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42.

Harry: Hey Zayn! Ti va se ci vediamo a casa mia oggi pomeriggio? Ho bisogno di parlarti.

Zayn: Tutto apposto?

Harry: No, cioè si, cioè non lo so...

Zayn: Ha a che fare con quel ragazzo con cui ti stai sentendo?

Harry: Sì...

**

Harry era davvero nervoso.

Non sapeva come comportarsi nei confronti di Louis. Quel ragazzo stava iniziando a piacergli ed anche tanto.

Dopo quella volta, all'Hard Rock, i due non avevo smesso di scriversi nemmeno per un secondo: dai buongiorno passavano a discorsi incoerenti e duraturi che sfociavano in battute senza senso e frasi dolci.

E davvero, Harry non sapeva cosa pensare ma gli piaceva quello che stava succedendo con quel ragazzo, gli piaceva tutta quella attenzione.

C'erano ancora tante cose, però, che quel ragazzo non sapeva di lui, cose che lui avrebbe voluto solo dimenticare.

E quel giorno, dopo aver salutato Zayn, si diresse a passo svelto verso lo studio della sua psicologa più confuso e triste che mai.

«Harry! Non ti aspettavo oggi!» Esclamò la donna sorridendo.

Harry posò la sua borsa a tracollo per terra e con un tonfo si sedette sulla poltrona di fronte alla donna, scusandosi a voce bassa per la sua sfacciataggine.

La donna lo fissò aspettando che iniziasse a parlare.

«Credo di aver commesso un errore» sospirò Harry. «Di che tipo?» Chiese la donna in tono dolce decidendo di posare il suo bloc-notes per non metterlo ulteriormente sotto pressione

«Mi sono innamorato di un ragazzo che so per certo non mi vorrà, non dopo che avrà scoperto quelle cose» mormorò con gli occhi lucidi, passandosi nervosamente una mano fra i capelli.