quarrels and midnight plans

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[A Villa Malfoy]
Malum camminava nella sua forma vampiresca per i corridoi della grande villa.
Entrò in una piccola stanza laterale completamente nera con una poltrona rossa voltata verso il fuoco in un camino di marmo scuro.

- Mio Signore - chiamò lui in un sibilo che assomigliava molto a quello di un serpente.

- Ce ne hai messo di tempo, Odol - il Signore Oscuro si levò dalla sua poltrova e fissò con i suoi occhi rossi il vampiro.

- Mi perdoni - disse lui inchinandosi.

- Che novità hai?-.

- Penso che la Evans abbia capito come recuperare le anime - disse lui con lo sguardo fisso a terra.
Voldemort strinse i pugni, quella schifosa mezzosangue era troppo intelligente per i suoi gusti.

- Tenta di ucciderla - disse Voldemort.

- Non posso mio Signore - disse lui non osando alzare gli occhi.

- PERCHÉ? - tuonó Voldemort rovesciando a terra un comodino di legno di mogano.

- Signore, mi dia il permesso di darle l' immortalitá-.

- Odol, non ti permetterò di portare dalla nostra parte una schifosa mezzosangue come quella!- disse il Signore Oscuro con una voce che non ammetteva repliche.

- Avremo una pozionista in gamba e la profezia non si avverrebbe - Voldemort fisso il suo sguardo deciso.

- Okay, potrai fare un tentativo, ma ricorda, quello che la lega a quel traditore del suo sangue è molto più forte di ciò che li divide - disse Voldemort e uscì piano dalla stanza lasciando Malum a fissare il nero delle pareti sulle quali il fuoco gittava ombre inqientanti.

- Preparati a diventare la mia regina, Evans - disse alla stanza e poi uscì chiudendo la porta.

[ Ad Hogwarts]
Dopo quello che ebbe raccontato Lily, Sirius capì, capí dove fosse quel posto e rabbrividì al solo pensiero di avere ragione, ma lui era Sirius Black e aveva sempre ragione.

- Ragazzi, non vi manderó mai verso la morte certa - disse il preside quando i Malandrini e Lily esposero il piano di entrare in casa Malfoy e recuperare il medaglione.

- Professore abbiamo il modo per far tornare tutti, i miei compresi, non può non permetterci di provare!- Lily sbatté le mani sulla cattedra.
Silente la guardò senza sentimento, sapeva che significasse perdere una persona importante, per un secondo le iridi verdi di Lily si trasformarono in quelle azzurre di Ariana e il preside fu colto da una tremenda pena.
Ricordó quell' urlo agghiacciante, sua sorella a terra. Scosse la testa, ormai era tutto passato e Ariana non sarebbe tornata, anche lui avrebbe potuto fare qualcosa ma il cervello gli disse di non reagire e ora ancora faceva incubi su quello che sarebbe potuto essere.
Non voleva condannare Lily al suo stesso atroce destino, cosí giovane, così bella, così incosciente.
Quella ragazza lo rispecchiava sotto parecchi punti di vista e questo lo spaventava.

-Lily, calmati - disse James prendendola per le spalle.
Lily lanció un' altra occhiata al preside.
Lui abbassò lo sguardo sconfitto.

- La prego, deve farci almeno provare- disse Marlene.

- Provare a chi? Tu non ci vieni in quel postaccio come non ci viene nemmeno Evans! Ci andremo noi Malandrini! - esclamò Sirius alzandosi e parandosi davanti alla sua dolce metà.
Marlene strinse i pugni e si erse in tutta la sua altezza, anche se era almeno una testa più bassa di Felpato.

- Non rinuncio a prendermi la mia migliore amica solo per il tuo egocentrico maschilismo, Black - disse la bionda battendo un dito contro il petto del suo ragazzo. Se Lene chiamava per cognome Sirius c' era da preoccuparsi veramente.

- Non puoi lasciarci a scuola con la pena di quello che potrebbe succedervi!- disse Emmeline fissando Sirius con le mani schiacciate tra la poltrona e le cosce.

- Io sono d' accordo con Sirius- Remus si alzò sorprendendo tutti, persino se stesso. - Emi, io non ti lasciò in balia di tutti i Mangiamorte di quella stupida casa!-.

- Remus, io e te dobbiamo farci una chiacchierata quando usciamo di qui- disse la bionda rossa di rabbia.
In poco meno di un minuto si accese un'accanita discussione fatta di insulti e ampi gesti.

- Quando vi dico che non verrete è perché non verrete! - urló Sirius dando un pugno al muro ferendosi le nocche e facendo una crepa non indifferente sulla parete.

- E quando ti dico che sei un bastardo è perché sei un bastardo! - Marlene urló quello con la voce rotta e gli occhi lucidi e poi fuggì dalla stanza tirando un calcio talmente forte che la poltrona si ribaltò.

Quella sera, i ragazzi decisero di partire all' insaputa del preside e delle ragazze, per farlo avevano deciso di partire da luoghi differenti.
James si alzò piano dal letto e si vestí, poggiò la mano sulla maniglia, fece per aprire la porta, ma la luce si accese, Lily lo guardava scapigliata con lo sguardo annebbiato dal sonno.

- Non ci vai in quel postaccio senza di me, anche io so combattere!- disse Lily alzandosi a piedi scalzi da sotto le coperte.

- Lily è pericoloso-.

- Non mi importa-.

- Non voglio che ti succeda niente!-

†††

Remus uscì dal dormitorio maschile, ma appena si trovò sulla soglia si trovò faccia a faccia con Emmeline.

- Cosa diavolo ci fai qua?!- chiese prendendola per le spalle e poggiandola al muro.

- Sai che non ti lascerò mai andare senza di me, vero?-.

- Emi, è pericoloso -.

- Guarda, che io so combattere! -

- Lo so è solo che... Non voglio che ti succeda niente - disse lui

†††
Peter e Sirius fecero per uscire dalla Stanza della Necessità.
Ma quando aprirono la porta si trovarono davanti la piccola Marlene.
Peter urló e saltò in braccio a Sirius che guardava la sua ragazza in cagnesco.

- Sei venuta a chiedermi scusa?-.

- No, sono venuta per accompagnati in quel postaccio, brutto idiota!-disse lei incrociando le braccia.
Sirius fece cadere a terra Peter che emise uno squittio soffocato.

- Torna subito nel tuo dormi...- ma non fece in tempo a finire la frase che Marlene lo baciò facendolo schiantare con le spalle al muro.

- Smettila di fare il maturo, che non lo sei - disse Marlene prendendolo per la camicia ansimando scapigliata.

- Infatti tu lo sei - e si ribaciarono.

- Mi lascerai venire con te?- chiese lei mentre lui la baciava sul collo.

- Non voglio che ti succeda niente -.

†††
I ragazzi si incontrarono nel parco.

- Ragazzi, è venuta anche... - ma si bloccarono.

- Voi avete escogitato tutto - disse Sirius osservando le tre che li guardavano beffarde.

- Elementare, siamo il sesso furbo - disse Lily con la solita aria di superiorità.


I Malandrini e il morso del vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora