I Malandrini e il morso del vampiro

wedding

Mentre le stavano acconciando i capelli Lily si ritrovò a ridacchiare al ricordo della reazione di suo padre quando gli confidò che si sarebbe sposata.
Lui aveva barcollato poggiandosi alla spalla della signora Evans.

-No, anche la seconda che si sposa, no!- aveva detto.

- Lily, vieni a mettere l'abito - disse Emmeline emozionata saltellando per la stanza ed era una cosa abbastanza difficile a causa dei trampoli che portava ai piedi.
La rossa salì sulla piccola pedana di legno circolare.

- Veramente stavo finendo di farle i boccoli - commentò Marlene piccata con la spazzola stretta in mano.

-Ah, quella è una cosa secondaria! -Disse la bionda passando l'abito alla futura sposina.

-Lene, adesso che ci penso, tu e Sirius? Quand'è  che vi sposate ?- chiese Lily beffarda.
Marlene arrossì.

- Quando il piccolo Black avrà le palle di farsi avanti! - commentò Mary che ancora combatteva con la spazzola per strecciare i capelli color miele.

-Ehi... - ma Marlene si bloccò riflettendo. - Forse hai ragione - concesse.
Tutte risero.

- Mar, da qua che faccio io- disse Alice sfilandole la spazzola dalle mani.

-Non sono presentabile, andate senza di me - fece Mary con falsa tragedia nell voce.

- Se nei tuoi scorsi diciotto anni di vita ti fossi pettinata almeno una volta, non avremmo questo problema - disse Alice fingendosi severa.
Altra risata e poi la porta si aprì.
Marlene nella foga di coprire l'abito a Lily strappò una tenda di velluto scarlatto.

- James, porca Tosca, esci subito!- urlò Emmeline.

-Ma è mia moglie - disse lui.
Mary con la sua foza da maschiaccio lo spinse fuori dal camerino della sposa.

-Sarà tua moglie quando, su quell'altare, dirà "si lo voglio"!,e ora, buona giornata - lo congedò prima di chiudergli la porta in faccia.
Mary fu accolta daglia applausi delle ex compagnedi studi.

- Un urrà per Mary che ha capito tutto! - Disse Emmeline.
La porta si aprì di nuovo e stavoltà Mary impugnò  minacciosamenete la spazzola, ma non vi era traccia di James.
Era il padre di Lily e Mary fece finta di spazzolarsi i capelli.

-Amore, sei bellissima - disse a Lily con sguardo orgoglioso. - Ragazze, anche voi siete carinissime -.

-Grazie - dissero le cinque in coro.

-Fra poco è ora di entrare,  siete pronte?-.

- Oh, Zeus, stavo dimenticando il velo! -Emmeline corse a prendere il lungo velo da fermare tra i capelli con un pettine decorato da gigli di plastica.
Salì sulla piccola piattaforma e finì il lavoro.

-Lily, sei perfetta -disse battendo una volta le mani.
Il sognor Evans sorridendo, prese la figlia per i fianchi e la portò a terra.
Gli tese il gomito.
Le ragazze si guardarono e poi corsero ai loro posti.

-Emozionata?- chiese il padre mentre aspettavano che la marcia nuziale prendesse a suonare.

- Emozinata è un aggettivo piccolo per frati capire come mi sento, papà- disse la rossa cercando di rimanere in equilibrio sui tacchi.

-Assomigli tanto a tua madre il giorno del nostro matrimonio - disse l'uomo nostalgico. Lily abbassò gli occhi.

-Papà, Petunia è venuta?- .
Il padre sorrise ampiamente.

-È in prima fila -.
Lily sorrise quasi emozionata.

-Non piangere, bimba che ti scola il trucco -.
Lei rise.

-Sei sempre il solito-.
La marcia nuziale prese a riecheggiare nella chiesa e padre e figlia fecero il loro ingesso.
Gaurdando davanti a lei, Lily, notò James con gli occhi sgranati e la bocca aperta con un Sirius ghignate vicino che gliela richiudeva.
Sorrise.
Le ragazze cercavano di trattenere gli urletti emozionati mettendosi le nocche in bocca.
In un tempo troppo breve si ritrovò davanti al suo futuro marito.
La cerimonia comicniò tranquillamente tra i sussurri del pubblico, la chiacchierata monotona del prete e i cuori dei due giovani che bettevano come tamburi contro la cassa toracica.

-James Charlus Potter, vuoi tu prendere la qui presente Lilian Marie Evans come... - Sirius lo interruppe alzando una mano.

-Scusa, sono su un altare, le fa la corte da otto anni a questa parte e fa domande del genere? Sono basito - la folla scoppiò  a ridere e anche James e Lily si lasciarono sfuggire una risatina.

-Lo voglio- disse James.

-Lilian Marie Evans, vuoi tu prendere il qui...- altro intervento di Sirius.

- Non è che l'ha costretta! Io ho fame, se potessimo accellerare mi farebbe un immenso piacere- altra risata.

-Lo voglio - disse Lily quando smise di ridere.

- Può baciare... - cominciò ilprete esasperato ma Sirius intervenne prontamente.

- L'acidella... ehm... la sposa! -.
James posó le labbra su quelle di Lily e corse fuori dalla chiesa con lei in braccio tra le risate di tutti e gli "evviva si mangia!" di Sirius.

Angolino me.
Avete fatti i bravi quindi tadà.
Mi ispirava troppo Sirius che faceva il cretino anche in una sitazione del genere e tenetevi pronti perchè i prossimi capitoli saranno gli ultimi, e detto questo io mi dileguo
Bai (cit. Renzi)