never do it more!

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James prese Sirius per le spalle.

- Sirius stai calmo!- urló James.
Sirius aveva una luce pazza negli occhi, una luce che lo faceva assomigliare incredibilmente a sua cugina Bellatrix.
James gli diede uno schiaffo e quella scintilla si spense.

- La mia Lene, LA MIA LENE!- urló Sirius e lo spinse a terra.
Cominciò a prendere a calci le grate.
Dopo il quarantesimo colpo le sbarre si staccarono e Sirius uscì talmente di fretta che si dimenticò della bacchetta.
Altri urli arrivarono da sopra.
James rincorse Sirius e lo prese per la manica della felpa.
Lily arrivò con le bacchette recuperate dall' armadietto.
Il ragazzo impugnò la sua e poi sfrecciò per le scale.
Si sentì uno schiantesimo e l' urlo di Bellatrix si unì a quello di Marlene.
Gli altri decisero di salire.
Sirius stava combattendo con cinque Mangiamorte in contemporaneo, e tutto mentre proteggeva il corpo inerme di Marlene.
James e Remus non esitarono e si lanciarono alla carica.
Cominciarono a volare incantesimi in tutte le direzioni.
Lily , Emmeline e Peter strisciarono accanto a Marlene e cercarono di portarla via quando: un urlo, Emmeline che si contorceva dal dolore e Bellatrix che rideva con quella sua risata glaciale.

- NO! - Lily impugnò la bacchetta. - DEPULSO!- Bellatrix fece un volo di cinque metri e sfondò una finestra e una siepe.

- Peter! Aiutami!- urló la rossa con la faccia coperta di cenere e polvere.
Lui la fissava terrorizzato tremando come una foglia.
Intorno la battaglia infuriava violenta.

- EBUBLIO! - delle grosse bolle verdi scaturirono dalla bacchetta di Sirius e bruciarono la pelle ad un Mangiamorte che urló dal dolore.
James era sotto l' effetto di un Confundus e si guardava intorno spaesato.

- SECTUSEMPRA!- urló un Mangiamorte.
Lily conosceva solo una persona che era a conscenza quella fattura.

- SEVERUS! NO!- urló, la luce rossa scaturì dalla bacchetta del ragazzo, avrebbe sicuramente colpito James, ma Sirius fece un salto degno di una tigre e prese l' incantesimo in pieno petto.

- Mio fratello non lo avrai luriodo moccioso - mormorò con un taglio che si stava allargando al centro della felpa innaffiando il corpo del ragazzo di sangue.

- LILY! NON CE LA FAREMO MAI DA SOLI! - urló Remus parando una fattura.
Loro erano due e i Mangiamorte erano dieci.

- SIRIUS STA PERDENDO TROPPO SANGUE, SE NON FERMIAMO IL FLUSSO POTREBBE MORIRE!- urló Lily inginocchiandosi accanto a Sirius.

- Ci sono gli unicorni- disse James con la faccia da ubriaco indicando il soffitto e mollando la bacchetta a terra.

- JAMES! SMETTILA DI FARE IL DROGATO E RIPRENDITI!- ordinò Lily tirandogli uno schiaffo.

- Perché hai i capelli rosa?- chiese lui massaggiandosi la guancia.
Lily gli prese il viso e lo baciò, ma non fece altro che peggiorare le cose visto che James cadde a terra come un sacco di patate.

- sei utile come una spazzola per Hagrid!- disse lei cercando di tirarlo su.
Remus cadde a terra accanto a Sirius, Peter si era volatilizzato e lei era rimasta sola a tenere i corpi inermi di James e Sirius .

- Chi ti salverà ora?- chiese una voce che Lily conosceva bene da sotto uno dei mantelli neri.

- MALUM! IO.. IO... SEI UN BASTARDO!- urló con le lacrime che scendevano dalle guancie a fiotti.
Lui si calò il cappuccio.

