Lily se ne stava in biblioteca a studiare per Storia della Magia.
- .. E questo ci porta alla guerra dei Goblin del 1306, fu una lott... - qualcosa le circondò il collo con delicatezza e un paio di labbra si posarono sul suo collo mentre una mano le scansava i capelli dietro all' orecchio.
Lily sorrise e chiuse gli occhi.- Ti sono mancato?- le sussurró James all' orecchio.
- La sai la risposta - disse lei dolcemente.
- Rispondi - disse James mettendo in falso broncetto.
- Mi manchi sempre da morire - disse lei alzando gli occhi al cielo.
James pensò che quella ragazza fosse fantastica, sembrava così fragile e incapace di difendersi mentre invece dentro di lei ardeva un fuoco impossibile da estinguere. Tanto non sarai capace di salvarla da tutto questo, idiota.
James strinse i pugni e Lily lo guardò cercando di decifrare il suo sguardo.
Solo in quell'ultimo periodo si era ritrovato a pensare seriamente a tutto quello che stava accadendo nel mondo magico: non era più il luogo tranquillo di alcuni anni prima, ora la morte era dietro ogni angolo, e pensare che non aveva nessun controllo sulla stessa lo faceva impazzire. Non poteva salvare i suoi amici, Lily, i suoi genitori. Non gli piaceva sentirsi così inutile.Era un ragazzo meraviglioso, dolce, protetettivo, Lily non si era mai accorta di quanto lui ci tenesse a lei.
Vederlo così turbato la preoccupava e la inteneriva allo stesso tempo. Sorrise e gli accarezzò una guancia facendolo risvegliare dai suoi pensieri.- A cosa stai pensando?- gli chiese.
Lui l' abbracciò e pensò che a lei poteva dire tutto. Affondò il viso nella sua spalla.
Alzò gli occhi e affondò in quelli senza fine della sua rossa.- Ho paura di non riuscire a proteggerti - disse abbassando lo sguardo accorgendosi di quando suonasse stupido detto a voce alta: era ovvio che non potesse allontanarla dalla morte, nessuno poteva.
Lily sospiró e gli prese il viso tra le mani.- Jam, quando lo capirai che non è la tua guerra?-.
- Quando saprò che tu sarai salva -.
Lily sorrise e lo baciò.
Quando incontrava quel sapore di miele e cioccolato, James, dimenticava tutti i pesi della vita, la gravità della guerra, i problemi, l' odio, il rancore, trovava tutto quello che gli serviva veramente, anche se solo per pochi secondi. Avrebbe desiderato che quei baci fossero più lunghi, che durassero anche ore, che riuscissero ad avere quell'effetto calmante per un periodo prolungato di tempo. Sapeva che Lily aveva ragione. Lui era un ragazzo di diciassette anni, quella guerra non spettava a lui.- Basta studiare, adesso mi dedico un po' a te - disse Lily sorridendo.
James sorrise a sua volta e la prese a mo' di sposa.- James! Cosa fai?!- urló Lily ridendo mentre uscivano dalla biblioteca.
- Mi esercito per quando dovrò portati in braccio fuori dalla chiesa- rispose lui dandole un bacio sulla tempia.
- Ma tu sei pazzo!- disse Lily ridendo.
James la depositó sotto al faggio e cominciò a biaciarla facendole il solletico.- James - Lily lo staccò e lo guardò negli occhi. - Io ti amo- James sorrise e la bació di nuovo.
- Anche io ti amo-.
- Giura-.
- su cosa?-.
- Sulla cosa più importante che hai-.
- Ma sei pazza!? Non giurerei mai su di te -.
- Volevo questa risposta -.
Tornarono al castello, era ora di cena e si sedettero al tavolo dei Grifondoro: James sulla panca e Lily sulle sue ginocchia.
Marlene guardandoli pernsó che quei due si baciavano di sguardi, non servivano le labbra per intendere un " ti amo", a quei due bastavano gli occhi. L'amore che avevano era diverso, era vero, puro. Era sicura che se mai un "morirei per te" fosse uscito dalle loro bocche, non sarebbe stata una promessa vana.
A metà della cena Silente si alzò allegando le braccia e la sala si zittì.- Cari ragazzi- proclamò. - Potete finalmente dormire sogni tranquilli, l' assassino è stato rivelato ed espulso, il signor Odol non è più una minaccia-. La sala mormorava, Lily guardò James.
