmi del fantastico sogno che ha fatto-.
Lily sorrise fissando il vuoto.

-Non sei esattamente il tipo di persona che vorrei a fianco, Black, la tia bocca e troppo larga- lo prese in giro.

- Ecco, puoi anche tenerteli - disse Marlene risvegliandola e mettendole tra le mani dei cosmetici.

- Grazie Lene- uscì dopo un bacio sulla guancia all'amica e un cenno della testa a Sirius.
Entrata in stanza vide che James si era svegliato e in qualche modo era sceso dal letto, ora gattonava in tondo ridendo sul tappeto.
Lily sorrise e lo prese in braccio.

- Me lo dai un bacino?- chiese lei battendosi un dito sulla guancia, il bimbo capí e le diede un leggero bacio appena accennato.

- Amore mio- disse la rossa sedendosi sul letto con James steso sulle ginocchia.

- Vieni che mi devo truccare- disse Lily e lo prese nuovamente tra le braccia.
James le mordicchiava la spalla con i dentini appena cresciuti.
Appoggió James sul mobiletto vicino al lavandino e cominciò a passare il correttore sulle occhiaie.

- Che ne dici?- chiese Lily quando ebbe finito.
Il bambino battè le mani entusiasta.
Lily sorrise nuovamente , si mise gli occhiali da sole e vide James guardarla interrogativo, se li tolse e lui sorrise, se li rimise e il bambino fece di nuovo la faccia meravigliata.
Lily rise di cuore e si tolse gli occhiali.

- Prova tu - e  li mise sugli occhietti di James.
Lui si guardava intorno come se piovesse cioccolato.

- Lasciamo perdere va- disse Lily e mise via gli occhiali.
James sbatté le palpebre come accecato dal sole.

- LILY! LILY! SILENTE.... HA RECUPERATO LA POZIONE! - Remus sbettè la porta del bagno e James attaccò con i pianti spaventati.

- Davvero!?- urló a sua volta Lily prendendo in braccio il piccolo.

- Vieni, lo facciamo tornare normale! - Remus le prese una mano e corsero con James giù per le scale.
Irruppero nell' ufficio di Silente senza nemmeno bussare.

- Peró devo ammettere che così è molto più tranquillo - disse la Mcgranitt.

- Non la notte - commentò Lily.

- Sicura che  non preferisce tenerlo cosí?- chiese Lumacorno speranzoso.

- No, io rivoglio l'irritante giocatore di Quidditch che conosco- disse lei.
Silente rise.

- Mettilo a terra- disse il preside.
Lily eseguí.
Il preside avanzò con una fialetta in mano.
James vuoltó il busto verso Lily.

- Mamma- disse intimorito.

- Tranquillo, andrà tutto bene - lo rassicurò lei sorridendo.

- Dai James, da bravo, apri la bocca - disse Silente.
James cominciò a strillare come un matto sbattendo le manine a terra.
Silente si alzò in piedi e poi scrutò Lily.

- Prova tu - disse mettendole in mano la fialetta.
Lily si chinò davanti a James.
Lui si calmò e ficcó una manina in bocca soddisfatto.
La diciassettenne gliela tolse e al suo posto versó la pozione, chiuse la bocca al bimbo cosí che non potesse spuntarla fuori.
Quando ebbe ingoiato, Lily tolse la mano e si alzò affiancando, i professori e Remus.
Dopo un paio di secondi al posto del piccolo c' era James con il pollice in bocca.
Lui si alzò in piedi barcollante guardandosi intorno spaesato, sembrava ubriaco.

- Cosa è successo? Qualcuno ha visto i miei occhiali? - chiese grattandosi la testa.
Lily sospirò poggiandosi una mano in fronte con un sorriso sollevato sulle labbra.

- Sei tornato! - notò avvicinandosi di un paio di passi.
A quella esclamazione James sembrò avere un flash sulla situazione che avevano appena saldato.

- Tieni, amico - disse Remus porgendogli gli occhiali.
Lui li inforcó e mise a fuoco la stanza.

- Come stai?- chiese Lily sorridendo.
Lui abbassò lo sguardo.

- Devo andare - disse a sorpresa.

- James...- cominciò Lily, ma lui chiuse la porta con un tonfo.

- Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiese Lily mentre Remus le posava una mano sulla spalla.

- No, ha i suoi cinque minuti - la confortó lui.
Lily non ne era così sicura.
Aveva avuto modo di conoscere James in quei mesi, e non l'aveva mai visto comportarsi in quel modo. Infatti la sua risposta a tutto era il sarcasmo. Cosa stava a significare quell'uscita da adolescente offesa?

I Malandrini e il morso del vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora