13. Prime parole

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Harry si voltò e vide Louis, seduto su una sedia, davanti ad un'enorme finestra che si affacciava sul mare.

Il dio alzò una mano e subito il lenzuolo che il Greco indossava si trasformò in una semplice tunica bianca.

" Grazie " sussurrò Harry " io torno sulla spiaggia..."

" Dove vuoi andare con questo tempo?" ribattè Louis.

" Sei un dio, perché non comandi alla pioggia di smettere di cadere e mi lasci uscire? Così ci risparmieremo il fastidio di trascorrere del tempo insieme..."

Louis rimase in silenzio alcuni istanti e poi chiese ad Harry con lo sguardo perso nel vuoto:

" Com'è avere degli amici?"

Il Greco rimase spiazzato dalla domanda e non riuscì nemmeno a rispondere.

Louis interpretò il suo silenzio come il desiderio di non volere parlare con lui e allora aggiunse:

" Non fa niente, ora faccio smettere di piovere, così puoi tornare sulla spiaggia. Per mangiare e bere troverai tutto ciò che ti occorre nel bosco...io ti avevo fatto una magia per farti diventare mio schiavo, ma l'ho annullata poco fa..."

Harry osservò solo allora lo strano contenitore di piombo che Louis aveva in mano e non fece nemmeno in tempo a chiedersi cosa fosse che esso svanì improvvisamente.

Louis, poi, allungò una mano verso la finestra da cui stava osservando il paesaggio esterno e subito la pioggia cessò.

" Puoi andare, giovane guerriero..." sussurrò il dio.

Harry osservò l'uomo che gli aveva appena parlato e si chiese dove fosse finito il ragazzo crudele e senza scrupoli che aveva conosciuto.

" Mi chiamo Harry..." disse senza capire nemmeno lui il reale motivo per cui aveva pronunciato quella frase.

Il dio si voltò verso di lui e sorrise:

" Lo sapevo, ma è un bel nome..."

" Comunque...è bello avere amici, anche se non tutte le amicizie sono vere e sincere. I miei compagni, quelli che sono giunti con me qui con la nave....io credevo che loro lo fossero, miei amici, intendo, invece mi hanno lasciato qui, come se nulla fosse..." disse il Greco.

" La colpa è di Ulisse, Harry, ha invocato l'aiuto della dea Atena e lei, come è già capitato più volte durante la guerra di Troia, è intervenuta ad aiutarlo..."

" Ulisse è sempre stato aiutato dagli dei, sempre..."

" Ma tu, al di là degli uomini che erano sulla nave con te, hai molti amici?" chiese Louis.

" Ne avevo tanti, da ragazzino, ad Itaca, ma sono passati così tanti anni da quando sono partito, che non so nemmeno più se si ricordano di me..."

Κέλυφος ( conchiglia) ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora