12 Perchè sei gentile?

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Harry aveva una famiglia, una fidanzata, persone che lo amavano...lui invece non aveva nessuno...nessuno...

Louis si chiese come fosse avere accanto a sè qualcuno che mostrasse affetto nei tuoi confronti, che chiacchierasse con te, che ridesse con te, che, semplicemente, gradisse la tua compagnia.

Lui era solo, sempre solo da tutta la vita, dalla morte della madre...

Rifiutato da tutti per le sue doti da mago e relegato sull'isola...da solo, senza parlare con nessuno, se non con gli animali.

" Mi...mi daresti ancora un po' d'acqua?" chiese una voce roca alle sue spalle, distogliendolo dai suoi pensieri.

Louis si alzò subito, riempì una coppa e l'accostò alle labbra riarse di Harry.

" Grazie " sussurrò quest'ultimo quando ebbe bevuto.

" Hai fame vero? Cosa vuoi mangiare?" chiese Louis.

" Quello che vuoi..."

" Aspetta, però, ti devi mettere seduto...ti aiuto..."

Louis lo sollevò per le ascelle e lo appoggiò a due morbidi cuscini che aveva precedentemente sistemato.

Harry non riuscì a trattenere sul viso una smorfia di dolore e Louis, capendo la causa, disse:

" Se vuoi ti posso dare qualcosa per farti passare il male...."

" Fammi capire...prima ti prendi il mio corpo con la forza e la magia e poi mi vuoi aiutare? " chiese Harry sarcastico.

Louis fece comparire un piatto di frutta fresca ed un'ampolla di pomata e li mise sul grembo di Harry.

Senza dire una parola, si voltò e uscì dalla stanza.

Harry cominciò, allora, a mangiare lentamente e, in breve tempo, finì tutto ciò che c'era nel piatto.

Si alzò quindi dal letto a fatica, aprì il barattolo che Louis gli aveva dato e si spalmò sul fondoschiena, come poteva, la pomata.

Sentì subito una strana sensazione di benessere e il dolore sparì all'istante.

Essendosi accorto di essere nudo, lasciò vagare nella stanza lo sguardo cercando qualcosa da indossare, ma, non trovando nulla, prese il lenzuolo di lino con cui era stato coperto e se lo avvolse intorno al corpo.

Uscì dalla stanza e cominciò ad aggirarsi fra i lunghi e silenziosi corridoi della dimora, finché non trovò un' imponente scala di marmo.

Non aveva ancora messo il piede sul primo scalino, che in cielo si sentì un tuono e, nel giro di pochi istanti, si scatenò un violento temporale.

Scese rapidamente la scala e si ritrovò nel grande salone in cui era entrato la prima volta che era stato nella casa.

" Dovevi rimanere a letto ancora un po' per recuperare le forze " disse una voce accanto a lui.

Κέλυφος ( conchiglia) ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora