Just...Give Him Time[✅]

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James si era ritirato in dormitorio, era seduto sul letto con una mano tra i capelli scuotendo la testa, non l' aveva abbracciata, non aveva nemmeno provato a dire quelle due benedette parole che sognava di dirle da una vita.
Da piccoli era sempre tutto più facile, i giorni precedenti, infatti, lui non capiva cosa dicessero le ragazze, tutto gli arrivava confuso,ma Lily lo aveva trattato come un figlio, gli aveva dato baci, ci aveva dormito, giocato, insomma... Era stata presente e James avrebbe voluto ritornare un poppante solo per poter di nuovo stare così tanto con lei. Era patetico? Certo che sì.

- James - era Remus. il lupo aprì piano la porta come se avesse paura di disturbare.

- Ciao Lunastorta - disse lui con voce monotona.

- Non ti pare il caso di dichiarati?c'è rimasta davvero male quando te ne sei andato così, senza motivo, ti ricordo che è stata lei che ti ha impedito di morire di fame un paio di giorni fa-.
James fissò per poco il pavimento.

- Non mi sento alla sua altezza, lei è bella, intelligente, simpatica e io invece sono uno stupido con un carattere di merda, non funzionerebbe mai, l' ho capito solo adesso - e abbassò lo sguardo.
La porta si aprì di nuovo e ne entrò Sirius stralunato, i capelli in disordine, stampi di baci rosa su tutto il viso, la camicia mezza sbottonata, la cravatta allentata e la testa persa chissà in quale letto.

- Ciao Felpato -.

- Oh santa Priscilla, James ti hanno fatto ritornare una persona quantomeno adulta - disse lui frastornato.

- Si, anche per me è bello vederti, con chi sei stato?-.

- Lene - James saltò in piedi, lui e Marlene si conoscevano da una vita, si volevano molto bene e si consideravano quasi fratello e sorella quindi quella notizia non gli fu più di tanto lieta.

- Ti avverto sacco di pulci, se la fai soffrire ti ammazzo - lo ammonì.

- Tranquillo, mi ammazzerebbe prima lei, comunque, tu con Evans?- James tornò malinconico.
Sirius guardò Remus per capire cosa stesse succedendo all' amico.

- Jam...-.

- Io vado a fare un giro - lo interruppe James alzandosi di scatto e uscendo dal dormitorio, voleva stare da solo, voleva pensare alla ragazza per cui lui non sarebbe mai stato abbastanza senza sapere che a quella ragazza era venuta la sua stessa identica idea.
Si incontrarono in un corridoio.
Si fissarono e poi James corse via.

- James... Cosa ti ho fatto, torna indietro. POTTER! - urló Lily coprendogli dietro, buffa la vita, di solito succedeva il contrario.
Lily riuscì ad afferrarlo per un polso.

- Santissima Tosca, mi puoi dire che cosa ti ho fatto, perché scappi da me?!- urló Lily al centro del corridoio, molti si voltarono per vedere la scena.
James le guardava le labbra, cazzo quanto gli piacevano quelle labbra: carnose, rosee, leggermente screpolate.
Lily se ne accorse e disse :

- Se non hai intenzione di baciarmi, non mi guardare le labbra - James rimase stupito ma poi si riprese.

- Tu vorresti essere baciata da me?- mormorò.

- Potter, ma quando lo capirai?-.

- Cosa?-.

- Che ti amo, stupido - Lily gli prese il viso e lo baciò.
James sgranó gli occhi e poi tirò in dentro le labbra.
Lily lo guardò confusa e lui forse per il troppo amore che provava per lei, corse via di nuovo, veloce, senza voltarsi, cosa aveva combinato?

Lily lo guardò sparire e appoco appoco, gli occhi verdi divennero appannati di lacrime.
Si voltó e si costrinse a trattenersi, lei era Lily Evans, non piangeva mai in pubblico, ma " il cuscino nascondi lacrime" come lo chiamava lei, era troppo lontano e lei aveva troppa voglia di accasciarsi e piangere.
Si infilò in uno sgabuzzino delle scope e insonorizzó la stanza.
Ruppe la maggior parte delle cose di legno chiedendosi cosa avesse di sbagliato, perché James preferisse chiunque altra a lei. Era sicura che James non avesse mai rifiutato un bacio da nessun altra.

