Il mattino dopo, quando il sole era appena spuntato nel cielo, Harry si svegliò di colpo a causa di qualcuno che lo scuoteva per un braccio.Non appena aprì gli occhi, si trovò di fronte Louis che gli sorrideva in modo triste.
" Mi dispiace svegliarti, ma è meglio per te partire presto, la barca è pronta..."
Harry si alzò di scatto e, quando vide la leggera imbarcazione di legno carica di viveri e di generi di prima necessità pronta per lui, sussurrò incredulo:
" Allora è vero, non mi hai mentito ieri sera, mi permetterai davvero di andarmene?"
" Sì, te l'ho promesso..." rispose Louis.
" Grazie, davvero..." rispose Harry, cercando di sorridere.
" La barca è sotto un mio incantesimo, ti porterà dritto ad Itaca. Non dovrai nè remare nè faticare e avrai un viaggio piacevole e tranquillo...."
Harry spinse l'imbarcazione in mare e vi salì agevolmente.
" Grazie, Louis, addio..."
" Addio, giovane guerriero e, per quello che può valere, scusa per ciò che ti ho fatto..."
Harry non rispose, si limitò solo a fare un cenno con il capo.
" Un'ultima cosa...nella tua sacca da viaggio, avvolta in una stoffa bianca, c'è una conchiglia, è fatata....
Quando vuoi e se vuoi, puoi parlare con essa...io ascolterò e potrò risponderti"" Louis io...." cominciò a parlare Harry.
" Lascia perdere, fa finta che non te l'abbia data, buon viaggio..." rispose frettolosamente Louis prima di voltarsi e correre verso il proprio palazzo.
Non si fermò finché non raggiunse la sua stanza e, solo allora, si accasciò per terra, scoppiando a piangere come non aveva mai fatto in vita sua.
Pianse per la sua vita così triste e vuota e pianse, soprattutto, per tutti quegli uomini che erano giunti sulla sua isola e che lui non era stato in grado di tenere vicini a sè.
Quando ebbe esaurito tutte le sue lacrime, si alzò e, dalla finestra, scrutò l'orizzonte.
Vide la barca di Harry che procedeva spedita verso il mare aperto e ripensò con rimpianto alla breve conversazione che aveva avuto con il Greco la sera prima e a come si fosse sentito vivo e meno solo, solamente nello scambiare poche parole con un ragazzo che conosceva appena.
Prese un respiro profondo e tornò alla sua eterna vita solitaria, dicendosi che, in fondo, era ciò che gli spettava per la maledizione che, fin da quando era piccolo, gravava su di lui.
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Κέλυφος ( conchiglia) ( Larry Stylinson)
FanfictionUn amore impossibile fra un guerriero greco e un dio dedito alla magia...che nasconde tanti...troppi segreti... Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico