Quando tornarono ad Hogwarts ci fu un immenso putiferio: Marlene si buttò su Sirius un po' piangendo e un po' ridendo.
- Porca Tosca, mi hai fatto preoccupare! Nessun biglietto, non mi hai detto niente, mi hai fatto venire un infarto quando non ti ho trovato nel letto!- urló isterica.
- Scusa, non lo faccio più - le sussurró dolcemente Sirius all' orecchio.
Emmeline e Alice buttarono a terra Lily.- Amore, ci sei mancata tanto! Abbiamo saputo dei tuoi, ci dispiace, Emi ha pianto un' ora e mezza!- urló Alice sfregando la guancia contro quella di Lily che se ne stava a terra bloccata dall' abbraccio rompi-ossa di Emmeline.
- Va bene, dai, passa tutto - disse Lily cercando di convincere più se stessa che le amiche, sapeva che una cosa così era complicata da superare ma lei sapeva di essere forte e sapeva altrettanto bene che ce l' avrebbe fatta.
Quando Emmeline si fu ripresa andò ad abbracciare Remus.
I ragazzo era pallido, ormai la luna si stava avvicinando, ma era felice di rivederla e l' abbracciò.- Come stai?- gli sussurró all' orecchio la bionda.
- Ehm... Bene - disse lui leggermente in imbarazzo.
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- Dai, Lily, raccontarci tutto, che cosa avete fatto? - chiese Marlene quella sera quando furono tutte riunite nel loro dormitorio.
- Niente di che, veramente - disse lei raccogliendosi i capelli in una coda. - Ho fatto degli strani sogni, però-.
Tutte la guardarono interrogative e lei si lanció in una dettagliata descrizione dei suoi sogni.- Dobbiamo trovare quel fottuto medaglione, rivoglio gli strafighi che escono dal letto di Mary!- esclmaó Marlene saltando in piedi sul letto.
- Mi sento buona e non lo dico a Sirius - disse Lily. Scoppió una risata generale.
- Mi manca sgridarla - disse Alice abbracciando il cuscino.
A Emmeline tremò il labbro, stava per piangere.
Lily si guardò in torno velocemente prima che Emmeline si sciogliesse in lacrime.
La porta si aprì ed entrarono i ragazzi.
Remus fu l' unico ad accorgersi degli occhi lucidi di Emmeline e del labbro inferiore che tremava per lo sforzo di trattenere le lacrime.- Ehi, cosa succede?- le chiese a bassa voce con dolcezza.
Emmeline si alzò dal letto e corse fuori dalla stanza, era una ragazza incredibilmente sensibile anche se non le piaceva piangere davanti ai ragazzi, le sue lacrime erano riservate solo ed esclusivamente per le sue amiche.
Alice fece per alzarsi, di solito era lei quella che convinceva Emmeline a scendere dalla Guferia.
Remus le fece un gesto con la mano e poi si alzò.- Remus, sei debole per salire tutte quelle scale, domani c' è la luna - disse James preoccupato.
- Ce la faccio- lo rassicurò lui facendo cercando di sorridere.
Persino Sirius rimase zitto nel constatare con quanta decisione Remus aveva detto quelle tre semplici parole.
Remus uscì dalla dal dormitorio e poi dalla sala comune.
Quando arrivò davanti alle scale della guferia, si aggrappò al corrimano di legno e salì lentamente i gradini.
Arrivò in cima con il fiatone e una mano sul viso sudato.- Remus, cosa ci fai qua sopra?- chiese Emmeline.
Era seduta a terra con la schiena contro il muro e la testa tra le ginocchia.
Aveva alzato i due grandi occhi azzurro pallido solo per fissarli in quelli grigi di lui.- Pensavi che ti avrei lasciata sola?- Chiese lui spedendole accanto e appoggiando la testa al muro.
- Ma sei tanto debole, é pericoloso- protestò la bionda.
Lui ridacchió.- Tu tieni a me?- chiese guardandola bene .
- Remus, ma che razza di domande sono? Certo che tengo a te- disse lei abbracciandosi le ginocchia stupita.
- Allora fammi un favore- disse Remus.
- Certo, tutto quello che ti serve - disse lei.
- Asciugati gli occhi e fammi un sorriso, non sopporto vederti in questo stato - disse Remus passandole un pollice su una guancia.
Emmeline lo fissó per un paio di secondi stupita.