James entrò in dormitorio sbattendo la porta, cominciò a prendere a calci qualsiasi cosa sotto gli occhi esterrefatti dei suoi compagni di stanza.

- Perché.... Sono.... Stupido?- ripeteva questo sbattendo la testa contro il muro.
Remus lo prese per le spalle per far si che il compare non si spaccasse la fronte già mutilata.

- Cosa è successo?- chiese Remus preoccupato.

- Lily mi ha baciato e io sono scappato, chissà cosa avrà pensato.... stupido....stupido.... stupido - e prese a sbattersi la cartella in fronte.
Remus gliela sfilò di mano e lui prese un' asta del letto che si era rotta a causa dei soliti salti di Sirius.
Felpato scese dal suo letto e gli fermó le braccia.

- Ramoso, ascoltami. Ora ti faro una domanda essenziale.... Presta attenzione, okay?- chiese lui fissandolo con un sopracciglio inarcato.
James sospirò.

- Va bene fratello -.

- Tu la ami?- che domande erano quelle? Avrebbe sbattuto la testa contro il muro fino ad assomigliare ad un unicorno a causa del bernoccolo che gli si stava gonfiando in fronte, se non l' avesse amata?

- Sirius, io l' ho sempre amata e sempre l' ameró-.

- Questo volevo sentirti dire, va fuori e conquistala -.

- Forse è il caso che facciamo sparire il bernoccolo prima - rise Remus.

- Ramoso, wow, sei più cornuto del solito - a Sirius arrivò in faccia un cuscino e tutti risero.

Lily stava tornando in dormitorio quando qualcuno le bloccò la strada.

- Ciao, Lily, giusto?- chiese il signor Potter, lei sobbalzó e si voltó.

- Ehm... Si, sono io-.

- Ascolta, vi ho visti prima, tu e James e... Anche io feci così con Dorea, noi Potter siamo sempre stati un po' codardi, infatti anche lei, come te, ha preso l' iniziativa e io sono fuggito, non ci parlammo per due mesi, ma il punto è che... Ho visto la faccia di James, non è che non ti voglia, anzi scommetto che lui ti ama, ma... Ha paura di deludenti, di non riuscire a proteggerti - disse il signor Potter posando le una mano sulla spalla.

- Ma perché? Mi è corso dietro per quattro anni, perché ora che provo qualcosa, lui mi rifiuta?- chiese Lily.

- Mi sono chiesta la stessa cosa anche io ai miei tempi - era la signora Potter. - Charlus, fa parlare me con lei, tu sei un uomo, non capisci niente sulle donne -.

- Ti ricordo che ho sposato te dolcezza, ora vado a fare pattuglia, ciao - e se ne andò ghignando.

- Cosa devo fare?- chiese Lily passando la lingua sulle labbra secche.

- Senti... James ha un caratterino che non è stato mai facile, ma lui ci tiene a te, mi parla sempre di una certa ragazza dai capelli rossi, la mattina quando lo sveglio mormora sempre " Lily, lasciami dormire " e abbraccia il cuscino, dimmi se non è amore questo, cara- le disse per poi aggiungere con un piccolo sorriso malandrino subito dopo: -E io sono una madre orribile per avertelo detto-

- Quindi dovrei riprovarci?-.

- No, non dobbiamo essere noi donne a riprovarci, devono essere loro a rimediare, scommetto che entro domani James ti cercherà, scommetto sui gigli, io ora devo andare cara, auguri- le batté una pacca affettuosa sulla spalla e si voltò. -E per quello che vale sarei felice di averti in famiglia- non la guardò, disse quelle parole continuando a camminare.
Lily rimase lì a fissarla, era la madre di James, sapeva abbastanza cose sul figlio, lei non avrebbe mosso un dito. Molto più serena si diresse in biblioteca anche se con ancora quella spiacevole morsa alla bocca dello stomaco

 Molto più serena si diresse in biblioteca anche se con ancora quella spiacevole morsa alla bocca dello stomaco

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