- Ho una proposta che non potrai rifiuta...- ma non terminò la frase a causa della porta che venne quasi estirpata dai cardini.
Un gruppo di venti persone fece irruzione nella Villa.
In pochi minuti tutti i Mangiamorte furono disarmati e messi con le spalle al muro.
Una donna dagli occhi neri e i capelli scuri che somigliava tanto, forse troppo a Bellatrix si fece avanti e aiutò Lily ad alzarsi.

- Bellatrix?- chiese tremante fissano gli occhi verdi nei suoi neri.

- No, io sono Andromeda, la sorella, non aver paura, sono dalla tua parte - e detto questo la portò fra quelli che avrebbero dovuto essere auror.

- I miei figli! - ringhió il signor Potter avanzando verso James e Sirius.

- SIRIUS!- urló Dorea con le mani sulla bocca.

- Come stai James?- chiese il padre.

- La mia ragazza é un unicorno - disse James.

- Io non sono un unicorno!- disse Lily.

-EMMELINE! - urló Remus e si chinò accanto alla bionda.
Lei aprì gli occhi e sorrise debolmente.

- Remus?-.

- Sono qui, sono qui- disse lui stringendola a sé con protezione.
Un auror andò a svegliare Marlene, ma con Sirius non ci fu niente da fare.

- Dobbiamo farlo controllare, o qua muore- disse un auror prendendogli il polso per sentire i battiti.
Marlene scoppió a piangere come non aveva mai pianto prima, aveva la voce strozzata e le guance rosse.
Lily ed Emmeline tentarono di consolarla ma lei cadde in ginocchio accanto a Sirius.

- Non lasciarmi- mormorò prendendogli la mano e posandosela sul viso.
Non successe niente.
Dorea si fece avanti.

- Cara, lascia fare a Dorea, lei é una Medimaga- disse Charlus posandole una mano sulla spalla.

- James! Porca Tosca! Smettila di vedere unicorni che vomitano arcobaleni!- disse Lily dopo l' ennesimo sclero di James.

- Questi li portiamo io e Andromeda al fresco- disse un auror dalle numerevoli cicatrici sul viso.

- Andromeda, tua sorella é in giardino in mezzo a qualche siepe - disse Lily battendo dei colpetti sulla mano di James che era ancora convinto di vedere gli unicordi dalla criniera arcobaleno che vomitavano arcobaleni su arcobaleni .
Lei uscì scavalcando la finestra sfondata e ne tornò tenendo per un' orecchia Bellatrix.

- Toglimi quelle mani di dosso, lurida traditrice!- urló la Mangiamorte.

- Mi hai fatto lasciare Nifadora a casa con Ted per venire qui, ora tu vieni con me!- disse Andromeda trascinandosela dietro.

- Aspetta, ma non manca qualcuno all' appello?- notó un mago grande e grosso dalla carnagione nera.
Gli auror si guardarono intorno.
Si, mancava qualcuno e quel qualcuno erano due persone, uno dai canini esageratamente lunghi e un altro dai capelli oleosi.

- Dove sono? - chiese James scuotendo la testa.

- O Godric, grazie!- disse Lily alzando gli occhi al cielo.

- Cosa é successo a mio fratello?!- urló James mentre i Mangiamorte venivano scortati fuori e sua madre medicava Sirius.

- É stato colpito da una fattura - Lily abbassò lo sguardo.
James cadde in ginocchio non riuscendo a sopportare la vista di tutto quel sangue intorno al corpo inerme di suo fratello.

- GIURO, VERRÀ UN GIORNO IN CUI QUEI BASTARDI ME LA PAGHERANNO! - urló, sopraffatto dalla rabbia diede un pugno ad una finestra che si fracassò.

- Dai Lene, se la caverà- provò a confortarla Emmeline mentre la ragazza piangeva ancora più forte tra le sue braccia.

- Ragazzi - disse il signor Potter.
Tutti lo fissarono.

- NON LO FATE MAI PIÚ!-.

I Malandrini e il morso del vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora