19° All I want for Christmas is you.

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"Non c'è niente di più triste in questo mondo che svegliarsi la mattina di Natale e non essere un bambino".
(Erma Bombeck).




Le cose tra me e Brian stanno così.
Non posso essere modificate né tantomeno migliorate.
Abbiamo trascorso un'altra settimana senza parlarci e senza rivolgerci neanche uno sguardo.
La mattina non ci vediamo mai con i ragazzi ed io e Arizona abbiamo fatto di tutto pur di
scoprire dov'è che vanno in realtà.
Ma alla fine abbiamo colto l'occasione per poter prendere i regali di Natale per tutti.
Loro non ci avranno regalato sicuramente nulla così impediti come sono ma noi abbiamo pensato
che come primo Natale sarà bello per loro scartare tutti i regali sotto l'albero.
Io e Arizona abbiamo trascorso tutta la giornata di oggi,ovvero della Vigilia di Natale, a cercare dei regali
per quei deficienti ed io ho promesso a me stessa di non prendere nulla a Brian.
Le intenzioni di Arizona erano le stesse ma da quando le ho raccontato di cosa aveva detto Zacky quella
sera che avevano litigato tornando dalla festa di Tayler, lei stessa ha deciso di tradirsi e prendergli un regalo
che spera possa piacergli.
Arizona ha optato per un bellissimo maglioncino rosso molto sgargiante su cui ha già vi ricamato una piccola "Z"
proprio al centro.
Sono sicura che Zacky apprezzerà molto questo regalo anche se probabilmente non lo darà molto a vedere.
Per i ragazzi abbiamo preso dei regalini molto classici che spero apprezzeranno ma ovviamente sono riuscita
ben presto a tradire anch'io le mie intenzioni, osservando un braccialetto ricoperto di proiettili dalla vetrina di un negozio.
Quando l'ho visto ho pensato subito a Brian e non ho resistito a comprarglielo anche se credo che non riuscirò mai a darglielo.
E poi non saprei neanche come darglielo dato che Gates ha detto esplicitamente che stasera non sarà dei nostri.
Mi sembra quasi di vivere le vicende del vecchio signor Scrooge e del suo odio verso il Natale.
Un po' la situazione potrebbe sembrare divertente ma credetemi che non lo è affatto.
I ragazzi e Arizona sono già alla sua villa mentre io sono rimasta qui per finire di prepararmi.
I suoi stessi migliori amici hanno provato a fargli cambiare idea ma non ci sono riusciti per niente. Brian ha continuato a dire
di odiare qualsiasi cosa riguardante il Natale e che stare da solo a casa non gli dispiacerà per niente in modo da poter
riposare in santa pace.
Un po' mi si frantuma il cuore nel sapere che resterà da solo proprio la sera della Vigilia di Natale ma questa è una sua
scelta ed io non posso fare nulla per convincerlo a fare il contrario.
Inoltre, sono anche in ritardo.
Sono stata da mia madre tutto il pomeriggio e lei era davvero felicissima di vedermi.
Le ho portato un regalo che ha apprezzato molto, ovvero un ciondolo con dentro una nostra foto di quando io ero più piccola.
Poi mi ha abbracciata togliendomi quasi il fiato.
E' rimasta stretta a me fino a quando non me ne sono andata anche se mi ha fatto male vederla fare casini per
avermi un po' di più in sua compagnia.
Purtroppo il regolamento in quell'ospedale psichiatrico è molto severo e lo sono anche i dottori che vi lavorano all'interno.
Pronta, sposto la mia visuale contro quel pacchetto contornato da stelle e carta da regalo blu, pensando a cosa potrei farne.
Sospiro sentendo il bisogno di darglielo anche se non lo accetterà mai.
Ormai ho imparato bene a capire com'è fatto e sono sicura che non sarà un semplice regalino a far sciogliere il suo cuore.
Tuttavia, prendo tra le mani il cappottino nero per poi indossarlo posizionando poi il regalo sotto ad un piccolo alberello
che abbiamo addobbato io, Arizona e i ragazzi con divertimento.
Lo abbiamo preparato ieri ed ora è il momento di inaugurarlo.
Tanto, sono sicura che Brian non oserà neanche avvicinarsi ad esso.
Mi dirigo poi verso il salotto, osservandolo videogiocare come se niente fosse.
Il suo sguardo è incollato alla televisione e sono sicura che non mi rivolgerà neanche un misero sguardo come è solito fare.
-Allora...ehm...io vado.- Gli dico, sentendo le mie stesse gambe tremare.
-Ciao.- Mi risponde lui, continuano a videogiocare con indifferenza.
-Sei sicuro di voler restare qui, da solo?-
-Non deve di certo interessarti. Vai a divertirti che anche io so divertirmi a modo mio.-
-Sei proprio uno stronzo! Stavo solo cercando di...-
-Ciao, Ocean.-
Sbuffo con sonorità, più arrabbiata che mai sentendomi inoltre totalmente ignorata.
Sono sicura che un giorno se ne pentirà. Resterà con il rimpianto di aver allontanato da sé chi voleva restargli
accanto pur conoscendo la sua storia o chi è realmente.
Ma forse è normale che un violentatore reagisca in questo modo.
"Buon Natale, Brian" Sussurro aprendo la porta di casa sperando che lui mi abbia sentita.

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