"Noi non corriamo, verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla.
La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante".
(Emil Cioran)
Ci ho messo più del dovuto a trovare la lapide di mio padre.
Qui al cimitero si respira un'aria pesante ma allo stesso tempo molto limpida
e addirittura rilassante.
E' qui che dormono le anime irrequiete, è qui che ho deciso di venire per
cercare anche io il riposo eterno.
Okay, forse eterno è un po' esagerato ma volevo parlare a mio padre
prima di non tornare qui per il resto dei miei giorni.
Dopotutto, i cimiteri portano con sé anche un peso dentro che non facilmente puoi decidere
di dissolvere.
Il più delle volte ho pensato che non sarei mai arrivata al punto di conoscere
mio padre tramite una stupida lapide ed invece mi sbagliavo.
Sarebbe accaduto ma è stato solo il destino a scegliere la mia sorte. Sai papà, ora come ora mi sto
chiedendo se tu hai continuato ad amarmi pur non conoscendomi. Pur non sapendo da dove cominciare
per ritrovarmi.
Hai parlato con qualcuno della casa famiglia prima di inviarmi la lettera? Beh, sicuramente.
Sono loro ad avere tutti i miei documenti e sono sempre loro a sapere dove abito.
Allora...mi hai amato anche quando non potevi avermi?
Mi hai sempre considerata come tua figlia o hai continuato a rinnegarmi?
Ti prego, se mi stai ascoltando, dammi una risposta. Aspetterò qui per tutta la notte se necessario
ma io credo di averne davvero bisogno.
Chissà se con un solo abbraccio...saresti davvero riuscito a farti perdonare fino in fondo.
Mi siedo accanto alla lapide di mio padre, continuando a pregare per la sua anima sperando che sia stata
rivolta verso il Paradiso.
Ma io sono ancora qui. Sto ancora aspettando una sua risposta o un suo segnale che probabilmente non arriverà mai.
Ancora mi chiedo come ha fatto ad uccidermi senza rendersene conto. Assurdo, non trovate?
Avere un padre ma non averlo nel vero senso della parola.
Mi stringo nel mio giubbino, posizionandomi poi anche la felpa nera sulle spalle ed accovacciandomi sul terreno ricoperto di foglie,
non troppo sporco.
Dovrebbe essere appena passata la mezzanotte ed io sono ancora qui. Non vorrei tornare a casa solo per la paura
della ramanzina che dovrò subire da Arizona, ma tutto sommato credo che nessuno avrà neanche pensato
di provare a cercarmi.
Dopotutto...non sarei potuta andare più lontana di così.
Distesa sul terreno, osservo le stelle nel cielo e la sua luna piena che illumina il cancello che ho scavalcato prima per
entrare qui.
Ma adesso sono così stanca che addormentarmi qui non mi dispiacerebbe affatto.
Tanto, c'è qui mio padre a proteggermi. O almeno spero.
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Sirens
FanfictionDinanzi a me, gli occhi color nocciola più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita, un nasino sporgente e delle labbra sottili a dir poco affascinanti. Uno spruzzo di lentiggini non troppo visibili gli ricoprono un po' del naso e la sua masce...