Quarrel

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- James!- era Megan, sesto anno Serpeverde, o più comunemente conosciuta come " ragazza più facile di tutto il castello", aveva un sorriso maligno sulle labbra coperte dal rossetto rosso, i capelli biondo platino le ricadevano sulle spalle e gli occhi verde bottiglia luccicavano di malevolenza.

- Ciao, Meg - disse James distrattamente.

- Senti, volevo chiederti, stasera ci troviamo nella stanza della Necessità? - chiese arrotolando si una ciocca di capelli intorno all' indice.

- Sai benissimo che sono fidanzato - disse James e la sorpassò.
Megan gli si piazzò nuovamente avanti e cominciò a procedere verso di lui mentre il moro indietreggiava.
Si trovò con le spalle al muro.

- Mh, Jamie è un rifiuto quello che è appena uscito dalle tue labbra?- chiese lei prendendolo per la cravatta, Megan era nota per essere una ragazza che non gradiva mai un " no" come risposta, e la cosa peggiore era il suo essere terribilmente teatrale al riguardo.

- Sì- disse sciacciandosi contro il muro.
Megan sorrise, fisso la fine del corridoio e poi lo bació con una luce di vendetta che le illuminava gli occhi.
Solo quando il corridoio si zittí e una pila di libri cadde a terra, James si accorse con orrore che Lily lo stava osservando incredula.
James cercó di staccare Megan, ma quella spinse il bacino contro il suo cogliendolo di sorpresa e rendendolo incapace di reagire fino alla fuga di Lily.

- Adesso che sei libero? - chiese Megan staccandosi ghignando.

- Te lo ha mai detto nessuno che sei una grandissima...- James non fece in tempo a finire la frase che una furia bionda lo travolse facendolo trovare a terra.
Marlene lo stava picchiando con una rabbia che non si addiceva affatto al suo visino delicato.

- Potter... ti sei.... scavato.... la fossa! - disse tra un colpo e l' altro.
Sirius guardava la scena deluso appoggiato al muro scuotendo la testa.
James riuscì a fermarle i polsi.

- È stata lei! - disse James accenando a Megan che fece una faccia falsamente stupita.

- Ma, Jam, mi hai baciato tu - disse lei con aria innocente.

- Potter, mi fai schifo! Nessuno fa piangere mia sorella!- urló Marlene. Lo colpì in un occhio e lui portò le mani sopra al livido viola che si stava creando intorno all' occhio destro.

- Lene, fammici parlare - disse Sirius tirando su Marlene per gli avambracci.
Prese James per un polso e fece alzare anche lui.

- Perché?-.

- È stata Megan, devi credermi, io amo Lily, cosa me ne faccio di quella stronza quando ho la mia rossa?!- urló James mentre tutto il corridoio tratteneva il fiato e alcuni parlottavano.
James corse via cercando Lily.
La trovò accasciata con le spalle al muro e la faccia nelle ginocchia in un corridoio deserto.

- Lily...- provò a dire James.

- Che cosa vuoi?- chiese lei alzando il viso, aveva gli occhi rossi e le guance bagnate dalle lacrime.

- È stata Megan a...- provò ancora James.
Lily saltò in piedi rossa di rabbia.

- NON C' È BISOGNO CHE FINGI! PUOI DIRLO ESPLICITAMENTE:" LILY, SEI UNA SCEMA IO ME NE VADO CON MEGAN BLOWE CHE È MOLTO PIÚ SEXY E INTELLIGENTE DI TE, MI HAI STANCATO, ADDIO! " CI VUOLE TANTO, O NON HAI LE PALLE PER DIRMELO IN FACCIA!-James impallidiva a vista d' occhio mentre Lily strepitava a pochi centimetri dalla sua faccia.

- No, Lily, ti sbagli, io...- balbettó.

- NON DIRE NIENTE, AVEVA RAGIONE SEVERUS A DIRE CHE NON DOVEVO FIDARMI DI TE! - forse fu il nome di Mocciosus a far salire la rabbia a James.

- A DAVVERO? E DIMMI, TI FIDI DI LUI ADESSO?! TI HA USATA, SE NON RICORDO MALE! - urló.

- ANCHE TU NON MI PARI DA MENO!-.

- ASCOLTAMI BENE, NON L' HO BACIATA IO, È STATA LEI A BACIARE ME, E NON TI PARE ORA DI CRESCERE?! HAI SEMPRE LA LUNA STORTA, CERCO DI VENIRTI INCONTRO MA TU NON MI DAI MAI IL TEMPO DI SPIEGARE, SEI TROPPO GELOSA, LUNATICA, IPER PROTETTIVA, SEI UNA PAZZA! SAI CHE C' È!? NON CERCARMI PRIMA DI AVER RIMUGINATO SU QUELLO CHE TI HO DETTO!- era l' orgoglio ad urlare e stavolta fu il turno di Lily a impallidire.

- James... - disse flebilmente.
Cercò di abbracciarlo pensando che quella fosse la soluzione a quel malinteso, ma il moro la respinse.

- Evans, prima rifletti, poi vediamo se ti riprendo - disse James con un tono velenoso che la fece sobbalzare.

- Mi stai mollando?- mormorò con la voce inclinata a causa delle lacrime che minacciavano di uscire.

- Si , Evans - disse lui, aveva voglia di abbassare lo sguardo e piangere, si, anche lui piangeva: il grande cercatore sarebbe volentieri crollato a terra piangendo in quel momento.
Ma si costrinse a lanciare uno sguardo inviperito alla rossa e a correre in dormitorio prima di lasciarsi andare.
Si buttò sul letto sbattendo la porta, affondò il viso nel cuscino e lasciò uscire le lacrime, l' ultima volta che e aveva pianto così era stato... Nemmeno se lo ricordava più, non voleva piangere per una ragazza, ma gli sembrava inevitabile.
Senza nemmeno accorgersene cominciò a prendere a pugni il muro ferendosi le nocche.

Lily tornò in dormitorio piangendo di rabbia e tristezza, perchè non lo aveva lasciato spiegare? Perché si era comportata in quel modo frivolo e stupido? Perché stava piangendo per un ragazzo? Perché James Potter era così incredibilmente diretto? Perché Dorea aveva dato alla luce il ragazzo che era sicura avrebbe amato per sempre?
Lily cominciò a prendere a pugni la porta mentre il sangue sgorgava dalle nocche.
Rovesciò la libreria, buttò a terra tutti i cuscini e i lenzuoli, urló, prese a calci i letti, ruppe tre dei cinque comodini, fece frantumare delle pozioni a terra e strappò tutte le pagine di un manuale di incantesimi.
Quei due erano malati di orgoglio, e nessuno si sarebbe scusato per primo, erano innamorati si, soffrivano entrambi, volevano entrambi tornare ad abbracciarsi come se non fosse successo niente, rivolevano le notti insieme, rivolevano le coccole, ma nessuno dei due voleva fare il primo passo.
" Se mi ama tornerà da me " dissero entrambi agli amici, tutto era tornato come prima, gli urli e l' odio, ma stavolta era reciproco.

I Malandrini e il morso del vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora