Michele arrivò alla scuola di danza dove provava di solito, oltre le lezioni di "Amici".
Ormai era di casa lì, la frequentava da quando era piccolo e non si fecero problemi a lasciargli una sala solo per lui.
Andò a cambiarsi per mettersi una tuta ed una canottiera, per poi andare a collegare il suo cellulare allo stereo.
Scelse appositamente "Il giorno di dolore che uno ha" di Ligabue e schiacciò play.
La musica partì e lui rimase per qualche secondo fermo in mezzo alla sala, a pensare ai movimenti da fare.
Avrebbe improvvisato e ciò non era facile."Quando tutte le parole
sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio
per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio
o il destino, o chissà che
che nessuno se lo spiega
perché sia successo a te".Grazie all'ultima frase riuscì a partire.
Quelle parole lo toccavano dentro e facevano male come lame affilate, però erano vere, dannatamente vere.
Da quando aveva saputo che Giada era in ospedale, non aveva fatto altro che chiedersi perché fosse successo proprio a lui."Quando tira un po' di vento che ci si rialza un po'
e la vita è un po' più forte del tuo dirle 'grazie no'
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.
Sopra il giorno di dolore che uno ha".Continuò a danzare, lasciandosi guidare dalla musica e dalle parole.
Si muoveva a ritmo, con gli occhi chiusi però, per assaporare fino in fondo ogni movimento."Quando indietro non si torna
quando l'hai capito che
che la vita non è giusta
come la vorresti te
quando farsi una ragione
vorrà dire vivere
te l'han detto tutti quanti
che per loro è facile".Ballare era una valvola di sfogo perfetta, che lo faceva stare bene e gli permetteva di tirare fuori tutto il suo dolore attraverso la danza.
La canzone continuava, mentre lui assecondava le parole con i suoi movimenti."Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'
e la vita è un po' più forte del tuo dirle 'ancora no'
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.
Sopra il giorno di dolore che uno ha".E continuava...
"Quando il cuore senza un pezzo
il suo ritmo prenderà
quando l'aria che fa il giro
i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno
sempre merda resterà
riconoscerai l'odore
perché questa è la realtà".E continuava...
"Quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai 'che ora è?'
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede, lì il tuo tempo crescerà
Sopra il giorno di dolore che uno ha".La canzone finì e Michele cadde in terra, stremato per la troppa foga che aveva messo nella coreografia.
Rimase sul pavimento a pancia in su, con il respiro affannato ed una mano sul petto.
Si alzò e bevve un sorso d'acqua, poi controllò il cellulare e notò che aveva una chiamata persa di Andreas di quasi due ore prima ed un messaggio su Whatsapp, sempre da parte dell'amico.Da Andreas:
Vieni in ospedale.
Giada ha ripreso conoscenza.Michele sorrise istintivamente dopo aver letto il messaggio e trattenne le lacrime.
Finalmente qualcosa andava per il verso giusto...Ciao a tutti!
In questo capitolo troviamo Michele in sala danza improvvisare una coreografia sulla base di una canzone molto adatta al momento.
Ed alla fine arriva la bella notizia: Giada ha ripreso conoscenza! 😁
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, nei commenti 😄
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Tutte Le Strade Che Portano A Lui
FanfictionGiada ha 20 anni e tanti sogni che decide di realizzare quando la sua storia d'amore finisce, andando a Roma per frequentare un corso di giornalismo. Tramite la sua coinquilina incontra Michele, aspirante ballerino della scuola più famosa d'Italia...