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"Mi piace il modo in cui scrivi, riesci a coinvolgermi nella storia, mi sento parte di essa."

Era questo il messaggio che Harry si era trovato sul suo cellulare quando si era svegliato quella mattina.

La sua bacheca era pieni di apprezzamenti su quanto fosse bravo a scrivere; non sapeva spiegarsi perché solo quel messaggio lo aveva colpito: non aveva nulla di diverso o strano!

Era l'ora di pranzo e lui ancora pensava a quel messaggio, risalente ad otto ore prima per la cronaca.

Scosse la testa facendo ondeggiare i suoi ricci da tutte le parti e bloccò il cellulare.

«HARRY, È PRONTO IL PRANZO!» Urlò sua sorella Gemma.

Harry sbuffò. Non aveva voglia di parlare, figuriamoci di gridare. «Arrivo» disse piano, consapevole del fato che nessuno lo avesse sentito. Infatti sua sorella Gemma arrivò correndo, entrò nella sua stanza e la spalancò facendolo spiaccicare contro al muro.

«Harry! Cosa stai facendo? Harry sei in bagno? Harry non ci provare, cosa stai facendo? MAMMA!» Fece così tante domande e disse così tante cose, che lui perse il filo del discorso e si domandò se davvero era un così pessimo figlio e fratello.

Si alzò da terra toccandosi il naso dolorante. «Ahi..» Gemma si girò. «Harry? Cosa ci fai dietro alla porta?» Chiese.

Oh, sai, stavo giocando a nascondino.

Vide il fratello con la mano sul naso. «Oddio Harry, sono stata io? Scusami!» Disse mortificata.

Anne arrivò col fiatone. «Cos'è successo? Harry dov'è?» «Sono qui mamma, non è successo niente. Gemma mi ha solo colpito per sbaglio con la porta» disse con la mano ancora premuta sul naso.

La donna tirò un sospiro di sollievo e lo abbracciò.

Harry si sentiva veramente in colpa.

***

Era appena tornato dalla studio della psicologa, si sentiva più libero, ma si era dimenticato di avvisare la donna riguardo alla sua uscita con Zayn; lei diceva che un cambiamento avrebbe potuto migliorare il suo stato d'animo.

«Mamma, oggi esco con Zayn, te l'ho detto, no?» Chiese Harry.

«Sul serio? Quanto ti serve?» Chiese felice. Non si aspettava una cosa del genere, d'altronde Harry non usciva con Zayn da quasi un anno. Eppure il ragazzo gli aveva spesso proposto varie uscite, ma lui inventava sempre qualche scusa.

«Pochissimo mamy, qualche spicciolo, davvero! Non fa niente se-»

La donna non gli diede nemmeno il tempo di finire la frase che gli mise una banconota da venti sterline fra le mani. «Esci e divertiti, te lo meriti,» disse scompigliandogli affettuosamente i capelli.

«Wow, io- grazie mami.» Harry sorrise alla donna. Adorava sua madre: era sempre in grado di capirlo, sempre.

***

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