23.

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«Z-Zayn, no..» mormorò scioccato, toccandosi le labbra.

Zayn sgranò gli occhi passandosi nervosamente una mano fra i capelli, tirandoli in preda al panico.

Ho fatto una cazzata. Pensò.

«Harry, mi-» Esordì gesticolando in preda al panico, ma Harry corse fuori dal vagone cercando un bagno.

Appena lo trovò, ci si chiuse dentro ed ancora scioccato si sciacquò il viso con le mani, poco prima di uscire afferrò il suo cellulare, poggiandosi quindi contro la porta.

TheTommoconda24: Harry..

TheTommoconda24: So che forse ti chiedo molto, ma...

TheTommoconda24: Mi serve un po' di sostegno morale, il mio migliore amico è appena stato investito.

TheTommoconda24: Ho anche riletto il capitolo ventisei, quello che hai pubblicato mezz'ora fa, ma niente, mi sento ancora triste. Ti prego, rispondimi.

TheTommoconda24: Questa attesa è così stressante. Ho paura di ricevere una brutta notizia.

TheTommoconda24: Ti prego, Harry...

Harry iniziò a digitare sul suo cellulare con mani tremanti; un solo pensiero aveva in quel momento: sperare che il ragazzo non avesse fatto qualche idiozia.

Okay, forse stava esagerando con i pensieri lugubri; non tutti erano emotivi e deboli come lui, ma in momenti come quelli tutto può sembrare un ottima idea.

OneAndOnlyHarr: Louis... tutto bene? Cos'è successo? Non ho potuto risponderti prima, mi è successa una cosa strana 😣

TheTommoconda24: Cosa ti è successo?

OneAndOnlyHarr: Non penso possa essere più importante di quello che hai da dirmi. Cos'è successo di preciso?

TheTommoconda24: Non lo so, Harry.. un attimo prima stavamo andando al parco e quello dopo lui era a terra. Ho paura Harry... non voglio che muoia, è l'unico amico che ho.

OneAndOnlyHarr: Io sono a Doncaster...

TheTommoconda24: Cosa? Stai scherzando? Cosa ci fai qui?

OneAndOnlyHarr: È una lunga storia, ma non è questo il punto. Il punto è: vuoi sostegno morale virtuale o non?

TheTommoconda24: Mi stai chiedendo di incontrarci?

«Harry? Harry, sei qui? Posso entrare?» Chiese una voce, dall'altro lato, attutita dalla porta di quel piccolo bagno.

Harry si morse il labbro inferiore con forza; il nervosismo, l'angoscia e il panico erano ben distinguibili sul suo viso. Era nervoso per quella situazione, angosciato per quel povero ragazzo e in panico perché gli aveva appena chiesto, indirettamente, di incontrarsi.

E Dio, forse non avrebbe dovuto; non doveva fidarsi degli sconosciuti in chat, ma a quanto pare il vizio non lo aveva affatto perso, neanche dopo la storia con Alex, né dopo quella con James e neanche dopo Kyle.

«S-Sì» rispose con un flebile sussurro che faticò a sentire lui stesso.

«Harry, mi dispiace. Non volevo, perdonami...» mormorò il pakistano, il palmo della sua mano ad appoggiarsi sulla porta, un leggero tirare su col naso a fare d contrasto in quella parte silenziosa del treno.

«È okay, Zay, non fa nulla» rispose piano.

«H-Harry, puoi uscire? M-Mi dispiace così tanto, ti prego.»

Harry uscì subito dal bagno e si gettò fra le sue braccia, le spalle del corvino tremavano senza sosta mentre singhiozzava tanti "scusami" ed Harry si sentì semplicemente un idiota per aver reagito in quel modo.

***

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