Passò le mani sugli occhi e poi sorrise.- Che bella che sei, adesso dimmi, perché piangevi?- disse lui sempre sorridendo.
- Mi manca tanto Mary- disse lei abbassando lo sguardo.
- Riusciremo a trovare quella collana - promise Remus.
- Me lo prometti?- chiese Emmeline fissandolo intensamente negli occhi.
- Certo Emi - disse Remus.
Rimasero in silenzio.
Remus posò una mano sulla pancia contorcendosi il viso in una smorfia- Rem - disse Emmeline preoccupata.
- Mhh?- Remus sentiva che gli stava salendo un malessere improvviso allo stomaco.
Chiuse gli occhi.- Oddio, ma stai male! Ti porto da Madama Chips - disse Emmeline passandosi il braccio del ragazzo sulle spalle e precipitandosi verso le scale.
Ci volle quasi mezz' ora, nella quale Emmeline maledì mentalmente Priscilla, Tosca, Salazar e Godric per aver fatto Hogwarts così grande.- Signor Lupin, si sente bene ?- chiese l' infermiera arrivando loro incontro.
- Sa, a me non pare!- disse Emmeline sarcastica.
L' infermiera adagió Remus su un lettino e Emmeline si sedette lì vicino su uno sgabello.
Dopo tre ore in cui Emmeline aveva tenuto la mano a Remus semicosciente e delirante, la stessa ragazza, sentì un tocco sulla spalla.
Si voltó e trovò i due penetranti occhi verdi di Lily a fissarla in modo dolce e comprensivo.- Sapevo che non dovevo lasciarlo andare - disse James più a se stesso che agli altri.
- Emi, è tardi, sono quasi le dieci, torniamo in sala comune - disse Alice dolcemente.
- Posso rimanere?- chiese Emmeline a Madama Chips.
- Penso che sia impossibile con lui in queste condizioni - disse mortificata la donna.
Emmeline sospiró e si alzò lasciando la mano a Remus e fece una cosa che lasciò di sasso le ragazze, fece esultare silenziosamente i ragazzi e intenerire l' infermiera.
Lasciò un bacio sulla guancia a Remus.
Era strano che Emmeline dimostrasse il suo affetto in quel modo, lei era più per gli abbraccia, Lily era sicura che Emmiline non le avesse mai dato nemmeno un accenno di un bacio sulla guancia e dagli sguardi delle altre due, dedusse che anche loro stavano pensando la stessa cosa.
La ragazza se ne andó spedita verso i dormitori.
Le ragazze la raggiunsero e la trovarono stesa sul letto a fissare fuori dalla finestra la mezzaluna bianca sospirando.- Emi- la richiamó Lily.
La bionda da sobbalzó e si voltò di scatto.- Ragazze, che cavolo mi prende?!- urló frustrata mettendosi seduta con una mossa fulminea e prendendosi la testa tra le mani.
- Cara Emmeline, posso spiegati la tua malattia con un brevissimo schema- disse Marlene, si inginocchiò e cacciò da sotto il suo letto una lavagnetta di quelle bianche su cui si scriveva con i pennarelli, piena di frecce e scritte incomprensibili.
- Lene, non ci vuole tutta quella cosa, è palese è amore!- disse Alice sbuffando.
- Amore? Io non l' ho mai provato per nessuno- quello che diceva Emmeline era vero, non era mai stata fidanzata fino ad allora e molti nella casata dei Serpeverde la prendevano in giro per questo, E melone però, non si innamorava facilmente, CK voleva un ragazzo dolce e capace di capirla.
Lily si ritrovò a pensare a Emmeline e Remus che si baciavano sotto al faggio, e levenne da sorridere alla vista di una piccola Emmiline con gli occhi di Remus.- Eh, che vuoi farci amore mio, l' amore prima o poi frega tutti - disse Marlene alzando gli occhi al cielo come se lei fosse una donna vissuta, aspetta un attimo, lo era in campo di ragazzi, ora che Lily ci pensava.
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I Malandrini e il morso del vampiro
Romance[IL LIBRO È ATTUALMENTE IN REVISIONE] [✅= capitolo revisionato] [Mi dispiace se tra capitoli revisionati e quelli ancora da revisionare ci saranno delle discordanze, cercherò di rimediare al più presto possibile] TRAMA: -------- Settimo anno, nuovo...