Spesso la paura di un male ci conduce a uno peggiore.
(Nicolas Boileau)
Dopo essermi svegliata ed aver fatto una doccia veloce, mi vesto e preparo
dei semplici toast per fare colazione.
Mi siedo a tavola da sola come ogni mattina e spalmo della marmellata con del burro sulle mie amatissime
fette di pane accendendo la televisione.
Dopo aver preparato i toast, mangiucchio dal coltello il resto della marmellata, posizionandolo poi
all'interno della lavastoviglie.
Prima di fare colazione, preparo la borsa scolastica prendendo i libri riguardanti le lezioni di oggi ed
infine mi accontento di un vassoio con dei cereali, uno schizzo di miele e del latte appena riscaldato.
Mi risiedo dinanzi al solito tavolo, cominciando a fare colazione e guardando la tv.
Osservo il mio cellulare vibrare sul tavolo notando un messaggio della mia più cara amica Arizona.
Praticamente questa ragazza è come una sorella per me."Vengo a prenderti io con l'auto di mio padre. Giusto per non farti prendere il pullman."
"Lo sai che ti adoro?"
"Sì, lo so. A tra poco Baby".
E credo che io e lei abbiamo davvero tante cose di cui parlare. Per prima cosa, spero che abbia lasciato quel
poppante di Travis, e seconda cosa...ho bisogno di parlarle di ciò che mi è accaduto ieri sera.
Non ci ho dormito per tutta la notte e la cosa non promette nulla di buono. Ho stampato nella mente il volto di quel
ragazzo ed ogni volta che ci penso non faccio altro che arrossire.
Ma perché lui e i suoi amici indossavano quello stupido passamontagna? Che siano persone pericolose?
Sovrappensiero, prendo tra le mani il quotidiano, cominciandolo a leggere mentre mi ingozzo con i toast.
Prima pagina.
"GLI AVENGED SEVENFOLD SONO EVASI DI PRIGIONE".
Avenged Sevenfold? Mh, mai sentiti.
Leggo l'articolo con attenzione stando attenda a non tralasciare alcun particolare.
"Gli stupratori più intelligenti d'America sono liberi. La polizia ha rilasciato una dichiarazione chiedendo a
tutte le ragazzine inferiori e superiori ai ventuno anni di fare molta attenzione. La banda più pericolosa
d'America è riuscita ad evadere di prigione. La polizia li sta cercando ovunque e le ricerche sono definitivamente
aperte. Ricordiamo l'episodio di June Parks, vittima di un loro stupro che è stata abbastanza coraggiosa da
denunciarli. Per qualsiasi cosa, vi invitiamo a denunciarli."
Porto il mio sguardo verso il basso osservando con attenzione i volti dei ricercati.
Mi strozzo quasi con il toast nel momento stesso in cui osservo il volto del ragazzo sulla destra.
Comincio a sentirmi male, rabbrividendo d'istinto e morendo dentro continuando a leggere il resto.
"Synyster Gates e la sua banda di violentatori accaniti sono tornati e non per fare beneficenza"
"Synyster Gates...",penso leggendo poi lo stesso nome al di sotto del volto dell'uomo che
mi ha baciata ieri.
Il mio cuore inizia a battere con più prepotenza mentre io stessa comincio seriamente a sentirmi male.
Ho baciato un fottutissimo stupratore.
Lascio il giornale sul tavolo quando sento il clacson dell'auto di Arizona farmi cenno di scendere al più presto.
Prendo con velocità la borsa scolastica ricordandomi questa volta di portare una felpa nel caso che faccia più fresco
del solito.
Continuo a tremare, prendendo poi il cellulare e spegnendo di corsa la televisione.
Prendo le chiavi di casa che mi ha prestato la signora Wickett e scendo dalle scale del condominio, uscendo definitivamente
dal portone del palazzo.
Arizona mi fa cenno di salire nella sua macchina decappottabile ed io aprendo la portiera, vi entro, salutandola cercando
di sembrare il più tranquilla possibile.
-Buongiorno tesoro, sigaretta?- Mi domanda la mia amica, porgendomi il suo pachetto di Marlboro rosse.
-Sì, cazzo, sì!- Esclamo, prendendo una Marlboro con tanto di accendino ed aspirando con velocità il fumo cercando di rilassarmi.
