Capitolo 27

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Giada aveva preso il treno il lunedì dopo aver visto la puntata speciale del sabato.
Aveva visto un Michele molto carico e determinato.
Lo aveva visto ballare.
Lo aveva visto piangere durante la coreografia.
Lo aveva visto conquistare il punto determinante la vittoria della sua squadra.
Se non avesse visto quelle lacrime così sincere, avrebbe sicuramente pensato che stesse meglio senza di lei tra i piedi.

Si mise le cuffie alle orecchie e fece partire la playlist casuale, che ormai raccontava la sua storia ad ogni ascolto.
Le Vibrazioni le invasero le orecchie con la loro "Vieni da me", e come sempre non esisteva canzone più giusta per il momento.

"Le distanze ci informano che siamo fragili
E guardando le foto ti ricorderai
Quei giorni di quiete sapendo che te ne andrai".

Chiuse gli occhi cominciando a cantare a bassa voce, con la fronte appoggiata al finestrino.
Quel periodo le aveva fatto capire quanto davvero fosse debole e fragile.
Si era sempre considerata una ragazza forte,ma evidentemente non lo era, e la lontananza da Michele aveva tirato fuori tutte le sue infinite debolezze.

"E io, avendo paura, non ti cercherò più".

Non l'aveva cercato.
Perché non l'aveva cercato più?
Le Vibrazioni avevano ragione: aveva paura, aveva dannatamente paura di un rifiuto da parte dell'unico ragazzo che ora era sicura di volere.
Prima di partire aveva parlato con Luca e gli aveva spiegato tutto.
Gli aveva spiegato che il suo era stato solo un momento di debolezza quando lo aveva rivisto.
Gli aveva spiegato che ormai nel suo cuore c'era posto solo per Michele, ma che lui sarebbe rimasto sempre e comunque il primo grande amore della sua vita.
Stranamente, il suo ex ragazzo aveva capito ed aveva accettato il tutto da gran signore, apprezzando la sincerità con cui Giada gli aveva raccontato la verità.
Luca aveva deciso di andare a fare un'esperienza all'estero.
Voleva andare a Londra per qualche tempo, e questa rottura definitiva tra i due era l'occasione giusta.
Voleva ricominciare una nuova vita proprio come aveva fatto Giada, decidendo di andare a Roma.

"Vieni da me
Abbracciami e fammi sentire che
Sono solo mie piccole paure".

Stava tornando.
Stava andando da lui per riconquistarlo.
"Ti prego, fa' che possa perdonarmi" pensava Giada, preoccupata.
Voleva abbracciarlo.
Voleva baciarlo.
Voleva dirgli che era tutto apposto, che lei voleva solo lui, per sempre.
Si stava sicuramente facendo troppe illusioni, dato che non era ancora certo che lui potesse perdonarla per quello che aveva fatto.

"Vieni da me
Per vivere ancora quei giorni di incantevole poesia
E ridere di questa poesia".

Forse le sue erano solo illusioni, ma voleva crederci.
Voleva sperare che lui la perdonasse.
Voleva sperare in un suo bacio una volta che si sarebbero rivisti.
Voleva amarlo di nuovo, nel suo letto, come quella notte fantastica.

La canzone finì ed il treno arrivò a Roma Termini.
Non vedeva l'ora di riabbracciare Chiara, che le era mancata tantissimo.
Era curiosa di vedere come stesse la sua coinquilina.
Voleva sapere ogni novità.

La Metro la portò dritta fino a Via Tiburtina ed arrivò a piedi fino all'appartamento.
Chiara non l'aspettava, quindi quando se la trovò davanti non potè fare altro che abbracciarla forte.
E tra le sue braccia, Giada si lasciò andare ad un pianto liberatorio.

Ciao a tutti!
Ecco il primo dei tre capitoli di oggi 😊
Come avrete certamente capito, nella mia storia la musica la fa da padrona, ed ogni avvenimento ha una canzone precisa!
Giada ha finalmente capito che vuole solo Michele.
Da qui in poi credo che i ruoli si invertiranno, e sarà Giada a dover lottare per riconquistarlo.
Vi lascio con delle domande a cui potete provare a rispondere nei commenti:
•Cosa racconterà Chiara a Giada?
•Andreas e Chiara riusciranno ad organizzare un incontro tra Michele e Giada?
•Michele sarà pronto a perdonare la sua ex ragazza?
Continuate a seguire la storia, mi raccomando! 😄

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