4° It's time to play my game.

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"Si è sempre affascinati dal vuoto. Più è fondo, più è buio, più esso ci attrae: un misterioso richiamo d'amore".
(Oriana Fallaci)






Ieri notte non ho chiuso occhio. Io e Arizona siamo rimaste chiuse nella mia camera
e non siamo neanche riuscite a partecipare alla festa.
Quel Zacky ha portato la mia amica nella mia camera ed io l'ho abbracciata forte tentando di consolarla.
Anche lei ha avuto paura. Credo di non averla mai vista più spaventata di così.
Quando l'ho stretta tra le mie braccia, lei ha capito tutto.
Ha capito che quei ragazzi sono proprio coloro di cui le ho parlato e gli stupratori di cui parla
tutta l'America.
Le ho spiegato con la massima calma tutta la situazione e, poi, abbiamo cercato di addormentarci
Poco fa, appena sveglie, abbiamo controllato il suo cellulare che segna più di venti chiamate perse da parte
dei suoi genitori.
Che sbadate. Avremmo potuto utilizzare il cellulare per chiamare qualcuno e farci aiutare!
Anzi no, meglio non coinvolgere altre persone in questa storia.
Adesso dobbiamo farci forza a vicenda e riuscire ad uscire di qui ed andare di nuovo alla polizia.
-Figli di puttana! Apriteci subito, prima che vi prenda a sprangate sui denti!- Urla Arizona come impazzita,
dando dei continui pugni contro la porta.
-Arizona, non credo che vogliano aprirci.- Ammetto, gettando la spugna.
-Oh si che lo faranno invece! E quando accadrà, ne darò loro di santa ragione!-
-Secondo me ti faranno rimpiangere di aver detto queste cose. Ti prego Ari, fai silenzio prima che possano
decidere di farci seriamente del male!-
-Ma che lo facciano pure! Non starò di certo qui ferma a lasciarmi scopare!-
Sono consapevole del fatto che non cambierà mai ma è un bene se riesca almeno a controllarsi. Di questo passo
non andremo proprio da nessuna parte se non in chissà quale spizio per colpa di quei cinque ragazzi.
Ma dico io, perché proprio a me? Che sia dannata io e quel bacio del cazzo.
Ecco. Se non lo avessi baciato, non avrei neanche avuto l'istinto di togliergli quel passamontagna! Magari sarebbe
accaduto a qualcun altro ed invece ci sono caduta come una stupida.
-Ari, adesso basta. Stiamo parlando di stupratori professionisti, okay?- Prendo la mia amica dalle spalle, cercando
di farla ragionare.
-Io giuro che li castro!- Continua la mia amica, urlando a squarciagola.
Io la invito ad abbassare la voce ma ben presto la porta della camera si apre e dinanzi a noi ci ritroviamo il volto
soddisfatto di Zacky che sorride come non mai.
-Cosa fai tu, scusa?- Ribatte il ragazzo, rivolgendosi ad Arizona.
La mia amica non si lascia intimorire e per un attimo avrei voluto avere il suo coraggio.
-Sei anche sordo? Ho detto che ti castro!- Urla ancora la mia amica mentre il ragazzo riesce a metterla a disagio, avvicinandosi
sempre di più al suo viso.
-Certo che sei proprio buffa.- Ghigna Zacky, prendendo in giro Arizona che probabilmente vorrebbe solo prenderlo a schiaffi.
Ma la ragazza si zittisce.
Resta in silenzio e diventa rossa come un pomodoro. Rimango scioccata dalla reazione della mia amica,
sperando che stia bene e non si lasci prendere dai suoi soliti attacchi di panico.
Zacky se ne va, lasciando un bacio sulla guancia alla mia amica che sembra stia quasi per svenire.
Il ragazzo si chiude la porta alle spalle ed io cerco di far riprendere Arizona che continua a fissare la porta.
-Arizona?! Cazzo, si può sapere adesso che ti prende?- Domando alla mia amica, lasciando passare le mani dinanzi ai suoi occhi.