- Allora non eri geloso - disse.
- Lo ero, ma sapevo che era pericoloso, non ricordo con chiarezza, ma penso che sia stato lui a trasformarmi in un poppante per succhiarmi via il sangue- Lily lo abbracciò.
Lily avrebbe voluto picchiarlo per non averle detto tutta la storia, per non averle esplicato i dettagli, facendole credere che la sua fosse solo gelosia.- Scusa - si limitò a dire la rossa. Litigare ormai era inutile, era finita.
James la strinse.- Stai bene ora, sei al sicuro - con te nessuno è al sicuro, sei solo uno stupido bimbetto che agisce d' istinto, non la meriti, lei è troppo per te. James scosse la testa.
Dopo altre mille rassicurazioni, ripresero a mangiare anche se più che mangiare punzecchiavano la propria cena con le forchette.- Alla fine avevate ragione - commentó Sirius accennando a James e Remus.
- Io ho sempre ragione, caro il mio Felpato - disse James passandosi una mano tra i capelli corvini.
- Riguardo a cosa?- chiese Marlene ficcando in bocca un pezzo di pane.
- Malum era un vampiro - disse semplicemente Sirius.
- Ha ammazzo lui tutti - Lily abbassò lo sguardo, sembrava sull' orlo delle lacrime. Tutti la elevavano a superiore ai ragazzi del suo anno, eppure non aveva capito una cosa ovvia come quella.
- Va tutto bene- disse James accarezzandole la schiena. -Non sei l'unica -.
- Ho bisogno di un minuto, scusa - disse Lily e scappò fuori.
- Anche io- anche Marlene stava per piangere, ed era strano per lei, lei era la ragazza forte, la ragazza che non piangeva mai, la ragazza che consolava, non quella che veniva consolata, eppure stava scappando anche lei, i denti che torturavano il labbro inferiore.
Sirius fece per alzarsi, ma James lo bloccò.- Hanno bisogno di essere deboli e hanno ancora piú bisogno che nessuno glielo faccia notare - disse in tono fermo.
Sirius si sedette di nuovo con il mento appoggiato alla mano.
Le due tornarono un paio di minuti più tardi.
James avrebbe voluto chiedere a Lily come stesse, ma gli sembrava dannatamente scontato.
Si limitò a baciarla sulla tempia per farle capire che lui c' era.
Quella sera James era sotto il lenzuolo aspettando Lily. Era davvero comodo per i Caposcuola di ogni casa avere una stanza tutta per loro.
Lily uscì dal bagno con addosso un asciugamano e i capelli bagnati.
James si alzò , poggió una mano sul muro appena sopra la spalla della sua amata e poi per premette l' altra dietro alla nuca avvicinandola al suo petto.
Stavano in silenzio, ma si capivano, stavano condividendo quello che non sarebbe entrato in nessun libro, il loro silenzio era amore, il loro silenzio era meglio di qualsiasi discorso , il loro silenzio era pieno di significati, impossibili da esprimere solo con semplici parole.
Lily fece scorrere le mani sul petto di James.- Lily- disse James quando furono stesi in silenzio tra le loro coperte.
- Mh?- fece lei distrattamente con la testa poggiata sul suo petto, impegnata nella contemplazione del cielo notturno al di fuori della finestra.
- Io ti amo - lei alzò lo sguardo e sorrise.
La rossa gli salì a cavalcioni sulla pancia e gli bació la fronte.
James le accarezzò una guancia.- Come farei senza di te?- sussurró la ragazza chiudendo gli occhi e intercettando la sua mano.
James ghignó.- Non mi diventare troppo sentimentale - Lily rise e si mise stesa su un lato intrecciando le gambe con quelle di James.
*
*
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Buonsalve.
Finalmente Malum si è tolto dalle pluffe ( o forse no, o forse si?)
Grazie a tutti quelli che continuano a commentare sui miei capitoli demenziali e naturalmente anche a tutti quelli che lasciano un like.
Vi amo, piccoli maghetti.
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I Malandrini e il morso del vampiro
Romance[IL LIBRO È ATTUALMENTE IN REVISIONE] [✅= capitolo revisionato] [Mi dispiace se tra capitoli revisionati e quelli ancora da revisionare ci saranno delle discordanze, cercherò di rimediare al più presto possibile] TRAMA: -------- Settimo anno, nuovo...