Giada stava spiando Michele da almeno 10 minuti: si era già fumato due sigarette e controllava l'orologio ogni cinque secondi, il che fece capire alla ragazza che doveva essere veramente agitato.
Anche lei era agitata, la pancia le faceva male, voleva solo tornare a casa, ma come al solito il resto del corpo non la pensava allo stesso modo e così le gambe si mossero da sole e la guidarono fino a Michele che, quando la vide, si illuminò in un sorriso radioso.
Spense la sigaretta.
-Ciao Giada!- si avvicinò e le baciò una guancia.
-Ciao Miky...- era rossa come un peperone, poteva sentirlo dal calore che infuocava il suo viso.
Lui appariva dannatamente bello ai suoi occhi: sembrava un uomo, un uomo maturo, ma con un viso da bambino e per un attimo si ritrovò immersa nei suoi occhioni marroni.
-Cosa facciamo?- chiese poi con un filo di voce.
-Beh, potremmo camminare un po'- propose lui.
Finalmente riuscì a guardarlo in faccia:
-Camminiamo, si, camminiamo-.Camminarono molto e parlarono tantissimo, di tutto.
"Finalmente sono riuscito a farla sciogliere e a metterla a suo agio, è già un bel passo avanti", pensò il ragazzo.
-Quindi tu sei proprio di Roma?- chiese Giada osservandolo.
-Si, vivo con mia mamma e i miei due fratelli- rispose Michele.
-E tuo padre?-
Il suo volto si rabbuiò e Giada cercò di rimediare:
-Scusami, forse non dovevo chiedertelo-.
-Ma no, non scusarti. Vieni, sediamoci qui- le indicò una panchina- io e mio padre non ci parliamo da due anni ormai. Non ha mai capito e accettato la mia passione per la danza-.
-Mi dispiace tanto- gli accarezzò una guancia.
-Poco male, perlomeno ho imparato ad andare avanti nella vita senza avere ripensamenti-.
Prese la mano di Giada, che stava indugiando sulla sua barba, e la strinse tra le sue, ne baciò il palmo e poi la intrecciò con la sua di mano.
Giada sentì tanti piccoli brividi invaderle tutto il corpo, partendo dalla punta dei capelli per arrivare fino alle dita dei piedi.
Michele non voleva baciarla lì su quella panchina però, quindi, sempre stringendo forte la sua mano, si alzò:
-Vieni con me- disse.
-E dove mi porti?- chiese lei divertita.
-In un posto che a quest'ora è favoloso-.La guidò fino alla Terrazza del Pincio.
Giada era incantata alla vista di Roma da lassù e si sedette sul muretto con lui:
-È bellissimo- non aveva parole- davvero, davvero bellissimo-.
-Che ti avevo detto?-
Questa volta fu Michele ad accarezzarle una guancia, poi mise una mano dietro la sua nuca e l'attirò a sé.
Non era riuscito a trattenersi un secondo di più, sentiva che quello era il momento, non poteva attendere oltre: quegli occhi gli parlavano, quelle labbra lo chiamavano. Era cotto, completamente e totalmente cotto e perso di quella ragazza.
Giada era nel panico più totale, non si era preparata psicologicamente a questo.
Il ragazzo chiuse gli occhi: un bacio a stampo, poi un altro più dolce, ed un altro, ancora più lieve.
"Se il solo contatto con le sue labbra morbide mi provoca tutti questi brividi, la sua lingua contro la mia mi manderà letteralmente in tilt il cervello" pensava lui, rapito dal momento.
Ma all'ultimo, proprio quando il loro bacio si stava per trasformare in qualcosa di più vero e profondo, Giada abbassò la testa, interrompendo il contatto fra le loro bocche e costringendo Michele ad aprire gli occhi, deluso, e a concludere con un casto bacio sulla fronte:
-Mi dispiace Miky, ma per ora non ci riesco- Giada era sul punto di scoppiare a piangere.
-Non devi scusarti, pulce- notò gli occhi lucidi di lei ed una lacrima rigarle il viso- Ehy, non piangere. Vederti stare male fa stare male anche me-.
Con il pollice le asciugò quella lacrima, poi la strinse a se baciandole i capelli.
Giada affondò la testa nell'incavo tra la sua spalla ed il collo, e chiuse gli occhi. Stava bene lì, non voleva essere in nessun'altro luogo se non lì, se non con lui:
-Io ti aspetto, perché ci tengo davvero a te, credimi-.
Giada mantenne gli occhi chiusi, lasciandosi cullare dal battito un po' accelerato del cuore di lui, ed annuì.
Michele continuò a baciarle dolcemente la testa, mentre con un dito le accarezzava piano una guancia.
E nonostante tutto era felice, maledettamente felice.La riportò a casa che erano già le 10 ed una volta arrivati la guardò con occhi supplichevoli:
-Posso darti almeno un bacio a stampo per augurarti la buonanotte?-
Giada sorrise e si avvicinò a lui, che le prese il viso tra le mani e posò le sue labbra su quelle di lei
-Buonanotte pulce-.
-Buonanotte Michele-.
Poi lei scese dalla macchina e scomparve dentro il portone, mentre Michele la guardava, pensando che al mondo non ci fosse cosa più dolce e bella di quella ragazza impaurita dall'amore.Quando tornò in albergo, il ragazzo trovò Andreas ed Alessio già nel mondo dei sogni.
Sì spogliò piano e si infilò sotto le coperte, cercando di non fare rumore.
Prese il cellulare, aprì la chat con Giada su Whatsapp e compose un messaggio.Da Michele:
Sono stato benissimo con te oggi.
Sei la mia persona...In un'altra stanza di un'altra casa ed in un altro letto, una ragazza sorrise nel buio e, leggendo l'altra parte del messaggio, perse un battito.
Da Michele:
Il tuo odore è una droga, crea dipendenza, ed il bisogno di sentire ancora le tue labbra morbide sulle mie è così forte che non mi da pace.Giada scrisse la risposta velocemente e senza pensarci due volte di più.
Da Giada:
Sei importante, sai?Ormai non aveva più senso ignorare questo sentimento così forte.
Michele si coprì il viso con le mani, sorridendo, poi rispose.Da Michele:
Anche tu, non sai quanto.Da Giada:
Ci sarai sempre vero?Da Michele:
Ci sarò sempre.
Anche se un giorno mi dirai di andare via.
E forse ci sarò anche quel giorno.
Perché ci tengo.
E ti tengo.Da Giada:
Buonanotte Miky ❤Da Michele:
Buonanotte Pulce ❤Ecco il capitolo del primo appuntamento tra Giada e Michele!
Lei sembra ancora un po' titubante, ma piano piano si sta iniziando a fidare di lui e si sta sciogliendo sempre di più.
Spero di riuscire a pubblicare durante il finesettimana, ma non vi assicuro nulla.
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo nei commenti!
Baci 😙
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Tutte Le Strade Che Portano A Lui
FanfictionGiada ha 20 anni e tanti sogni che decide di realizzare quando la sua storia d'amore finisce, andando a Roma per frequentare un corso di giornalismo. Tramite la sua coinquilina incontra Michele, aspirante ballerino della scuola più famosa d'Italia...