Capitolo 42

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Michele arrivò alla scuola di danza dove provava di solito, oltre le lezioni di "Amici".
Ormai era di casa lì, la frequentava da quando era piccolo e non si fecero problemi a lasciargli una sala solo per lui.
Andò a cambiarsi per mettersi una tuta ed una canottiera, per poi andare a collegare il suo cellulare allo stereo.
Scelse appositamente "Il giorno di dolore che uno ha" di Ligabue e schiacciò play.
La musica partì e lui rimase per qualche secondo fermo in mezzo alla sala, a pensare ai movimenti da fare.
Avrebbe improvvisato e ciò non era facile.

"Quando tutte le parole
sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio
per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio
o il destino, o chissà che
che nessuno se lo spiega
perché sia successo a te".

Grazie all'ultima frase riuscì a partire.
Quelle parole lo toccavano dentro e facevano male come lame affilate, però erano vere, dannatamente vere.
Da quando aveva saputo che Giada era in ospedale, non aveva fatto altro che chiedersi perché fosse successo proprio a lui.

"Quando tira un po' di vento che ci si rialza un po'
e la vita è un po' più forte del tuo dirle 'grazie no'
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.
Sopra il giorno di dolore che uno ha".

Continuò a danzare, lasciandosi guidare dalla musica e dalle parole.
Si muoveva a ritmo, con gli occhi chiusi però, per assaporare fino in fondo ogni movimento.

"Quando indietro non si torna
quando l'hai capito che
che la vita non è giusta
come la vorresti te
quando farsi una ragione
vorrà dire vivere
te l'han detto tutti quanti
che per loro è facile".

Ballare era una valvola di sfogo perfetta, che lo faceva stare bene e gli permetteva di tirare fuori tutto il suo dolore attraverso la danza.
La canzone continuava, mentre lui assecondava le parole con i suoi movimenti.

"Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'
e la vita è un po' più forte del tuo dirle 'ancora no'
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.
Sopra il giorno di dolore che uno ha".

E continuava...

"Quando il cuore senza un pezzo
il suo ritmo prenderà
quando l'aria che fa il giro
i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno
sempre merda resterà
riconoscerai l'odore
perché questa è la realtà".

E continuava...

"Quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai 'che ora è?'
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede, lì il tuo tempo crescerà
Sopra il giorno di dolore che uno ha".

La canzone finì e Michele cadde in terra, stremato per la troppa foga che aveva messo nella coreografia.
Rimase sul pavimento a pancia in su, con il respiro affannato ed una mano sul petto.
Si alzò e bevve un sorso d'acqua, poi controllò il cellulare e notò che aveva una chiamata persa di Andreas di quasi due ore prima ed un messaggio su Whatsapp, sempre da parte dell'amico.

Da Andreas:
Vieni in ospedale.
Giada ha ripreso conoscenza.

Michele sorrise istintivamente dopo aver letto il messaggio e trattenne le lacrime.
Finalmente qualcosa andava per il verso giusto...

Ciao a tutti!
In questo capitolo troviamo Michele in sala danza improvvisare una coreografia sulla base di una canzone molto adatta al momento.
Ed alla fine arriva la bella notizia: Giada ha ripreso conoscenza! 😁
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, nei commenti 😄

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