9. Fame e sete

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Nel frattempo Harry, sulla spiaggia, si era riparato sotto un albero dalla grande chioma, ma nemmeno quest'ultima gli stava evitando di bagnarsi completamente.

Come se gli dei volessero prendersi ancor più gioco della sua situazione, un forte e pungente vento si alzò dal mare e, in breve tempo, Harry si trovò a tremare per il freddo.

Il temporale andò avanti per tutta la notte e il ragazzo rimase sveglio aspettando il momento in cui l'acqua avrebbe smesso di cadere.

Al mattino la pioggia cessò ed un pallido sole spuntò nel cielo.

Nel giro di poche ore, però, un caldo afoso e terribile si propagò sull'isola ed il Greco cominciò a rimpiangere il freddo della notte appena trascorsa.

Si spogliò completamente ed entrò nel mare, ma, per qualche scherzo assurdo del destino, l'acqua era bollente ed era impossibile immergersi.

Harry era, inoltre, posseduto da una sete terribile, ma, pur vagando per tutta l'isola, non riuscì a trovare un solo ruscello che gli offrisse dell'acqua fresca da bere.

Arrivò perfino a portarsi alla bocca quella salata del mare, ma essa aveva un sapore ferroso e nauseante e fu costretto a sputarla subito.

A metà giornata alla sete si aggiunse la fame ed il povero ragazzo provò in tutti i modi a cercare qualcosa da mettere sotto i denti.

Prima rivolse la sua attenzione agli alberi, ma essi o non avevano frutti o avevano bacche talmente amare da non riuscire nemmeno a metterle in bocca.

Provò a cacciare con l'arco che Ulisse aveva lasciato sull'isola, ma, sicuramente per qualche oscura magia, nessun animale era presente nel bosco e nessun uccello volava nel cielo.

Non tentò nemmeno di avvicinarsi al mare per vedere se ci fossero pesci perché, vista la sua esperienza precedente, sapeva benissimo che nessuna forma di vita poteva vivere in un'acqua così calda.

Harry resistette tre giorni e tre notti in quelle condizioni, poi, all'alba del quarto giorno, si trascinò al palazzo di Louis e bussò disperatamente alla porta.

Quando il dio gli aprì, il ragazzo sussurrò un disperato:

" Ti prego...."

" Cosa sei disposto a fare per un po' di acqua e di cibo?" chiese malignamente Louis.

" Io...ti farò da schiavo...farò tutto ciò che vuoi..."

Le labbra del mago si tesero in un sorriso di trionfo...

Afferrò per un braccio Harry e lo trascinò nel palazzo in malomodo.

Κέλυφος ( conchiglia) ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora