my angel

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I giorni seguenti gli incubi non si fecero attendere.
Aveva paura delle sue visioni, erano due giorni che non dormiva e aveva due borse sotto gli occhi talmente profonde che avrebbero benissimo potuto contenere due palline da ping-pong .

- Tesoro, non ti pare il caso di dormire un po'? Domani ritorniamo ad Hogwarts - disse James accarezzando le una spalla.
Lily lo fulminò con lo sguardo, la mancanza del sonno la rendeva nervosa e irritabile come succedeva a Remus prima della luna piena.
Si sentì bussare alla porta e Dorea si alzó dal tavolo per andare ad aprire.

- Remus, Peter, ciao, entrate - disse .
I due ragazzi entrarono nella cucina.

- Ciao James, ciao Sirius, ciao Li...- Remus si bloccò vedendo la cera della ragazza.

- Santissima Priscilla, che cavolo hai combinato?- chiese Remus.
Lily gli scoccò uno sguardo che suonava tanto: " zitto, che tu sei peggio di me prima della luna".

- Lily, James ha ragione, prova a farti una dormita - Sirius era leggermente preoccupato per Lily, aveva letto di una terapia chiamata " l' esperimento del sonno russo"* e si era preso abbastanza male.

- Sirius, smettila di leggere quei stupiti magazine!- disse Lily riempiendosi l' ennesima tazza di caffè.
Anche James aveva la faccia stanca e teneva il mento appoggiato alla mano e gli occhi chiusi.
La rossa, era talmente distrutta che fece cadere la tazza che si frantumò a terra e cadde con la faccia sul tavolo.
Cercò di rialzarsi, ma era debole, molto debole anche solo per stare seduta come una cristiana qualunque.

- Lily! Basta, ti ordino subito di andare a dormire!- James si alzò sbattendo risoluto le mani sul tavolo.

- Tu non mi comandi!- disse Lily.

- So che non sono tuo padre e che...- James sgranó gli occhi accorgendosi di aver nominato il padre della sua ragazza.
Lei per tutta risposta si alzò e corse, letteralmente, via.
James si sedette nascondendo la faccia nelle mani.

- Sono uno scemo - disse buttando la testa indietro.

- Questo non lo ha mai messo in dubbio nessuno ma...-.

- Felpato! - lo riprese Remus guardandolo male.

- Scusate, ma che cosa è successo? - chiese Peter. Anche Remus avrebbe tanto voluto saperlo, il professor Silente aveva detto loro che sarebbe stato meglio non correre il rischio di essere intercettati ed era facile essere trovati per mezzo di un' innocua lettera, e quindi quel Natale non si erano scritti molto.

- I genitori di Lily sono stati uccisi, sembra che Voldemort sia molto interessato alla famiglia Evans - spiegò Sirius battendo delle pacche sulle spalle del fratello.

- Oddio - commentarono Remus e Peter, l' ultimo era impallidito tantissimo e aveva abbassato lo sguardo sul pavimento.

- James, se vuoi ci parlo io- disse Remus.
James lo guardò per un paio di secondi e decise che forse era il più adatto, visto che conosceva Lily da molto più tempo di lui.
Annuì.
Remus salì le scale e i Malandrini rimasero in silenzio per sentire cosa succedeva.

- Lily...- cominciò Remus.
Scoppió un piagnisteo isterico e si sentirono i rumori dell' assalto al povero Lunastorta.
Il ragazzo scese dopo cinque minuti con i capelli scapigliati, la maglietta mezza squarciata e la paura negli occhi.

- So che questo termine non rientra nel mio solito vocabolario, ma c' è solo un aggettivo per descrivere la tua ragazza James: mestruata!- disse torturando si le mani e guardandosi intorno impaurito.
Sirius scoppió a ridere e gli altri non poterono fare a meno di ripetere il gesto, Sirius quando rideva era troppo comico.

- Provo io - disse Sirius, si alzò dalla sedia e il silenzio si insinuò di nuovo tra i tre rimasti.
Altro urlo isterico e Sirius scese pallido come uno straccio e con un occhio nero.

- I miei bellissimi occhi stanno diventando neri un po' troppo spesso per i miei gusti!- urló Sirius.

- Forse è meglio se vado io- disse James.
Entrò nella stanza e gli volo in testa un orologio a cucú, dove Lily lo avesse preso, non ne aveva la minima idea.
Sbattè la schiena a terra e vide i Boccini volargli intorno per un paio di minuti prima di scendere zoppicante dalle scale.

- Quella donna è completamente fuori controllo - disse accasciandosi dolorante su una sedia.

- È colpa tua , Ramoso!- urló Sirius.

- Scusa se non ragiono quando parlo -.

- Non ti sfiguro la faccia solo perché ci ha già pensato Madre Natura-.

- Sirius, si vede?- chiese James indicandosi l' occhio .

- Cosa?-.

- Che non me ne frega un cazzo -.

- Ragazzi, se volete lo faccio io un tentativo - disse timidamente Peter.
I tre si alzarono.
Sirius gli legò un cuscino sulla pancia e l' altro sulla schiena, James gli mise uno scolapasta in testa e Remus lo munì di mestolo di legno.

- Vai Codaliscia, e che la fortuna sia con te - disse Sirius.
Mentre Peter saliva, James guardò gli altri due.

- Per voi se la cava?- chiese.

- Vado a scavare la fossa - disse Sirius.

- Io ordino la bara - disse Remus a sua volta.
Dopo venti minuti ancora non si sentiva l' isterismo.

- Per voi se lo è mangiato?- chiese Sirius in ansia.

- Che dite? Andiamo a controllare?- chiese Remus.
I tre salirono le scale in punta di piedi, la porta era socchiusa e spirciarono dentro.
Stavano parlando, cioè, Lily stava parlando e Peter l' ascoltava attento.

- ...Quindi capisci?- stava dicendo la rossa.

- Si, ti capisco, deve essere stato un colpo basso per te sentirti chiamare in quel modo dal tuo migliore amico - disse Peter.

- Molto basso, poi al sesto anno quando mi sono presa una cotta per James è stato epico - rise lei stancamente.
Remus e Sirius guardarono il diretto interessato e lui fissò la scena con gli occhi sgranati.

- Come è successo?-.

- Non lo so, gli stavo urlando in faccia quando... Ho incontrato i suoi occhi - sorrise lei.
Peter sorrise .

- Deve essere bello essere amati - disse.
Lily lo fisso senza capire.

- Io non mi sento molto ben accetto -.
Lily gli si avvicinò e gli posò la mano sulla spalla.

- Ma hai tre amici meravigliosi, sei pur sempre un Malandrino, non sarai il Leader, ma se sei uno di loro, vuol dire che sei importante -.
Peter sorrise.

- Sei una grande donna Lily, capisco perché James si è innamorato così perdutamente di te-.

- Ehi, non dimenticare anche il fatto che sono una gran gnocca - scherzó Lily.
Peter rise.

- Anche -.
James oltre la porta sorrise, quella ragazza era fantastica, era dolcissima, ti capiva, ti faceva sfogare e poi ridere, ringraziò mille volte il signore per avergliela mandata e si ritrovò a dire a voce alta:

- Mi tengo l' angelo che hai perduto -.

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* per chi non conoscesse " l' esperimento del sonno russo" o " Terapia del sonno russo", consiglio di guardare il video su you tube, ma solo se siete amanti della paura e dei Creepy Pasta, attenzione: è un episodio successo veramente alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quindi se non vi piace questo genere " horror", vi consiglio dal tenervi il più lontano possibile dal sopracitato video.

I Malandrini e il morso del vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora