•Vampiri•

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                             Capitolo 8

Ero in camera mia, la testa mi girava ed io continuavo a non capire cosa stesse accadendo.
La mia vita non era mai stata così movimentata eppure ora rimpiangevo quella monotonia che mi aveva fatto compagnia per tutti quegli anni.
Mi sembrava pura fantasia tutto quello che mi aveva detto Leo. Com'era possibile che esistessero simili creature? Continuavo a ripetermi che non era possibile, cercavo di convincermi che non era così, avevo bisogno di dimostrazioni.
Improvvisamente la mia voce si fece stanca, i miei passi lenti e le mie braccia tremolanti .
Il rumore del mio respiro diventò affannoso, non riuscivo più a controllare i miei sensi . Poi vidi il buio , ero svenuta.
-Ariel! Santo cielo!-
Sentivo una voce chiamarmi,sembrava così lontana. Volevo aprire gli occhi ma per quanto mi sforzassi non ci riuscivo.
-Ariel,tesoro, svegliati!-
Sentivo scuotermi con forza,dovevo reagire.
Finalmente aprii gli occhi, la mia vista era appannata ma riuscii a vedere chi mi stava davanti.
La mia famiglia.
Mi sentivo così al sicuro.
-Ariel, ci hai fatto prendere uno spavento!- mia madre mi abbracciò con forza, mi sentii stritolare.
-Sto..sto meglio.-
-Tieni, sono sicuro che con questa ti sentirai meglio.- Guy mi porse una barretta di cioccolato.
Sì, sarei sicuramente stata meglio se il motivo del mio svenimento fosse stato un calo di zuccheri. Afferrai la cioccolata e la mandai giù, d'altronde dovevo fargli credere che era per quel motivo che ero svenuta. Non potevo certo raccontargli quella storia assurda.

[...]

Appena i miei si assicurarono che stessi bene  ed uscirono dalla stanza, accesi frettolosamente il mio "amato " PC rosa. Me lo aveva regalato mia zia Annie in prima media .
Non era del tutto funzionante, mancavano alcune lettere ma riusciva ancora ad accendersi ed era quello che più contava.
"Vampiri" fu quello che digitai su Google.
Si lo so, forse era stupido cercare delle risposte sul web ma sentivo il bisogno di schiarirmi le idee.
-Sarah, Micheal scusate il disturbo. C'è Ariel?-
Sentii una voce provenire dall'esterno della mia camera,era chiaramente Omer.
Chiusi immediatamente la pagina di ricerca.
-Ari, ma che ti è successo? Guy mi ha chiamato prima e sono corso qui.- mi disse abbracciandomi
-Sto bene.- non potevo raccontargli la verità, non era il momento.
-Era solo un calo di zuccheri.- finsi un sorriso e gli scompigliai i capelli,quella fu una pessima idea. Avevo le mani completamente piene di gel!
Per fortuna avevo le mie amate salviette imbevute in borsa, così ne presi una per pulirmi dal gel che avevo tra le dita.
-Qualcuno ti ha attaccata? Stai bene? Sei ferita?-
Omer si fiondò su di me analizzandomi da capo a piedi.
-Omer ma che ti prende? Sto bene, benissimo.-
Prima che finii di pronunciare quelle parole mi accorsi di non aver chiuso la finestra di ricerca.
Maledizione! Perché non riuscivo mai a nascondere nulla.
-Parli..parli della ricerca? Non è nulla.-
Chiusi di scatto il PC facendo rimbombare il rumore in tutta la stanza.
-Ariel, credi che io sia stupido?- mi guardò con uno sguardo minaccioso.
Non sapevo che fare, avevo paura di svelargli tutto.
-No, ma non posso Omer, non posso dirti nulla ,mi dispiace.-
-Ti ha minacciato non è così? Che bastardo.-
-Di chi stai parlando?-
-Leo, di chi sennò. Sono sicuro che ti abbia minacciata.- si guardò intorno.
-Nessuno mi ha minacciato, nemmeno Leo. Non è così cattivo come pensi.-
Mi fermai un attimo a pensare.
Cosa potrebbe mai avergli fatto da odiarlo così tanto?
-Devi dirmi cosa sta succedendo. Sono stanco di tutti questi sotterfugi tra te e lui. Parlami Ariel, dimmi cosa succede.-
Stavo per aprire bocca quando le ante della mia porta scorrevole si aprirono.
-Lei non ti dirà un bel niente.-
Una voce dura piombo nella stanza, era quella di Leo.

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