-Che ti succede? Sembra quasi che hai visto un fantasma!- Mi prende in giro Arizona, mettendo poi in moto il veicolo di suo padre,
nuovo di zecca.
-Arizona...ho fatto una cazzata.- Ammetto, continuando ad aspirare il fumo dalla mia sigaretta.
La ragazza inizia a guidare verso il collage mentre osservo i miei capelli svolazzare di continuo.
Arizona è proprio stupenda. Il più delle volte penso di voler essere bella e cazzuta come lei. Ha dei bellissimi
capelli color platino, degli occhi verdi da fare invidia al mondo ed un fisico mozzafiato.
E per di più è altissima. Io invece, sono davvero alta quanto ad un soldo di cacio.
Oggi indossa una splendida maglietta dei Pantera con una felpa in nero che gli dona molto.
-Che hai combinato? Sei andata a letto con Jeff?-
-Ti ho già detto che i poliziotti per di più ex sono off limits per me.-
-Fammici pensare. Ti sei sbronzata in una Chiesa come l'ultima volta?-
-L'ho fatto per davvero?- Inarco un sopracciglio.
-Non te lo ricordi? E pensare che io ho passato una notte d'amore con un ragazzo appena diventato un reverendo. E' anche sposato
e l'ho lasciato senza neanche salutarlo.-
-Che cosa hai fatto?!-
-Non dirlo a nessuno o giuro che ti ammazzo.-
-Come vuoi. Questo vuol dire che lascerai Travis?-
-Non lo so. Lui mi ama così tanto ed io...io sono così libera.-
-La tua solita filosofia del cazzo. Dovrai pur incontrare un uomo che riuscirai ad amare!-
-Meglio tardi che mai!-
E' sempre la solita. Possibile che non esista un ragazzo che riesca a farle letterlamente perdere
la testa?
Prima di arrivare a scuola, le racconto tutto l'accaduto.
Inutile dire che ha trovato la situazione a dir poco eccitante e che ha continuato a ripetermi per tutto il tragitto
che sono una ragazza fortunata.
Ma io non mi sento per nulla fortunata. Io mi sento un vero schifo.
-Era carino almeno, lui?- Mi domanda ancora la mia amica, parcheggiando l'auto.
-E' davvero questa l'unica cosa che vuoi sapere?-
-Certo che no. Allora, è carino lui?-
-E' un bel ragazzo ma non so se ti rendi conto del fatto che è uno stupratore!-
-Fosse la volta buona che vai a letto con qualcuno!-
-Arizona, ti prego...-
-Okay, okay. Stai tranquilla, è stato solo un semplice bacio. Non ti cercherà più.-
-Come fai ad esserne così sicura?-
-Oh andiamo. Se voleva violentarti lo avrebbe già fatto ieri ed invece sei ancora qui, viva e vegeta.-
-E se ci avesse ripensato? Se vuole farmi del male?-
-Sei troppo paranoica e complessata amica mia, te l'ho sempre detto. Ocean, guardami bene negli occhi. E' stata una semplice
casualità che lui ti sia finito addosso quindi adesso smettila di farti problemi ed entriamo che la campanella è
già suonata da un quarto d'ora.-
-Okay...se lo dici tu.-
-Sì, ti ho detto. E poi per qualsiasi cosa, puoi dargli il mio numero!-
-Scema.- Rido, dando una pacca sulla spalla alla mia amica per poi scendere dall'auto.
Insieme entriamo nell'istituto scolastico e per fortuna sia io che Arizona frequentiamo gli stessi corsi.
Entrate in classe, salutiamo i nostri amici più fidati ed iniziamo la lezione con il professor Hamilton.
Tutti sembrano essere interessati alla lezione di storia mentre io non faccio altro che pensare a quello stupido che ha osato baciarmi!
Dannazione ed io che gliel'ho anche permesso dovrei solo sotterrarmi in una fossa.
Non ne capisco bene il motivo ma non sono riuscita ad allontanarlo in alcun modo. O forse la verità è che non volevo
allontanarlo.
Ero così presa dal suo bacio che mi riusciva difficile staccarmi dalle sue labbra.
Dannazione, dannazione, dannazione!
Cosa diavolo mi sta succedendo?
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Sirens
FanfictionDinanzi a me, gli occhi color nocciola più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita, un nasino sporgente e delle labbra sottili a dir poco affascinanti. Uno spruzzo di lentiggini non troppo visibili gli ricoprono un po' del naso e la sua masce...