-Ehm...io...non lo so.- Ammette la bionda, sembrando quasi stordita.
-Dobbiamo uscire di qui...-
-Si...dobbiamo.-
-Ari? Che ti prende?-
-Niente, perché?-
-No è che...mi sembri strana.-
-No che non lo sono!-
-Non mi stai per dire che quel ragazzo...ti piace, vero?-
-Ma stai scherzando? Io merito molto di meglio!-
-Se lo dici tu.-
-Sì senti...dobbiamo uscire di qui.-
-E' quello che ti ho già detto io.-
-Il professor Sparks mi ucciderà se non gli porto il progetto di scienze!-
-Non possono impedirci di andare al college.- Sbotto, armeggiando con la maniglia della porta ed uscendo
dalla camera seguita poi da Arizona. Zacky ha lasciato la porta aperta prima di dileguarsi.
Per quanto possa avere paura delle loro reazioni questa resta pur sempre casa mia e sono ancora libera
di fare ciò che voglio.
Osservo i ragazzi bisbigliare di continuo tra di loro mentre mi sto chiedendo dove diavolo avranno dormito.
Questa casa non è il massimo del confort e non è neanche chissà quanto grande.
Mh, forse avranno approfittato dei divani.
-Buongiorno.- Borbottano tutti in coro, mentre io prendo la tazza di caffè dalle mani di Brian, trucidandolo con un solo
sguardo.
-Questo non è un buongiorno! Non comportatevi come se foste a casa vostra!- Urlo, più infastidita che mai.
I ragazzi riscoppiano a ridere facendomi sentire una demente.
-Cosa c'è, ragazzina? Non hai avuto un buon risveglio?- Mi domanda quel Jimmy, inarcando un sopracciglio.
-O forse è caduta giù dal letto.- Continua Matt, prendendomi in giro.
-Non preoccuparti piccola, ci penserò io a farti tornare il buon umore.- Mi stuzzica Brian, ghignando come un vero
e proprio idiota.
Perché i ragazzi più affascinanti devono essere degli stronzi nati?
Oh mio Dio Ocean, stai parlando di uno stupratore evaso di prigione!
-No, grazie. Non ne ho bisogno.- Sbotto, acida, mentre osservo Arizona tenermi il gioco.
-Io sì però.- Continua Gates, facendomi arrossire di colpo.
Arizona riesce a migliorare la situazione, prendendo lei la parola.
-Noi dovremmo andare a lezione. Vorreste forse impedircelo?- Domanda con presunzione.
I ragazzi si scambiano degli sguardi e poi è proprio Zacky a rispondere alla ragazza.
-Andate pure. L'importante è che non facciate un solo passo falso. Tutto chiaro?-
Io e la mia amica annuiamo ma il mio sguardo non riesce proprio a spostarsi da quello di Brian che mi riprende la
tazza dalle mani e sorseggia un po' di caffè.
I nostri sguardi non fanno altro che scontrarsi di continuo e non so quanto possa essere preoccupante questa situazione.
Sto davvero lasciando casa mia tra le mani di questi impostori?
-Noi dobbiamo andare al ritrovo. Ci stanno aspettando.- Sento sussurrare da Johnny ai ragazzi che annuiscono
alle sue parole.
Ritrovo? Perché cavolo non ci restano con quelli della loro stessa specie?
Dio mio. Sto offrendo il mio aiuto a dei delinquenti!
Arizona mi prende di corsa la mano ed insieme iniziamo a vestirci per uscire di casa.
Abbiamo proprio bisogno di prendere un po' d'aria e capirci qualcosa in più su questa situazione.
Le presto alcuni miei vestiti e dopo aver fatto anche una doccia veloce, usciamo di casa senza neanche salutare.
-Okay, corri in auto!- Urla Arizona mentre entrambe corriamo verso la sua auto.
Lei mette in moto con velocità ed io non mi sono mai sentita così male in tutta la mia vita.
C'è qualcosa dentro di me che non funziona, evidentemente...ma ho come la sensazione che quei ragazzi in realtà non possano
essere alcuna minaccia.

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