Giada stava aspettando Michele davanti al loro chiosco dei panini preferito.
La prima volta che Michele aveva portato l'ormai sua ragazza a cena fuori, più di un mese fa, si era dimenticato il portafogli in albergo e si era ritrovato con soli 10 euro in tasca, quindi si era dovuto arrangiare come meglio poteva.
Però, nonostante ogni previsione, Giada aveva apprezzato molto: da brava toscana era abituata ai chioschi, ai panini mangiati seduti su di un muretto, alla Coca-Cola ghiacciata.Michele arrivò e l'abbracciò subito stretta, più forte che poteva, voleva farle capire quanto gli era mancata.
-Ciao pulce- disse stringendola.
-Ciao puffo- rispose lei ricambiando l'abbraccio.
Presero due panini ed una bottiglietta di Coca-Cola, poi mangiarono insieme, in silenzio.
-Sei silenzioso stasera, Michelino- esordì ad un certo punto lei- è successo qualcosa?-
Il ragazzo esitò, ma alla fine le disse tutto:
-La maestra Peparini ha costruito una coreografia apposta per me...-
-Che figata!- Giada era in estasi- quale è la canzone?-
-"PadreMadre" di Cesare Cremonini-.
-Ah...-
La conosceva, eccome se la conosceva, quindi potè capire il mutismo del suo ragazzo, che stranamente continuò a parlare.
-Lei pensa che, data la mia situazione familiare, potrei esprimermi al meglio in questa coreografia...-
-E tu? Tu che pensi invece?- chiese Giada.
Michele sospirò:
-Io penso che ho paura, che sto male, che non credo di riuscire a resistere.
Sono entrato ad Amici per realizzare il mio sogno di vivere di danza, pensare a questo mi fa solo stare da schifo, mi distoglie dal mio obiettivo-.
Gli occhi del ragazzo erano lucidissimi, e a Giada si strinse il cuore, odiava vederlo triste dato che se lei era di nuovo felice era solo grazie a lui.
-Io credo che questo sia un ottimo modo di interiorizzare e somatizzare una volta per tutte questo grande dolore, Miky. Solo affrontandolo faccia a faccia potrai sconfiggerlo-.
Michele le prese la mano.
Parlare con lei lo faceva sentire meglio, sempre.
-Sei fantastica, lo sai?- le diede un lieve bacio sulle labbra- ma come fai a dirmi sempre le parole giuste al momento giusto?-
-Perché, anche se ci conosciamo da poco tempo, ormai ti conosco più di chiunque altro: conosco i tuoi dolori, le tue paure, e tu conosci i miei segreti. Abbiamo parlato tanto-.
Michele la guardò intensamente.
-Ho bisogno di te, in questo momento più che mai. Ho bisogno che tu mi stia vicino, che mi supporti e che mi sopporti. Quando ho te mi sento, come dire, completo. Non mi sono mai sentito così, con nessuna.
Sei la mia persona, te lo ripeterò all'infinito-.
Giada era commossa, aveva le lacrime agli occhi per quella dichiarazione d'amore così sincera e pura.
-Un giorno mi porti via?- Giada.
-E dove, pulce?- Michele.
-Dove vuoi, ovunque, basta stare insieme. Scappiamo da tutto e tutti, solo io e te- Giada.
-Solo io e te- Michele.
E poi Giada lo baciò, attirandolo a sè per la maglia.
-Mi accompagni a casa?- gli chiese lei tra un bacio e l'altro.
-Certo pulce, non devi nemmeno chiederlo-.
Durante il viaggio verso casa della ragazza, Michele mise "PadreMadre" e l'ascoltò con lei, stringendole forte la mano.
"Posso farcela" pensava "devo farcela anche per lei".
Vicino a lei sentiva di poter fare tutto.Michele parcheggiò ed accompagnò Giada davanti al portone.
Lei ci pensò un po' su, poi decise.
-Vuoi salire? Chiara non c'è, è scesa in Sicilia-.
Il ragazzo sorrise e la baciò, prendendola per i fianchi e spingendola dentro al portone.Ecco il capitolo che avevo promesso!
Diciamo che è un po' tardi, ma l'ispirazione quando prende prende, non ha orari, e penso che tutti possiate capirmi bene 😂
Diciamo che questo capitolo si interrompe proprio nel momento clou, il continuo lo scoprirete domani 😄
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Tutte Le Strade Che Portano A Lui
FanfictionGiada ha 20 anni e tanti sogni che decide di realizzare quando la sua storia d'amore finisce, andando a Roma per frequentare un corso di giornalismo. Tramite la sua coinquilina incontra Michele, aspirante ballerino della scuola più famosa d'Italia...